e
〈é〉 cong. [lat. ĕt]. – 1. La più comune fra le congiunzioni; ha funzione semplicem. aggiuntiva, serve cioè a unire due parti del discorso che nella proposizione compiono il medesimo ufficio (io e tu; [...] con consonante scempia iniziale ne produce (per assimilazione della -t etimologica) il rafforzamento fonosintattico, espresso dall’ortografia nelle parole composte (es. eppure), altrimenti sottinteso (es. carta e penna 〈kàrta e ppénna〉). Davanti a ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] ; seguita da parola con consonante scempia iniziale ne produce, conforme all’etimologia, il rafforzamento fonetico, espresso dall’ortografia nelle parole composte (es. appena), altrimenti sottinteso (per es. a casa ‹a kkàsa›); nell’italiano ant. non ...
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scanagliarsi
v. intr. pron. [der. di canaglia, col pref. s- (nel sign. 6 per l’accezione 1 e nel sign. 4 per l’accezione 2)] (io mi scanàglio, ecc.), non com. – 1. Comportarsi come una canaglia, parlare [...] scanagliarsi per vezzo (Carducci); e con valore reciproco, insultarsi a modo di canaglia: si scanagliano tra loro, Con fitta ortografia di giuramenti Nuovi, arditi (Giusti). 2. Perdere abitudini e modi da canaglia: le canaglie non si scanagliano mai ...
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grafia
grafìa s. f. [dal fr. graphie, e questo dal gr. -γραϕία (v. la voce prec.)]. – 1. Maniera di rappresentare le parole nella scrittura: g. esatta, inesatta, corretta, scorretta; «hauere» è una g. [...] : rispettare, riprodurre la g. originaria; modificare la g., adattare la g. all’uso moderno. È in genere sinon. di ortografia, quando non si riferisca a parole singole; talora usato anche con il sign. di calligrafia, intesa nel suo valore medio, non ...
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editing
〈èditiṅ〉 s. ingl. [dal v. (to) edit «curare l’edizione di un’opera»], usato in ital. al masch. (e comunem. pronunciato 〈èditiṅġ〉). – 1. In editoria, cura redazionale di un testo per la pubblicazione, [...] cioè lettura attenta intesa a verificare la correttezza di ortografia, grammatica, sintassi, l’organizzazione strutturale del testo e la sua coerenza interna, l’adeguatezza dello stile, l’esattezza e la rispondenza alla realtà delle asserzioni ...
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anglic
‹ä′ṅġlik› s. ingl. (propr. «anglico»), usato in ital. al masch. – Lingua internazionale, proposta dal filologo sved. R. E. Zachrisson (1880-1937), che consiste fondamentalmente nell’inglese scritto [...] in un’ortografia semplificata. ...
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In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua determinata si potrebbe dire perfetta...
Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato corretto in un dato momento storico...