caprino
agg. e s. m. [lat. caprīnus (agg.)]. – 1. agg. Di capra: lezzo c.; barba c.; piede c.; di c. pelli L’anche ravvolto (Carducci). Fig., questioni di lana c., sollevate per cose o fatti di poca [...] in una disputa non molto più rilevante che quella della lana c. (Galilei); la locuz. era già nota ai Latini (cfr. in Orazio Alter rixatur de lana saepe caprina, Ep. I, 18, 15), in riferimento allo scarso valore attribuito alla lana di capra. 2. s ...
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tmesi
tmèṡi s. f. [dal lat. tardo tmesis, gr. τμῆσις, der. di τέμνω «tagliare»]. – 1. In linguistica, e in partic. nella storia delle lingue classiche, distacco della preposizione dal verbo finito con [...] imitarono talvolta liberamente, anche fuori delle forme verbali, la tmesi omerica: «Garrulus hunc quando consumet cumque» (= quandocumque consumet; Orazio, Sat. IX, 33). 2. Nella metrica italiana, divisione di una parola in due parti di cui una alla ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] o, O come abbreviazione e simbolo: nella forma maiuscola puntata (O.) è abbrev. di nomi di persona che cominciano con questa vocale (Orazio, Ofelia, ecc.); senza punto, è abbrev. di ovest nelle carte geografiche italiane (e così NO nord-ovest, SO sud ...
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inno
s. m. [dal lat. hymnus, gr. ὕμνος]. – 1. Componimento poetico della melica greca, generalmente in esametri, che, associato al canto e alla danza, mirava a invocare e pregare le divinità cantandone [...] latina, si sviluppò anche come semplice genere letterario, al di fuori di ogni funzione rituale (come, per es., in alcuni carmi di Orazio, e spec. nel Carmen saeculare): gli I. omerici, così detti perché attribuiti a Omero (tra essi, per es., l’I. a ...
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naturam expelles furca
(lat. «potrai scacciare la natura con la forca»). – Inizio di un verso di Orazio (Epist. I, 10, 24), che continua con le parole tamen usque recurret («tuttavia sempre tornerà»): [...] frase passata in proverbio per indicare che non si possono, o è per lo meno difficile, sopprimere gli impulsi naturali ...
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ruiniano
s. m. e agg. Sostenitore del cardinale Camillo Ruini, già presidente della Conferenza episcopale italiana; di Camillo Ruini. ◆ visto che si è fatto cenno al dialogo con la «cultura laica», devo [...] e preghiera. (Fulvio Fania, Liberazione, 20 gennaio 2008, p. 5, Politica e Società).
Derivato dal nome proprio (Camillo) Ruini con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 19 ottobre 1991, p. 15, Politica (Orazio La Rocca). ...
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genus irritabile vatum
〈... irritàbile ...〉 (lat. «irritabile genia [quella] dei vati»). – Frase con cui Orazio (Epist. II, 2, 102) definisce la naturale suscettibilità dei poeti; divenuta proverbiale, [...] è usata anche estensivamente, con allusione al carattere talora scontroso di quanti hanno familiarità con la poesia, con l’arte in genere o con gli studî ...
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ode
òde (ant. òda) s. f. [dal lat. tardo ode, gr. ᾠδή affine al verbo ᾄδω «cantare»]. – Componimento lirico, di varia forma metrica e strofica e di vario contenuto, ma prevalentemente morale, civile [...] mai fissa, ma comunque sempre ispirata ai modelli classici: le o. di Pindaro, di Alceo, di Saffo; le o. di Catullo, di Orazio; le o. del Chiabrera, in cui vengono elaborati nuovi schemi metrici intessuti di versi brevi; le o. civili del Parini; le o ...
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odi profanum vulgus, et arceo
‹... àrčeo› (lat. «odio il volgo profano, e lo tengo lontano [da me]»). – Celebre verso d’Orazio (con cui comincia la 1a ode del III libro): si ripete spesso, anche abbreviato [...] in odi profanum vulgus, per esprimere atteggiamento di sdegnosa superiorità di fronte alle opinioni e alle manifestazioni della massa ...
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ars s. f., lat. («arte»). – Parola lat. che, seguita da aggettivi o complementi, forma locuzioni varie e titoli di opere: A. amatoria («arte di amare»), titolo di un’opera del poeta latino Ovidio (43 a. [...] («arte combinatoria»), v. combinatorio; A. poetica («arte poetica»), titolo di antica tradizione dell’epistola di Orazio Ad Pisones, nella quale, trattandosi soprattutto della poesia drammatica, si delinea una precettistica fondata sulle regole ...
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ORAZIO (Q. Horatius Flaccus)
G. Sena Chiesa
Poeta latino (65-8 a. C.); la sua immagine appare su uno dei contorniati (v.), con ritratti di illustri scrittori latini, che furono probabilmente coniati in Italia intorno alla metà del IV sec....
Schillaci, Orazio. - Uomo politico e medico italiano (n. Roma 1966). Professore di Medicina nucleare, è stato vicepreside e poi preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università di Roma Tor Vergata. Ha ricoperto ruoli nella Commissione...