principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] più concr., la prima fase di un’azione, di un fatto, o anche la parte in cui una cosa comincia o che, in un determinato ordine, s’incontra per prima: il p. del viaggio fu molto piacevole; il p. di un romanzo, di una commedia, di un pezzo musicale; il ...
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integrativo
agg. [der. di integrare]. – Che serve o mira a integrare, che viene ad aggiungersi come parte integrante: norme, disposizioni i., che s’aggiungono a integrazione di altre norme o disposizioni [...] sempre dello stesso grado, consistente nel sostenere prove su materie non comprese nell’ordinamento didattico della scuola di provenienza ma incluse nell’ordinamento didattico della scuola alla quale si vuole accedere; anno i., anno supplementare di ...
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ginnasio
ginnàṡio s. m. [dal lat. gymnasium, gr. γυμνάσιον, der. di γυμνάζω «fare esercizî ginnici», da γυμνός «nudo»]. – 1. Nell’antica Grecia, originariamente luogo dove i giovani si esercitavano, [...] due corsi di ginnasio, uno inferiore, di tre anni, corrispondente alla successiva scuola media, e uno superiore, rimasto nell’ordinamento attuale, in cui si intraprende lo studio del greco. Locuzioni: fare il g., frequentare il g., seguire gli studî ...
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ruolo
ruòlo s. m. [dal fr. rôle, che è dal lat. tardo rŏtŭlus «rotolo»]. – 1. Elenco, registro, prospetto o quadro, in cui sono registrati in un ordine funzionale, corredati dagli elementi di rilevante [...] segreterie del pubblico ministero, gli atti relativi a procedimenti penali; ruolo d’udienza, il registro in cui sono segnate in ordine le cause per essere chiamate in udienza; iscrizione della causa a ruolo (e iscrivere a r. una causa), nel processo ...
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interlocale
agg. [comp. di inter- e luogo, secondo l’agg. locale]. – Che intercorre tra luogo e luogo, detto soprattutto di rapporti economici tra regioni diverse di uno stesso stato, tra stati, tra [...] i rapporti fra le varie norme aventi efficacia territorialmente limitata (esplica, nell’ambito dell’ordinamento interno dello stato, la stessa funzione che, nell’ordinamento internazionale, hanno le norme di diritto internazionale privato). ...
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manipolare1
manipolare1 (ant. manipulare) agg. e s. m. [dal lat. manipularis, der. di manipŭlus «manipolo»], non com. – 1. agg. Che si riferisce alla formazione militare romana chiamata manipolo: ordinamento [...] m., ordinamento a quinconce dei manipoli (di astati, principi, triarî) su tre linee di combattimento. 2. s. m. Soldato romano appartenente a un manipolo. ...
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stabilizzare
stabiliżżare v. tr. [der. di stabile, sull’esempio del fr. stabiliser]. – 1. Rendere stabile, dare stabilità, in senso concr. e materiale, soprattutto con riferimento a una struttura, a [...] , continuo e costante, tale da non subire cambiamenti o variazioni, spostamenti o modificazioni: s. l’assetto politico o l’ordinamento sociale di una nazione; s. la situazione economica del paese; s. il ritmo di sviluppo produttivo, il tasso d ...
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comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. [...] per i comuni con più o meno di 15.000 abitanti – i proprî organi amministrativi: consiglio e sindaco), la personalità, e l’ordinamento giuridico: i c. della provincia di Roma; gli abitanti del c.; c. povero, ricco; c. montani, quelli in cui almeno l ...
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soprintendente
soprintendènte (anche sopraintendènte, sovrintendènte, sovraintendènte) s. m. e f. [dal lat. mediev. superintendens -entis, part. pres. di superintendĕre «soprintendere»]. – 1. In senso [...] tre sottoqualifiche), corrispondente a quella di sottufficiale (da vice brigadiere a maresciallo di prima classe) del vecchio ordinamento e dei carabinieri e della gurdia di Finanza; gerarchicamente è subordinata all’ispettore e precede l’assistente ...
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recezione
recezióne s. f. – Variante di ricezione, meno frequente con senso generico, esclusiva invece nel linguaggio giur. per indicare l’azione, il fatto di recepire: r. di una norma, di un principio [...] tecnico e dogmatico della scienza giuridica, nella rielaborazione fattane dalla Scuola di Bologna, a partire dal sec. 12°) nell’ordinamento giuridico di stati medievali e moderni, anche extraeuropei (come, per es., il Brasile o il Sud Africa). ...
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Complesso di norme che ordinano e disciplinano una determinata istituzione o attività.
Diritto
L’o. giuridico
Dell'o. giuridico si hanno sostanzialmente tre concezioni. La teoria normativa, che fa capo a H. Kelsen, lo definisce come un complesso...
ordinamento
Federigo Tollemache
La voce ricorre solo in Fiore CXXIII 10 Così abbiamo impreso mare e terra, / e sì facciam per tutto ordinamento: / chi non l'osserva, diciam ch'a fede erra, dove significa " comando ", " decreto ". Con uguale...