funzionale1
funzionale1 agg. [der. di funzione, sul modello del fr. fonctionnel]. – 1. a. Relativo a una funzione, inerente alle funzioni esercitate da una persona: competenza f.; privilegi f.; qualifiche [...] f., le qualifiche che, nell’ordinamento del personale di un’amministrazione, spec. statale, sono relative alla specifica funzione assegnata e cui corrispondono determinati livelli retributivi. b. Che risponde o tende a rispondere alla funzione cui è ...
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paragrafo
paràgrafo s. m. [dal lat. tardo paragrăphus, gr. ἡ παράγραϕος, comp. di παρα- «para-2» e -γραϕος «-grafo»]. – 1. In origine, segno d’interpunzione che compare negli antichi papiri greci dell’età [...] unità di pensiero e di composizione, in cui viene suddiviso un capitolo di un’opera (manuale di studio, trattato scientifico, legge, ordinamento, ecc.), o anche uno scritto in genere: i primi tre p. del 4° capitolo del testo di storia; e in senso ...
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appello
appèllo s. m. [der. di appellare; in alcune accezioni, ricalca il fr. appel]. – 1. Il chiamare più persone per nome, secondo un ordine stabilito (per lo più alfabetico), per accertarsi che siano [...] nelle caserme o al campo per adunare i soldati: suonare l’appello. 2. Convocazione. In partic.: a. Nell’ordinamento universitario, ciascuna delle convocazioni previste per ogni sessione ordinaria d’esame: primo, secondo appello. b. Nel linguaggio ...
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ignobile
ignòbile agg. [dal lat. ignobĭlis, in origine «sconosciuto; non distinto; comune», comp. di in-2 e gnobĭlis, forma ant. di nobĭlis «nobile»]. – 1. letter. Che non è nobile di nascita; di bassa [...] condizione sociale: provenire da i. famiglia; quindi volgare, comune: si sdegna ferir l’ignobil plebe (Ariosto). Nell’ordinamento feudale, detto di coloro che non erano cavalieri per nascita (per es., i negozianti, i contadini, le donne) e perciò non ...
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piovego
pióvego s. m. [lat. pūblĭcum «pubblico», neutro sostantivato di pūblĭcus, divenuto nel lat. mediev. plubicus, da cui l’ant. piùvico al quale pióvego corrisponde come forma dial.] (pl. -gi o -ghi). [...] m., usata anticam. nell’espressione magistrati del p., o giudici del p., o assol. piovegi o pioveghi, con cui nell’ordinamento giudiziario veneziano erano indicati i magistrati ai quali erano affidate le cause d’interesse generale e pubblico, come la ...
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trattamento
trattaménto s. m. [der. di trattare]. – 1. a. Applicazione di determinati metodi e processi, o azione di qualsiasi genere e natura (fisica, chimica, materiale, ecc.) a cui si sottopone un [...] , che prevede, accanto alla visualizzazione, correzione e spostamento di singole parti del testo, procedimenti di ordinamento, fusione, impaginazione, correzione ortografica, ecc.; t. delle immagini, l’elaborazione grafica computerizzata di immagini ...
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diocesi
dïòceṡi s. f. [dal gr. διοίκησις, propr. «amministrazione», der. di διοικέω «amministrare», passato in lat. nella forma dioecēsis]. – 1. Nell’antichità: a. Amministrazione, e più particolarm. [...] di Diocleziano, ciascuna delle dodici (più tardi quindici) ripartizioni dell’impero, comprendenti più province. 2. Nell’ordinamento ecclesiastico, circoscrizione territoriale posta normalmente sotto la giurisdizione di un vescovo; prende il nome dal ...
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logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio [...] 0, e viceversa; ecc. 2. a. Che è conforme alla logica, e, in senso più ampio, che si attiene a un coerente, ordinato e conseguente modo di ragionare e di disporre i fatti, le idee, le nozioni: procedimento l.; criterio l.; argomentazione l.; discorso ...
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trattato
s. m. [dal lat. tractatus -us, der. di tractare «trattare»]. – 1. a. Opera scientifica o tecnica, storica, letteraria, che svolge metodicamente una materia o espone i principî e le regole di [...] in trattato di matrimonio con una ragazza così? (Manzoni). b. Cospirazione, congiura, accordo segreto al fine di rovesciare un ordinamento politico: tradimenti, o se vogliamo più onesto parlare, trattati (M. Villani); gli Adorni e i Fieschi, favoriti ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] cui non compaiono né negazioni né implicazioni. d. In relazione con i valori traslati di porre (in contrapp. a negativo): ordine, comando, precetto p., che prescrive di fare qualche cosa (quello negativo, invece, vieta di fare, prescrive di non fare ...
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Complesso di norme che ordinano e disciplinano una determinata istituzione o attività.
Diritto
L’o. giuridico
Dell'o. giuridico si hanno sostanzialmente tre concezioni. La teoria normativa, che fa capo a H. Kelsen, lo definisce come un complesso...
ordinamento
Federigo Tollemache
La voce ricorre solo in Fiore CXXIII 10 Così abbiamo impreso mare e terra, / e sì facciam per tutto ordinamento: / chi non l'osserva, diciam ch'a fede erra, dove significa " comando ", " decreto ". Con uguale...