smagare
v. tr. [lat. tardo exmagare «perdere le forze», der. del germ. *magan «avere forza, potere»] (io smago, tu smaghi, ecc.). – 1. ant. a. Sminuire, indebolire: la vostra onestà ... la quale non [...] fortuna (Bacchelli); le anime ... s’arrestano smagate alla dolcezza del canto di Casella (Flora); altre volte invece, come già il verbo nel n. 2, con sign. opposto, affine a disincantato (quasi «liberato da una magia»): un senso smagato della vita. ...
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desolvatazione
desolvatazióne s. f. [comp. di de- e solvatazione]. – In chimica fisica, separazione delle molecole del solvente da un soluto: è il processo opposto alla solvatazione e si effettua mediante [...] aggiunta alla soluzione di una sostanza che presenta verso il solvente un’affinità maggiore di quella esercitata dal soluto originario ...
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geotropismo
s. m. [comp. di geo- e tropismo]. – In botanica, proprietà degli organi vegetali in accrescimento di orientarsi secondo la direzione della forza di gravità terrestre: g. positivo, se l’organo [...] verso il centro della Terra (come avviene di norma nella radice primaria); g. negativo, se è orientato in senso opposto (come avviene molto spesso per il fusto primario); g. trasversale o diageotropismo, se è orientato in senso trasversale (com ...
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smagnetizzare
smagnetiżżare v. tr. [der. di magnetizzare, col pref. s- (nel sign. 1)]. – Annullare o ridurre l’intensità di polarizzazione magnetica di un corpo magnetizzato (v. smagnetizzazione): s. [...] come agg., nell’espressione campo smagnetizzante, campo di intensità magnetica presente all’interno di un magnete permanente, che ha verso opposto alla magnetizzazione acquisita, ed è così detto in quanto tende a smagnetizzare il magnete permanente. ...
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accreditare
v. tr. [der. di credito] (io accrédito, ecc.). – 1. Dare credito, rendere credibile, avvalorare: a. un’opinione, un fatto; alcune indiscrezioni di fonti bene informate accreditarono la voce [...] intr. pron., accreditarsi, acquistare credito: la sua fama di valente avvocato s’è ormai accreditata (più com. l’opposto screditarsi); è una ipotesi che si va accreditando. 2. Conferire autorità munendo di lettere credenziali un agente diplomatico: l ...
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strip2
strip2 〈strip〉 s. ingl. [propr. «striscia»] (pl. strips 〈strips〉), usato in ital. al masch. – Nel linguaggio finanziario, tipo di contratto a premio, che combina le caratteristiche di un contratto [...] put (v.) e di uno stellaggio, in base al quale il compratore si riserva la facoltà di vendere un determinato quantitativo di titoli a una data convenuta, oppure di acquistarne il doppio; è l’opposto del contratto strap (v.). ...
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necessario
necessàrio agg. e s. m. [dal lat. necessarius, der. di necesse, agg. neutro, comp. di ne e cedĕre, propr. «da cui non c’è modo di ritirarsi»]. – 1. agg. a. Che è per necessità; raro con uso [...] n.; è n. come il pane, più del pane, come l’aria che si respira. Talvolta con sign. restrittivo rispetto a utile, e opposto a superfluo: tutti sono utili e nessuno è n.; qualche comodità in più sarebbe utile, ma non n.; ho portato, ho comperato le ...
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anti-1
anti-1 [dal gr. ἀντί, ἀντι- «contro»]. – Prefisso usato in voci di formazione dotta (nelle quali il secondo elemento può essere sia un sostantivo come in antincendio o antiruggine, sia un aggettivo [...] al termine materia per indicare una sorta particolare di materia che da quella ordinaria si distingue, appunto, per talune opposte proprietà; e inoltre davanti ai termini atomo, molecola, particella e ai nomi proprî delle particelle e dei varî ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] − a seconda che per raggiungere quel punto ci si debba muovere, a partire dall’origine, nel verso fissato o in quello opposto; più in generale, v. positivo di un insieme totalmente ordinato (cioè di un insieme nel quale in ogni coppia di elementi un ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice [...] piramide; nel linguaggio corrente, quando si parla d’un triangolo, dicendo semplicem. vertice s’intende per lo più quello opposto alla base (quando questa sia disposta orizzontalmente): ha la forma d’un triangolo (o, analogam., d’una piramide) col ...
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botanica Foglie o. Le foglie inserite lungo il caule una di fronte all’altra.
Matematica
In algebra, elementi o. di un gruppo (o di un anello, o di uno spazio vettoriale, o di un corpo) sono due elementi che, composti con la legge del gruppo...