grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee [...] di un chicco di frumento) in uso nei paesi anglosassoni, con il nome di grain (v.), e di valore variabile: per es., per l’oro e in farmacia equivale a g 0,0648. G. metrico, unità di massa usata per le pietre preziose e per le perle, equivalente a un ...
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miliarense
miliarènse (o miliarése; ant. migliarése) s. m. [dal lat. tardo miliarense, gr. μιλιαρήσιον, der. di milia plur. di mille]. – In età romana, moneta d’argento coniata per la prima volta al [...] indicare una originaria equivalenza a un millesimo di libra d’oro; con la creazione di questo nominale si volle forse introdurre una moneta d’argento corrispondente a un valore fisso in oro. In età bizantina, il termine indica ancora una moneta ...
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tabacchiera
tabacchièra s. f. [der. di tabacco]. – 1. Piccola scatola di varia forma e materia, tascabile, destinata a contenere tabacco da fiuto, in uso dal sec. 17°, che dalle corti passò alla borghesia [...] e si diffuse poi anche fra il popolo: una preziosa t. d’oro, d’argento cesellato; una bella t. di tartaruga, di oro e smalto del Settecento, una t. di porcellana di Capodimonte; t. di cuoio, di metallo, di legno; fare collezioni di t. antiche. 2. T. ...
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lira1
lira1 s. f. [lat. lībra: v. libbra]. – 1. a. Unità monetaria italiana (e fino al 1957 anche moneta, cartacea o metallica), adottata ufficialmente nel 1862 e sostituita dall’euro dal 1 gennaio 2002: [...] con cui venne indicata la lira a corso legale, svalutata e inconvertibile, per distinguerla dalla lira-oro, che designava sia la moneta coniata in oro sia la moneta convertibile al rapporto di parità aurea originario; l. verde, il tasso di ...
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saluto
s. m. [der. di salutare2]. – 1. a. Atto, costituito da un cenno, da un gesto, accompagnato per lo più da parole, e talora consistente anche di sole parole, che si scambia con una persona nel momento [...] l’intitolazione. 4. In numismatica, nome di varie monete recanti sul rovescio l’effigie della salutazione angelica, e in partic. della moneta d’oro emessa da Carlo I d’Angiò re di Sicilia (1226-1285), della bontà di 24 carati e del valore di 4 tarì d ...
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vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, [...] filone di un minerale: una v. quasi diritta, molto ondulata; scoprire, trovare, sfruttare una v. d’oro, d’argento; in senso fig., trovare una v. d’oro, una sorgente abbondante di ricchezza, di facile guadagno. 5. In usi fig., con riferimento ai varî ...
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trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma [...] del rovescio che porta il carro trionfale. Lo stesso nome ebbe in Sicilia una moneta d’oro di Carlo V, con i tipi della croce di S. Andrea con il toson d’oro e dello scudo con l’aquila, detta anche fiorino di Sicilia. 5. Sinon. di tarocco, cioè ...
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eglomizzato
eglomiżżato agg. [dal fr. églomisé, der. del nome di un corniciaio fr. del 18° sec., Glomy]. – Nella storia dell’arte, vetro e., vetro decorato mediante inserzione di una foglia d’oro, per [...] vetro stesso, oppure mediante una doratura sovrapposta a figure dipinte nella parte interna: la tecnica, usata soprattutto per coppe, vasi, specchi, cornici, era già nota nell’antichità, ma per quell’epoca è più proprio parlare di decorazione a oro. ...
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orefice
oréfice s. m. e f. [lat. aurĭfex -ĭfĭcis, comp. di aurum «oro» e tema affine a facĕre «fare»; cfr. orafo]. – Chi possiede o gestisce un negozio per la vendita di gioielli, gemme e altri oggetti [...] preziosi, sia di produzione e lavorazione propria sia altrui. Anche, spec. nel passato, chi lavorava l’oro e in genere metalli preziosi e gemme per farne gioielli e altri oggetti d’ornamento e d’uso (sinon. di orafo). ...
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lisimachia
lisimàchia s. f. [lat. scient. Lysimachia, nome di genere, dal lat. lysimachia, che è dal gr. λυσιμάχ(ε)ιον, nome di una pianta]. – Genere di piante cosmopolite della famiglia primulacee, [...] circa 200 specie erbacee, perenni o annuali, alcune presenti anche in Italia, tra le quali la lisimachia o mazza d’oro comune (Lysimachia vulgaris), erba perenne alta anche più di un metro, con fiori gialli riuniti in pannocchie; cresce nei luoghi ...
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Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore giallo, che per la sua duttilità e malleabilità, oltre che per la sua rarità, è considerato tra i metalli più preziosi.
Chimica
Elemento chimico di simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico...
Grammatico greco (sec. 5º d. C.), di Alessandria di Egitto (o di Mileto). Avversò l'atticismo del lessicografo Frinico. L'opera maggiore fu l'Ortografia, in cui polemizzava con l'opera omonima di Erodiano. Scrisse sui nomi dei popoli (con spiegazioni...