pizzicare /pits:i'kare / [voce onomatopeica, affine a pinzare] (io pìzzico, tu pìzzichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [stringere una parte molle del corpo tra il pollice e l'indice: p. un braccio a qualcuno] ≈ [...] (fam.) pizzicottare. 2. (estens.) a. [colpire col becco: la gallina pizzicava l'uva] ≈ beccare, picchiettare. b. [spec. di insetti, fare una puntura: sono mosche che pizzicano] ≈ (region.) beccare, (fam.) ...
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uffa interiez. [voce onomatopeica]. - [esclam. con la quale si suole esprimere un impulso d'impazienza e di stizza o anche un sentimento di fastidio e di noia] ≈ auf, uff. ...
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sciò interiez. [voce onomatopeica], pop. - [voce usata per scacciare i polli o altri animali e anche, in tono scherz., per allontanare persone] ≈ aria, (fam.) pussa via, (fam.) smamma, via. ...
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uh /u:/ interiez. [voce onomatopeica]. - 1. a. [esclam. di dolore acuto: uh, che male!] ≈ ah, ahi, (fam.) ahia, (fam.) ahio. b. [esclam. di sorpresa, disappunto, fastidio o meraviglia: uh, finalmente siete [...] arrivati!; uh, che strazio!] ≈ ah, oh. 2. [esclam. di disgusto: uh, che schifo!] ≈ puah ...
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uhm /mm/ o /u:m/ interiez. [voce onomatopeica]. - [esclam., pronunciata a mezza bocca o a bocca chiusa, con cui si esprime incertezza o indifferenza: uhm, e io che posso farci?; ecco ... uhm ... sono davvero [...] senza parole] ≈ ehm, mmm ...
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scivolare v. intr. [prob. voce onomatopeica] (io scìvolo, ecc.; aus. essere e più raram. avere). - 1. (con la prep. su) a. [di corpo che offre un attrito minimo, spostarsi rapidamente su una superficie [...] uniforme e levigata: la slitta scivolava veloce sulla pista ghiacciata] ≈ slittare. ‖ derapare. b. (estens.) [spostarsi con movimento uniforme e lieve: la barca scivola leggera sull'acqua] ≈ scorrere. ...
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plop /plɔp/ interiez. [dall'ingl. plop "tonfo, rumore"]. - [voce onomatopeica con cui si rende il rumore di un corpo che cade in un liquido] ≈ pluf. ↑ splash. ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...