desinit in piscem
‹dè∫init ...› (lat. «termina in pesce»). – Frase latina usata comunem. a proposito di cosa che risulti comunque inferiore alle intenzioni o a quanto prometteva in principio. Deriva [...] da un passo dell’Arte poetica di Orazio (vv. 3-4: ut turpiter atrum Desinat in piscem mulier formosa superne «sicché una donna, bella superiormente, finisca in uno sconcio pesce») in cui il poeta allude, secondo i principî dell’estetica classica, a ...
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irritabile
irritàbile agg. [dal lat. irritabĭlis]. – 1. Che si irrita, si stizzisce, s’impazientisce facilmente; facile a risentirsi, ombroso: è un uomo i., una donna molto i.; ha un temperamento, un [...] scherz., ai letterati nel loro complesso (in frasi come: l’i. razza dei letterati, o sim.), per ricordo dell’espressione lat. di Orazio irritabile genus vatum «la suscettibile stirpe dei poeti» (Ep. II, 2, 102). 2. a. Di organi o tessuti o parti del ...
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poetica
poètica s. f. [dal lat. (ars) pŏētĭca, gr. ποιητική (τέχνη)]. – 1. a. Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche [...] è formulata e sviluppata tale teoria (con particolare riferimento al testo aristotelico): la P. di Aristotele (Περὶ ποιητικῆς); la P. di Orazio (la cosiddetta Ars poetica); la p. di Boileau (Art poétique). c. Per estens. del sign. a, la teoria della ...
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satiro2
sàtiro2 s. m. [der. di satira], ant. – Scrittore di satire, poeta satirico: Quelli è Omero poeta sovrano; L’altro è Orazio satiro (Dante). ...
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alius et idem
‹àlius ...› locuz. lat. (propr. «diverso e lo stesso»; più esattamente aliusque et idem). – Espressione derivata da Orazio (Carmen saeculare, v. 10), il quale la riferisce al Sole che rinasce [...] ogni giorno pur rimanendo lo stesso; è talora adoperata come motto, di tono elevato e solenne, riferito a impresa o azione rinnovata o rinascente con nuovo vigore ...
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aceto
acéto s. m. [lat. acētum, affine ad acer «acre»]. – 1. Prodotto della fermentazione di alcuni liquidi a bassa gradazione alcolica, come vino, vinello, birra, per l’azione di batterî aerobî del [...] . In passato, era usato come disinfettante l’a. dei sette (o dei quattro) ladri (o, anche, ladroni: v. ladrone). 4. fig., letter. Spirito mordace: l’a. italico (reminiscenza soprattutto dell’Italo ... aceto di Orazio, Sat. I, 7, 32). ◆ Dim. acetino. ...
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habent sua fata libelli
〈àbent ...〉. – Frase latina, attribuita di solito a Orazio ma in realtà appartenente al grammatico latino Terenziano Mauro (sec. 3° d. C.), la quale, nella sua forma completa, [...] Pro captu lectoris habent ecc., significa propriam. «i libretti hanno la loro fortuna secondo la disposizione del lettore», e si usa invece citare in un senso diverso da quello originario, per significare ...
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carme
s. m. [dal lat. carmen, dal tema di canĕre «cantare»]. – 1. Componimento poetico, canto, poesia, versi: cantor de’ buccolici c. (Dante), con riferimento a Virgilio; bellicoso c. (Ariosto); il carme [...] ); comporre, tessere un c. di lode. Anche titolo di opere poetiche, particolarm. di componimenti lirici: i c. di Catullo, di Orazio; i c. conviviali, i c. trionfali, presso i Latini (v. conviviale, trionfale); il c. «Dei Sepolcri» di U. Foscolo. C ...
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viaggio
vïàggio s. m. [dal provenz. viatge, fr. ant. veiage, che è il lat. viatĭcum «provvista per il viaggio» e più tardi «viaggio», der. di via «via2»; cfr. viatico]. – 1. L’andare da un luogo ad altro [...] , di andata e ritorno; specificando la meta: fare un v. in Oriente; durante l’ultimo suo v. in America; il v. di Orazio da Roma a Brindisi; essere in v. per le Antille, ecc. (anche di tragitti extraterrestri: v. interplanetarî; il v. dalla Terra alla ...
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scappare
v. intr. [der. di cappa1, col pref. s- (nel sign. 4); cfr. incappare2] (aus. essere). – 1. a. Darsi alla fuga per paura o per viltà, per evitare un pericolo, una punizione, un danno (è più fam. [...] scappò a dire...; scappò su a protestare; di tratto in tratto scappava fuori con qualche verso delle Satire di Orazio (Guerrazzi); scappando in mille ingenue esclamazioni (Verga). 4. fig., fam. Scappar(ci), riuscire a ottenere, ad avere, venire fuori ...
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ORAZIO (Q. Horatius Flaccus)
G. Sena Chiesa
Poeta latino (65-8 a. C.); la sua immagine appare su uno dei contorniati (v.), con ritratti di illustri scrittori latini, che furono probabilmente coniati in Italia intorno alla metà del IV sec....
Schillaci, Orazio. - Uomo politico e medico italiano (n. Roma 1966). Professore di Medicina nucleare, è stato vicepreside e poi preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università di Roma Tor Vergata. Ha ricoperto ruoli nella Commissione...