avere1
avére1 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. Ciò che si possiede, patrimonio, ricchezze, in beni mobili e immobili: ha sperperato tutto il proprio a.; più com. al plur.: amministrare i proprî [...] o debiti reciproci con qualcuno. 3. In ragioneria, sezione di conto nella quale si rilevano le variazioni di significato opposto a quelle registrate nella sezione «dare», variazioni che hanno natura diversa a seconda del sistema di scritture cui si ...
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mimazione
mimazióne s. f. [dal nome, mīm, della lettera m dell’alfabeto arabo]. – Fenomeno fonetico caratteristico di alcune lingue semitiche (accadico, arabo merid., ecc.), consistente nell’aggiunta [...] semitica, raggiungibile mediante la comparazione, sembra che questi elementi siano stati particelle dimostrative con valore determinativo, il quale tuttavia nelle fasi successive appare spesso sostituito dal valore opposto, indeterminativo. ...
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ermetismo
s. m. [der. di ermetico; nel sign. 3, dal fr. hermétisme]. – 1. Corrente religioso-filosofica del tardo ellenismo (sec. 2°-3° d. C.) che ha trovato espressione in un gruppo di scritti esoterici [...] ); e. poetico (o poesia, lirica ermetica); e. critico (o critica ermetica), indirizzo della moderna critica letteraria, opposto al crocianesimo ed essenzialmente irrazionalistico, che si rifà al gusto e al linguaggio allusivo dell’ermetismo poetico. ...
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sinistro
agg. e s. m. [lat. sinĭster -tra -trum]. – 1. a. Riferito alla mano, lo stesso che sinistra s. f.; quindi, per estens., di tutto ciò che si trova dalla parte della mano sinistra: l’occhio s., [...] orientata (più precisamente quello orario, ossia che appare all’osservatore concorde col moto delle lancette dell’orologio), ecc.; è opposto di destro, di levogiro e sinistrorso (v.), e sinon. di destrogiro e destrorso; l’origine di quest’uso del ...
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sinistrorso
sinistròrso agg. [dal lat. sinistrorsus, comp. di sinister «sinistro» e (ve)rsus «verso1»; cfr. destrorso]. – 1. Che va da destra verso sinistra: scrittura s.; movimento s.; grafia s., in [...] sono inclinate verso sinistra. In senso fig., lo stesso che sinistroide. 2. a. In geometria e nelle sue applicazioni, opposto di destrorso (e sinon. di levogiro, antiorario): terna s., il riferimento cartesiano più comunemente usato nello spazio, in ...
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tipico1
tìpico1 agg. [dal lat. tardo typĭcus (gr. τυπικός), der. di typus «tipo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che corrisponde al tipo, che può assumersi come tipo: caratteri t., i caratteri che per essere [...] una categoria possono assumersi come distintivi della categoria stessa; malattia t., in medicina, normale nel suo decorso (opposto a atipico); figure giuridiche t., in diritto, previste e definite specificamente e tassativamente dalla legge (diritti ...
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riuscire
(pop. riescire) v. intr. [comp. di ri- e uscire] (coniug. come uscire: io rïèsco, tu rïèsci, ecc.; aus. essere). – 1. Uscire di nuovo: è entrato in casa di corsa, e ne è riuscito quasi subito; [...] riuscito a incontrarmi con lui; è così grosso che non riesce a passare per la porta; in altri casi, ottenere un effetto opposto a quello voluto: con le sue chiacchiere, è riuscito solo ad annoiarmi; riuscì soltanto a coprirsi di ridicolo. Con i sign ...
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mediana
s. f. [dall’agg. mediano, per ellissi di linea o sim.]. – 1. Nel linguaggio sport., lo stesso che linea mediana (v. mediano). 2. In geometria, m. di un triangolo, la retta (o il segmento) che [...] congiunge un vertice con il punto di mezzo del lato a esso opposto. Più in generale, m. di una figura piana, ogni retta, di solito obliqua, che sia asse di simmetria per la figura (per es., mediana di un trapezio è la retta che congiunge i punti medî ...
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grave
agg. [lat. gravis]. – 1. a. Che ha peso, che è soggetto alla forza di gravità: i corpi g. (anche s. m., spec. al plur.: le leggi della caduta dei g.); e cantando vanìo Come per acqua cupa cosa [...] , S’allevïò di me ond’era g. (Dante); Galaciella che di sei Mesi era g. (Ariosto). c. Lento nel muoversi, tardo (opposto a svelto): persona g. nel camminare; avanzava con passo g.; quindi anche cauto, prudente: Siate, Cristiani, a muovervi più gravi ...
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Gruppo di Visegrad
(gruppo di Visegrad, Gruppo di Visegrád) loc. s.le m. Insieme di Stati dell’Europa centro-orientale, appartenenti all'ex blocco sovietico (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia; quest'ultima [...] Ue di marzo ad un accordo sugli elementi chiave" del pacchetto per il 2030, scrivono i tredici Paesi. Sul fronte opposto e in posizione più "attendista" invece è il gruppo di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria), che preferisce ...
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botanica Foglie o. Le foglie inserite lungo il caule una di fronte all’altra.
Matematica
In algebra, elementi o. di un gruppo (o di un anello, o di uno spazio vettoriale, o di un corpo) sono due elementi che, composti con la legge del gruppo...