tarpan
tarpàn s. m. [dal russo tarpan, voce di origine chirghisa]. – Specie di cavallo selvatico (Equus ferus), oggi estinta e da molti considerata la specie da cui ha tratto origine il cavallo domestico: [...] aveva mantello prevalentemente grigio, con criniera breve, ed era diffuso dalla Russia merid. fino oltre la Mongolia; fu sterminato dall’uomo intorno al 1760 ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] le macromolecole fondamentali: proteine e acidi nucleici), capaci di svilupparsi e riprodursi, da cui poi avrebbero avuto origine, in milioni di anni, le specie, estinte, o ancora viventi, che sono state osservate; è aperto tuttavia il dibattito se i ...
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bambu
bambù s. m. [dal fr. bambou, voce di origine malese o neoindiana, attrav. il port. bambu o mambu]. – 1. Nome di piante graminacee di grandi dimensioni (alcune alte fino a 40 m), appartenenti a [...] una cariosside o, in alcuni generi, una bacca o una noce. Parecchie specie sono coltivate in giardini, nelle parti meno fredde d’Europa (v. fig. i fusti più grossi sono impiegati nei paesi d’origine per fabbricare condotte d’acqua e recipienti, come ...
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colonia1
colònia1 s. f. [dal lat. colonia, der. di colonus «colono»]. – 1. Presso gli antichi, gruppo di cittadini di uno stato che per decreto pubblico o di propria spontanea volontà si stabilivano [...] in colonia; fare vita di colonia. In senso fig. (spec. nella polemica giornalistica), essere ridotto, ridursi a c., di un paese straniero o in una regione o città diversa da quelle di origine: formare una c.; la c. italiana di Stoccolma; la c. ...
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pandano
s. m. [lat. scient. Pandanus, voce di origine malese, attrav. l’olandese]. – Genere di piante pandanacee con varie centinaia di specie arboree o arbustive, originarie dell’Africa, dell’Asia, [...] Indiano e Pacifico: hanno fusti semplici o ramosi, a tronco anellato, spesso provvisti di radici aeree; varie specie sono utilizzate nei paesi d’origine per le fibre e i frutti commestibili, altre sono coltivate in serra in Europa e America come ...
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pelo
pélo s. m. [lat. pĭlus, di origine sconosciuta]. – 1. a. Produzione epidermica filiforme e flessibile, costituita da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprende uno scapo o porzione [...] , con la funzione di impedire la dispersione del calore; nella specie umana sono di norma più diffusi nell’uomo che nella donna dell’orecchio interno. b. In botanica, elemento di origine epidermica, uni- o pluricellulare, semplice o ramificato, ...
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corno1
còrno1 s. m. [lat. cŏrnu] (pl. -a, f. con valore collettivo, -i m. negli altri casi). – 1. a. Caratteristica formazione del capo di varî mammiferi ungulati, di solito pari, costituita cioè da [...] corteccia cerebrale. b. In medicina, c. cutaneo, escrescenza di origine epidermica formata quasi esclusivamente di cheratina, che costituisce una manifestazione degenerativa osservabile spec. nell’età senile. 7. a. Estremità, braccio, lato, sporgenza ...
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salmone2
salmóne2 (ant. o region. salamóne, sermóne) s. m. [lat. salmo -ōnis, voce di origine celtica]. – 1. Nome di varî pesci della famiglia salmonidi, tra cui il s. europeo (lat. scient. Salmo salar), [...] e la deposizione delle uova, mentre i nuovi nati (avannotti) tornano al mare dopo 2-3 anni; la specie è oggetto di attiva pesca e allevamento per le carni, di colore rosa aranciato (spesso conferito artificialmente mediante alimentazione ...
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SARS-CoV-2
(Sars-CoV-2) Sigla scientifica dell’ingl. Severe Acute Respiratory Syndrome – CoronaVirus 2 (‘sindrome respiratoria acuta grave – Coronavirus 2’), indicante un virus, appartenente al genere [...] di comparazione fra il genoma del virus umano e quello del virus che colpisce specie animali. Una di queste suggeriva i pangolini, formichieri squamosi, quale origine della malattia. Tuttavia, non è stata rilevata una somiglianza sufficiente fra i ...
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crisantemo
criṡantèmo (pop. griṡantèmo) s. m. [dal lat. chrysanthĕmum, gr. κρυσάνϑεμον, comp. di χρυσός «oro» e ἄνϑεμον «fiore»; la pronuncia piana prob. per influenza del fr. chrysanthème]. – 1. Genere [...] delle varie piante appartenenti all’omonimo genere, con partic. riferimento alle numerose razze di origine colturale, poliibridi originati da varie specie, soprattutto da Chrysanthemum indicum e da Ch. morifolium, entrambi della Cina e del Giappone ...
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araldica
Disciplina che studia origine, specie e composizione di armi o stemmi. L’uso degli stemmi non risale oltre il 12° secolo. Gli stemmi furono dapprima personali, poi ereditari, in rapporto con i possessi territoriali dei sovrani, dei...
(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, dove si diffuse, fiorendo specialmente...