torio
tòrio s. m. [lat. scient. Thorium, der. del nome Thor, il dio germanico del tuono, così denominato dal suo scopritore (1828), il chimico sved. J. J. Berzelius]. – Elemento chimico radioattivo, [...] in reattori nucleari). Tra i composti, il biossido di t., caratterizzato dal punto di fusione più alto degli ossidi noti, è utilizzato per la fabbricazione di refrattarî, vetri speciali, filamenti di valvole termoioniche, reticelle Auer, come ...
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sabbia
sàbbia s. f. [lat. sabŭla, plur. (neutro) di sabŭlum «sabbia»]. – 1. a. Roccia sedimentaria clastica, incoerente, derivata dalla disgregazione di rocce preesistenti, costituita da minuti frammenti [...] della roccia sul posto, senza successivo prolungato trasporto; a seconda del colore: s. pallida, sbiancata per asportazione di ossidi di ferro, verde o glauconitica, ricca di granuli di glauconite, rossa o terebrante, ricca di granati, nera, con ...
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osmio
òsmio s. m. [lat. scient. Osmium, der. del gr. ὀσμή «odore», per l’odore del suo tetrossido]. – Elemento chimico di simbolo Os, numero atomico 76, peso atomico 190,2, che si trova in natura, in [...] valenza variabile da due a otto, viene usato come catalizzatore e come componente di leghe speciali. Tra i suoi ossidi ha particolare importanza il tetrossido, sostanza solida nota allo stato amorfo e cristallino, di odore acre, dai vapori velenosi ...
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denitrificare
v. tr. [der. di nitro, col pref. de-] (io denitrìfico, tu denitrìfichi, ecc.). – Trasformare un composto chimico con la denitrificazione. ◆ Part. pres. denitrificante, anche come agg.: [...] , microrganismi viventi in terreni scarsamente aerati e ricchi di sostanze organiche, capaci di trasformare nitrati e nitriti, attraverso successive riduzioni, in ossidi di azoto e azoto libero (che sfugge dal terreno), oppure in ammoniaca. ...
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denitrificazione
denitrificazióne s. f. [der. di denitrificare]. – Processo microbiologico inverso della nitrificazione, consistente nella riduzione dei nitriti e dei nitrati a ossidi di azoto o azoto [...] libero, privi di azione fertilizzante, per opera di microrganismi anaerobî diffusi nelle sostanze organiche del terreno (Bacterium denitrificans, Bacillus pyocyaneus, ecc.) ...
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ceramica
ceràmica s. f. [dal gr. κεραμική (τέχνη); v. ceramico]. – 1. Arte e tecnica, ormai largamente automatizzata e industrializzata, di fabbricare, partendo da minerali incoerenti di tipo argilloso, [...] (allumina, titanato di bario, ecc.) e sinterizzati a temperature altissime. b. C. nucleari, combustibili nucleari costituiti da ossidi e carburi di uranio, torio e plutonio, anche in miscela, dispersi in matrici di materiale ceramico; il loro uso ...
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storta2
stòrta2 s. f. [part. pass. femm. di storcere, sostantivato]. – 1. a. Recipiente di vetro, di ferro o di altro materiale idoneo, di forma all’incirca sferica, munito di lungo collo incurvato verso [...] essere cotti a temperature più o meno elevate, o anche si effettuano determinate reazioni chimiche (per es., riduzioni di ossidi per ottenere metalli). d. Forno a storta, tipo di forno industriale usato nella metallurgia dello zinco e del magnesio ...
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osol
òsol s. m. [comp. di o(ssido) e sol(furo)]. – In geologia, termine, non più in uso, indicante la probabile composizione (ossidi e solfuri metallici) dello strato del mantello terrestre di densità [...] 5, compreso all’incirca tra i 1200 e i 2200 km di profondità; attualmente tale zona viene considerata parte dello strato denominato «mantello inferiore», estendentesi dai 1000 ai 2900 km di profondità ...
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tioplasto
s. m. [comp. di tio- e gr. πλαστός «plasmabile»]. – In chimica organica, nome generico di sostanze plastiche di policondensazione, ottenute facendo reagire polisolfuri alcalini con cloroderivati [...] alchilici, e successivo trattamento con ossidi metallici; i tioplasti sono stabili all’azione dell’ossigeno, della luce, degli olî minerali, impermeabili ai vapori e ai gas, e si usano, tra l’altro, per tubi e guarnizioni nell’industria ...
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poliossiolefina
s. f. [comp. di poli-, ossi-2 e olefina]. – Resina termoplastica ottenuta per polimerizzazione o copolimerizzazione degli ossidi di etilene e di propilene: è un liquido oleoso o solido [...] ceroso solubile in acqua, adoperato come plastificante, ispessente nell’appretto dei tessuti, lubrificante, ecc ...
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OSSIDI
Alfredo Quartaroli
. Con questo nome s'indicano i composti dei metalli con l'ossigeno; in senso lato si dà tale nome anche agli ossidi neutri che con l'acqua non dànno né acidi né basi (p. es. CO, N2O, ecc.) e talora alle anidridi...
Batterio che trasforma in ossidi insolubili i composti solubili del ferro e del manganese contenuti nelle acque. I f. appartengono ai Proteobatteri; sono comuni nelle acque, e poiché si trovano nei depositi ocracei attuali si ritiene che abbiano...