piziambico
piziàmbico (o pitiàmbico) agg. e s. m. [comp. del gr. Πύϑιος «pizio1» e ἰαμβικός «giambico»] (pl. m. -ci). – Sistema della metrica classica, usato da Orazio negli Epodi in due forme: p. primo, [...] composto di un esametro dattilico e di un dimetro giambico; e p. secondo, composto di un esametro dattilico e di un trimetro giambico ...
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gareggiare
v. intr. [der. di gara] (io garéggio, ecc.; aus. avere). – Fare a gara; misurarsi in emulazione: g. d’ingegno, di cortesia, d’astuzia, d’insolenza; g. nello studio, nel far bene; fig.: lucide [...] nubi Gareggianti di tinte (Foscolo). Più genericam., competere, contendere: [Dante] con Giovenale gareggia di forza, con Orazio di naturalezza e con Aristofane d’invenzione (G. Gozzi). Con uso assol., prendere parte a una gara: g. nei cento metri ...
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laudator temporis acti
‹... tèmporis ...› (lat. «lodatore del tempo passato»). – Espressione di Orazio (Ars poetica, 173), che attribuisce questa qualità agli anziani, considerandola, insieme con altre, [...] uno dei tanti malanni da cui è afflitta l’età senile; in realtà l’espressione completa è laudator temporis acti se puero («lodatore del tempo passato, quando egli era fanciullo»). È frase assai frequentemente ...
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multa renascentur
(lat. «molte cose risorgeranno»). – Prime parole di una frase d’Orazio (Ars poet. 70-71), che continua quae iam cecidēre e nella quale l’agg. multa si riferisce a vocabula: «molti vocaboli [...] torneranno in vita, ch’erano caduti in disuso». Si ripetono con allusione generica alla possibilità di «ritorni» nel corso della storia umana ...
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centicipite
centicìpite agg. [dal lat. centĭceps -cipĭtis, comp. di centum «cento» e caput «testa»], letter. – Che ha cento teste: la belva c., Cerbero (in un’ode di Orazio, II 13, 34: belua centiceps). ...
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parturient montes, nascetur ridiculus mus
‹partùrient ... ridìkulus ...› (lat. «i monti avranno i dolori del parto, nascerà un ridicolo topo»). – Verso di Orazio (Ars poetica, v. 139) che, con allusione [...] a una favola esopica che sarà poi anche imitata da Fedro (IV, 22), si riferisce ai poemi il cui svolgimento non corrisponde all’altisonante proemio. La frase si cita talora (come altre simili allusive ...
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ab ovo
locuz. lat. (propr. «dall’uovo»). – Espressione adoperata per significare che una cosa è narrata dai suoi inizî, dalle sue più lontane origini, o è fatta risalire fino ad essi: cominciare ab ovo, [...] riprendere una narrazione ab ovo, e sim. Proviene da una frase di Orazio (Ars poetica 147), relativa al poeta che, invece di entrare in medias res come Omero, comincia gemino ab ovo, cioè dalle due uova di Leda, da una delle quali nacque Elena, prima ...
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ab ovo usque ad mala
(lat. «dall’uovo fino alle mele»). – Modo proverbiale dei Romani i quali solevano iniziare il pasto con le uova e terminarlo con la frutta; citato da Orazio (Satire I, 3, 6-7). Equivale [...] a: dall’inizio alla fine, senza interruzione ...
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secolare
agg. [dal lat. saecularis, der. di saecŭlum «secolo»; il sign. 2 si sviluppa negli autori cristiani]. – 1. a. letter. Che avviene ogni secolo, che si ripete, che si celebra ogni cento anni: [...] a. C., l’ultima nel 248 d. C., in occasione del millenario della fondazione di Roma). Carme s., inno composto da Orazio in occasione della celebrazione dei ludi secolari nel mese di giugno del 17 a. C., voluti da Augusto per inaugurare solennemente ...
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lippis et tonsoribus
‹... tonsòribus› (lat. «ai cisposi e ai barbieri»). – Espressione proverbiale derivata da un verso di Orazio (Sat. 1, 7, 3) in cui il poeta, per significare che un fatto non è ignorato [...] da nessuno, dice: Omnibus et lippis notum et tonsoribus esse «[credo] che sia noto a tutti, cisposi e barbieri», categorie, queste, che presso i Romani avevano fama di propagatori di notizie per eccellenza ...
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ORAZIO (Q. Horatius Flaccus)
G. Sena Chiesa
Poeta latino (65-8 a. C.); la sua immagine appare su uno dei contorniati (v.), con ritratti di illustri scrittori latini, che furono probabilmente coniati in Italia intorno alla metà del IV sec....
Schillaci, Orazio. - Uomo politico e medico italiano (n. Roma 1966). Professore di Medicina nucleare, è stato vicepreside e poi preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università di Roma Tor Vergata. Ha ricoperto ruoli nella Commissione...