principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] ’educazione fondata su buoni p.; incontrava ogni tanto ministri, tanto diversi d’aspetto e di maniere e d’abito, quanto diverso e opposto era il p. che dava agli uni e agli altri una forza uguale di vivere in tali servizi (Manzoni); tutti i princìpi ...
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antidromico
antidròmico agg. [comp. di anti-1 e del gr. δρόμος «corsa»] (pl. m. -ci). – Che si propaga in senso opposto a quello abituale, detto, in fisiologia, di impulsi nervosi; in partic., contrazioni [...] intestinali a., quelle che si producono in senso retrogrado, o antiperistaltico, in corrispondenza della metà del colon traverso, permettendo così un ulteriore rimescolamento del contenuto intestinale ...
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negentropia
neġentropìa s. f. [dall’ingl. negentropy, cioè neg(ative) entropy «entropia negativa»]. – Nella teoria dell’informazione, la quantità d’informazione contenuta in un messaggio e trasferita [...] ricevente, in quanto tale quantità può essere espressa in termini probabilistici con una formula analoga (a parte il segno opposto) a quella che esprime l’entropia in termodinamica; talora tale quantità è detta semplicemente entropia. Il termine è ...
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negligente
neġligènte agg. [dal lat. neglĭgens -entis; v. negligere]. – 1. Di persona che non adempie i doveri inerenti al suo ufficio con la cura e la sollecitudine necessarie (opposto di diligente): [...] studente, impiegato n.; adocchia Colui che mostra sé più negligente Che se pigrizia fosse sua serocchia (Dante); essere n. nello studio, nel lavoro; anche, ma meno com., con la prep. di (conforme alla ...
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torto2
tòrto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; propr. «ciò che non è retto, che non è giusto»]. – 1. Il contrario di diritto1, quindi azione ingiusta, ingiuriosa, colpevole: pensa ch’i’ sono [...] qualche cosa di ingiusto; anche in espressioni iron.: ho un solo t., quello di avergli dato retta una volta. 2. Come opposto a ragione: a. Pretesa ingiusta: Se combatti per lei, rimarrai morto: Che così avviene a chi s’appiglia al torto (Ariosto ...
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chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] ch.; le ch. stelle; giorno ch., quando il sole è già alto: dormire fino a ch. giorno; una stanza ch., piena di luce, illuminata dal sole; detto del tempo, del cielo, dell’aria, sereno, limpido, senza nuvole ...
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vivacita
vivacità s. f. [dal lat. vivacĭtas -atis, der. di vivax -acis «vivace»]. – 1. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere vivace: v. di una pianta erbacea, in botanica; vitalità, brio, [...] , in enologia, v. vivace. 2. In marina, la reazione che le navi dotate di eccessiva stabilità (forte altezza metacentrica) oppongono al moto ondoso con un rollio molto rapido e violento; è sinon., meno usato, di durezza, e l’opposto di tranquillità. ...
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fesso1
fésso1 agg. e s. m. [part. pass. di fendere; lat. fĭssus, part. pass. di findĕre]. – 1. agg. a. Spaccato, diviso con un taglio: Dinanzi a me sen va piangendo Alì, Fesso nel volto dal mento al [...] o letter. Spaccatura, fessura: come un f. che muro diparte (Dante); Le calze rosse a brache avea co ’l fesso Dietro (Tassoni); la luce del sole già scomparso, scappando per i f. del monte opposto, si dipingeva qua e là sui massi sporgenti (Manzoni). ...
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scrolling
〈skròliṅ〉 s. ingl. [der. del verbo (to) scroll «srotolare», voce di origine germ.], usato in ital. al masch. – In informatica, il movimento in senso orizzontale o verticale di un testo o di [...] del monitor di un elaboratore, in modo tale che questi scompaiano in un lato dello schermo e nuovi dati appaiano dal lato opposto (è in uso anche la traduz. ital. scorrimento): fare lo s. di un testo muovendo il cursore (nel gergo informatico anche ...
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contadino
s. m. e agg. [der. di contado]. – 1. s. m. (f. -a) a. Propr., chi sta in contado (opposto a cittadino); più com., chi lavora la terra, per conto di un padrone o per conto proprio: fare il c.; [...] il malcontento dei contadini. b. spreg. Persona di modi rozzi e goffi o villani: sei proprio un c.; parla, si muove, si comporta come un contadino o una contadina. 2. agg. a. Che vive nel contado o si ...
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botanica Foglie o. Le foglie inserite lungo il caule una di fronte all’altra.
Matematica
In algebra, elementi o. di un gruppo (o di un anello, o di uno spazio vettoriale, o di un corpo) sono due elementi che, composti con la legge del gruppo...