grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] .; privare del g.; destituire, rimuovere dal g.; reintegrare nel grado. Nel pubblico impiego, il grado indicava in passato la posizione dell’impiegato nell’ordinamento gerarchico: ripartizione poi sostituita da quella in coefficienti, in parametri, e ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso [...] aggregato (in contrapp. alle imprese e al settore pubblico), per riferirsi ai comportamenti dei percettori di reddito d’indirizzo affine (e così f. di scrittori, ecc.); di ordini religiosi o loro diramazioni: la f. dei francescani, dei benedettini; i ...
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giornale
1. MAPPA Un GIORNALE è una pubblicazione giornaliera a stampa, di uno o più fogli, che contiene notizie, commenti e articoli su vari argomenti. Nel xviii secolo, questo genere di pubblicazioni [...] anche un quaderno in cui si annotano giornalmente, o anche a intervalli più ampi ma in ordine cronologico, i fatti più importanti, di interesse privato o pubblico, legati a una situazione (g. di viaggio, di bordo).
Parole, espressioni e modi di dire ...
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obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi [...] dovuta dal sacerdote al proprio vescovo, o. religiosa, quella (a cui il religioso s’impegna con voto pubblico al momento dell’ordinazione) dovuta al papa, al vescovo, ai superiori nell’ambito delle specifiche legislazioni; anche l’autorità stessa del ...
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azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata [...] due atti, si ravviva nel terzo. c. In cinematografia, azione!, ordine del regista agli attori di dare inizio ai movimenti e alle battute di atteggiamento e il gesto nel recitare o nel parlare in pubblico (contrapp. a dizione). 5. Nel linguaggio giur., ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare [...] sicurezza e di polizia giudiziaria; G. nazionale, corpo armato di cittadini, reclutato per mantenere l’ordinepubblico e difendere le pubbliche libertà, che, sorto a Parigi nel 1789 (e sciolto da Napoleone III nel 1855), fu dai Francesi importato ...
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tutela
tutèla s. f. [dal lat. tutela, der. di tutus, part. pass. di tueri «difendere, proteggere»]. – 1. In diritto: a. Istituto giuridico per il quale una persona, nominata dal giudice tutelare, si [...] o della propria reputazione; affidare a un avvocato la t. dei proprî diritti; la t. dell’ordinepubblico è affidata alle autorità di pubblica sicurezza, la t. della legalità democratica è compito di tutti gli organi dello stato; istituzioni, enti ...
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saccheggio
sacchéggio s. m. [der. di saccheggiare]. – 1. a. L’azione di saccheggiare, il fatto di essere saccheggiato: ottenuta la vittoria, i soldati si abbandonarono al s. di città e villaggi; dopo [...] è considerato nel diritto penale (assieme alla devastazione, cui è strettamente imparentato) come un delitto contro l’ordinepubblico o, nel caso in cui sia commesso con finalità eversive, come delitto contro la personalità dello stato, punibile ...
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privilegio
privilègio s. m. [dal lat. privilegium, comp. di privus, nel sign. originario di «singolo, particolare», e lex «legge»; quindi propr. «disposizione che riguarda una persona singola»]. – 1. [...] solo fondamento legale (e non già volontario), e il loro ordine è graduato minuziosamente dalla legge. In araldica, armi di rispetto agli altri. 3. In senso concr., documento pubblico (pontificio, imperiale, regio) che comprova la concessione di ...
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poliziesco
poliziésco agg. [der. di polizia1] (pl. m. -chi). – 1. Della polizia, cioè degli organi e agenti di polizia: indagini p.; intervento p.; più spesso, che si ritiene proprio, tipico, caratteristico [...] misure p.; per estens., che fa ricorso a metodi di repressione violenta e antidemocratica per il mantenimento dell’ordinepubblico: regime p.; uno stato poliziesco. 2. Di opera narrativa, cinematografica o televisiva il cui argomento è costituito da ...
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órdine pùbblico Condizione di quiete, rispetto delle leggi e delle istituzioni, controllo delle tensioni sociali e politiche. L'ordinamento positivo italiano considera l'o.p. come limite estrinseco al riconoscimento giuridico delle varie manifestazioni...
Secondo il diritto internazionale privato, l’ordine pubblico costituisce un limite generale al riconoscimento delle sentenze e all’applicazione del diritto straniero da parte dei giudici nazionali nell’ordinamento giuridico interno. In Italia,...