sill
〈sil〉 s. ingl. (propr. «davanzale»; pl. sills 〈sil∫〉), usato in ital. al masch. – In geologia, filone di roccia eruttiva, di forma tabulare, che si è intruso parallelamente alla stratificazione [...] della vocale elisa (allo-amore). Pur con queste riserve, l’efficacia delle tre norme empiriche sopra enunciate è limitata all’ortografia; la pronuncia se ne stacca in diversi punti, dei quali ci limitiamo, per brevità, a citare uno solo: l’s ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui [...] della vocale elisa (allo-amore). Pur con queste riserve, l’efficacia delle tre norme empiriche sopra enunciate è limitata all’ortografia; la pronuncia se ne stacca in diversi punti, dei quali ci limitiamo, per brevità, a citare uno solo: l’s ...
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trigramma
s. m. [comp. di tri- e gr. γράμμα «lettera dell’alfabeto», sul modello di digramma] (pl. -i). – Sequenza di tre lettere assunta a indicare un solo fonema, per ogni posizione di esso nel contesto [...] di una lingua o solo per alcune posizioni. Così, per es., nell’ortografia italiana, il trigramma sci, che rappresenta davanti ad a, o, u il fonema š; nell’ortografia tedesca, il trigramma sch, che rappresenta lo stesso fonema š in qualsiasi posizione ...
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rispètto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso [...] prescrizione: r. della legge, del regolamento, di una antica usanza; rispetto delle regole della buona creanza, del galateo, dell’ortografia. E di impegni assunti: r. della parola data, della propria firma. 4. Con sign. specifico in alcune locuzioni ...
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errore
1. MAPPA Si chiama ERRORE il fatto di allontanarsi, col pensiero o con l’azione, dal bene, dal vero o da ciò che conviene; viene detto errore un peccato, una colpa (scontare i propri errori; [...] ciò che contrasta con le regole di una tecnica o di una scienza, e dunque manca di correttezza (e. di grammatica, di ortografia; fare un e. di calcolo; una pagina piena di errori di stampa). 4. MAPPA Un errore può anche essere un’azione inopportuna ...
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riforma
1. MAPPA Una RIFORMA è una modifica importante a uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento statale ecc., che viene fatta usando un metodo non violento, in genere con lo scopo di rinnovarli [...] , scolastica, sanitaria, fiscale; r. delle leggi, dei codici; r. della burocrazia; r. del calendario; r. dell’ortografia; una r. radicale, profonda; una r. superficiale, parziale; riforme graduali, progressive). 2. Nella storia delle religioni, con ...
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fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî [...] la formulazione pratica di tali leggi, rivendicano il carattere individuale e storico di ogni innovazione linguistica). Grafia, ortografia, scrittura f., locuz. intese con varî sign.: scrittura i cui segni rappresentano suoni singoli e non sillabe ...
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errore
erróre s. m. [dal lat. error -oris, der. di errare «vagare; sbagliare»]. – 1. letter. L’andar vagando, peregrinazione, vagabondaggio: gli e. di Ulisse; E lo aspettava la brumal Novara E a’ tristi [...] . Quanto contrasta con le regole di una tecnica o scienza, o manca di correttezza, di esattezza: e. di grammatica, di ortografia, di pronuncia; e. di prospettiva; fare un e. di calcolo; salvo errore, salvo e. od omissione, anche come formule aggiunte ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] , ma sono possibili anche usi diversi, soprattutto quello dell’accento grave uniforme (perchè invece di perché, come caffè). Nell’ortografia ordinaria, è obbligatorio segnare l’accento: a) sulle parole tronche in vocale (carità, virtù); b) su alcuni ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] postino (der. di pòsta) e di posticino (der. di pósto) hanno la stessa pronuncia, che è generalmente chiusa. L’ortografia italiana corrente, che rappresenta con la sola lettera o due vocali con valore distintivo (sia pure soltanto in posizione tonica ...
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In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua determinata si potrebbe dire perfetta...
Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato corretto in un dato momento storico...