spostamento
spostaménto s. m. [der. di spostare]. – L’azione di spostare, il fatto di spostarsi e di venire spostato: lo s. provvisorio di una fermata d’autobus; un impiego in cui si è soggetti a continui [...] esplosione ha causato un forte s. d’aria; s. di accento, il passaggio dell’accento da una a un’altra sillaba di una parola; con sign. estens., cambiamento: s. diorario, di turni dilavoro, di abitudini. Con sign. e usi specifici, in varie discipline ...
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fuori
fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando [...] f. del proprio tempo; dichiarare f. pericolo, ecc. Con riferimento al tempo: essere f. dell’inverno; frutti f. (di) stagione; lavorare f. orario; mangiare f. pasto o f. dei pasti, ecc. Locuz. particolari: f. campo, nella terminologia cinematografica ...
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disco
s. m. [dal lat. discus, gr. δίσκος, affine all’aoristo δικεῖν «lanciare»] (pl. -chi). – 1. a. Attrezzo di forma lenticolare, un tempo di pietra o metallo, oggi sostituito generalmente da un corpo [...] di un reparto, prima che questi fossero provvisti di apparati radio; d. orario, disco di cartone o plastica (spesso anche didi plastica rigida, detti dischetti o, con denominazione ingl., floppy disk, propr. «disco flessibile», come memorie dilavoro ...
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pesare
v. tr. e intr. [lat. pē(n)sare, intensivo di pendĕre «pesare», part. pass. pensus] (io péso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Valutare il peso, o la massa, di qualche cosa, con la bilancia [...] fig. Ponderare, considerare con attenzione: p. i vantaggi e gli svantaggi di una situazione; abbiamo pesato tutti i pro e i contro dell’impresa ; gli anni cominciano a pesarmi; ogni lavoro gli pesa; l’orario d’ufficio mi pesa molto. c. Dispiacere ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni [...] : il provveditore ci ha dato festa domani; quindi, fare festa, non andare al lavoro (e, un po’ scherz., smettere dilavorare: con un pretesto, ha fatto festa prima dell’orario). 2. a. La celebrazione del giorno solenne, le cerimonie per celebrarlo, o ...
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servitu
servitù (ant. servitute e servitude) s. f. [dal lat. servĭtus -utis «schiavitù», der. di servus: v. servo]. – 1. a. Condizione di servo, cioè di schiavo (sinon. quindi, di tono più elevato, di [...] di vincoli di libertà e di autonomia di s., denominazione generica di naviglio a servizio di unità maggiori, oggi detto naviglio ausiliario. 2. Come astratto didi azione (meno com. di schiavitù, usato in senso fig.): ribellarsi alla s. dell’orario ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] giudizio p. (su una persona, su una prova, un’opera, un lavoro fatto, un’iniziativa o un progetto, ecc.); una critica p., che afferma il valore, il pregio di qualcuno o di qualche cosa, che ne riconosce obiettivamente i meriti. c. Vantaggioso, utile ...
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Qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell’esercizio della sua attività o delle sue funzioni (art. 1, co. 2, lett. a, d. lgs. n. 66/2003). Le principali fonti normative in materia sono rappresentate...
Vincenzo Ferrante
Abstract
Viene esaminata la disciplina del diritto dell’orario di lavoro, quale contenuta nel d.lgs. 66 del 2003, sulla base della direttiva europea n. 88 dello stesso anno (che sostituisce la precedente direttiva 103 del...