ordinarioordinàrio agg. e s. m. [dal lat. ordinarius, propr. «conforme all’ordine», der. di ordo -dĭnis]. – 1. Che non esce dall’ordine, cioè dalla norma o dalla normalità, e quindi solito, consueto, [...] particolari. Nella liturgia cattolica, o. dellamessa, la successione delle preghiere e delle letture comuni a tutte le messe, nonché il testo delle parti invariabili dellamessa. Come locuz. avv., d’ordinario, o per l’ordinario, di solito, di norma ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] al Machiavelli). b. Che supera il livello ordinario per condizione sociale, per influenza, ricchezze e della stessa specie: una «m» grande, una «i» grande (cioè maiuscola); nel salotto grande; messa grande, la messa solenne, cantata (contrapp. a messa ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si [...] ore nei giorni della celebrazione di santi e di sante che sono privi di formularî speciali. Con questo sign., si distingue sia dal proprio (v. proprio, n. 2 b) sia dall’ordinario, che è lo schema generale di tutte le messe (v. ordinario, n. 2). 3 ...
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tipico2
tìpico2 s. m. [dal gr. biz. τυπικόν, neutro sostantivato dell’agg. τυπικός: v. tipico1] (pl. -ci). – 1. Nella liturgia bizantina, insieme di norme e disposizioni che regolano, giorno per giorno, [...] le funzioni all’altare; corrisponde a quello che nella liturgia latina è detto ordo, mentre l’espressione ital. ordinariodellamessa (v. ordinario, n. 2) ha un sign. più ristretto. 2. Nella vita monastica bizantina, t. di fondazione, la costituzione ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] ). Nella liturgia, si dice di ogni elemento che, nella celebrazione dellamessa e dell’ufficio, non rientra nelle parti ordinarie e comuni (costituenti il quadro uniforme della celebrazione) e che varia secondo il tempo liturgico e le festività ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] tempore), riferita a quelle preghiere o letture dellamessa o dell’ufficio che non rientrano nelle parti ordinarie e comuni ma sono legate alle ricorrenze cristologiche del Natale e della Pasqua (e della Pentecoste), escluse quindi le feste dei santi ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] dell’autorità amministrativa (come nel caso dell’ingresso in un museo o in una biblioteca); oltre l’u. ordinario in u. o per u., essere solito: ha in u. di andare alla messa ogni mattina; non ho in u. di mentire; porgea matutini i preghi suoi ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] (o dello spazio complesso) con coordinate reali; p. singolare o p. multiplo (in contrapp. a p. semplice o ordinario), punto e a lui medesimo (Goldoni); la famiglia dell’ucciso, potente assai, ... s’era messa al p. di voler vendetta (Manzoni). 8 ...
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congedo
congèdo s. m. [dal fr. ant. congiet, mod. congé, che è il lat. commeatus: v. commiato]. – 1. Licenza di partire, di andare via, commiato: chiedere c. a qualcuno; dare c., permettere di allontanarsi, [...] , la conclusione di una cerimonia liturgica, e in partic. dellamessa, che comprende la benedizione e il vero e proprio congedo previsti, per ogni anno di servizio, un c. ordinariodella durata di un mese (che corrisponde alle ferie degli impiegati ...
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intumescenza
intumescènza s. f. [der. del lat. intumescĕre «gonfiarsi»]. – 1. Rigonfiamento, gonfiezza, anche come aumento patologico di un organo o di un tessuto (più com. tumefazione). In senso generico, [...] stati di magra e ordinario e precede gli stati di morbida (o turgidezza) e di piena. d. In vulcanologia, costruzione domiforme di lava solidificata sotto una copertura di tufi, messa in luce dall’erosione delle formazioni piroclastiche soprastanti. ...
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Nacque a Dermulo (frazione di Taio, prov. Trento) il 12 giugno 1892 da Enrico e da Celestina Emer. Giovanissimo, entrò dapprima in un collegio di religiosi, quindi nel seminario diocesano di Trento per intraprendere gli studi che dovevano avviarlo...
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Vissuto a Venezia nella prigma metà del Settecento, Vivaldi ha dato contributi importanti in tutti i principali generi musicali....