ostensorioostensòrio s. m. [der. del lat. ostensus, part. pass. (tardo, per il class. ostentus) di ostendĕre «mostrare»]. – Arredo sacro del rito cattolico, di varia forma (spec. a raggiera ornata di [...] gemme, ma anche a torre, a croce, a piramide), in uso fin dal sec. 14°, che serve a esporre all’adorazione dei fedeli o a portare in processione l’ostia consacrata (sostenuta da una lunetta dorata in una ...
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raggiera
raggièra (meno com. raggèra) s. f. [der. di raggio]. – Fascio di raggi che si dipartono tutto all’intorno da un punto: il sole nell’eclissi appare circondato da una r. fiammeggiante. In partic., [...] rappresentano i beati distinguendoli dai santi, raffigurati invece con un nimbo; la r. dell’ostensorio, il fascio di raggi di metallo che circondano l’ostensorio. Frequente la locuz. avv. e agg. a raggiera, per indicare disposizione di elementi che ...
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quarantore
quarantóre (o quarant’ore) s. f. pl. – Pratica religiosa e liturgica, consistente nell’adorazione pubblica del Ss. Sacramento, visibile nell’ostensorio contenente l’Ostia consacrata, solennemente [...] esposto sull’altare o su un trono al di sopra dell’altare; in uso già dal medioevo, e in Italia dal sec. 16°, la consuetudine è forse da ricollegarsi all’adorazione del cosiddetto «sepolcro» tra il giovedì ...
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trono2
tròno2 s. m. [dal lat. thronus, gr. ϑρόνος]. – 1. Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano [...] (o trono), nella liturgia cattolica, il tempietto posto nella parte posteriore, più elevata, dell’altare dove viene collocato l’ostensorio durante l’esposizione del Santissimo Sacramento per l’adorazione solenne (ad es., per le Quarantore) e per l ...
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ostia
òstia s. f. [dal lat. hostia «vittima»]. – 1. letter. a. Presso i popoli antichi, la vittima offerta in sacrificio alla divinità; per estens., il sacrificio stesso: Era Laocoonte a sorte eletto [...] cotta al forno) che il sacerdote consacra nel sacrificio della messa: l’offerta, l’elevazione dell’o.; esposizione dell’o., nell’ostensorio. Modo pop.: non esser farina (o pasta) da far ostie, con riferimento a persona che non sia proprio uno stinco ...
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teca
tèca s. f. [dal lat. theca, gr. ϑήκη «ripostiglio, deposito, scrigno», affine a τίϑημι «porre, collocare»]. – 1. Astuccio, custodia per riporvi oggetti rari o preziosi. In partic., nell’uso cristiano, [...] l’Eucaristia a domicilio ai fedeli ammalati; anche la scatola di metallo in cui viene conservata la lunetta dell’ostensorio. 2. In biologia, nome di ricettacoli, gusci, nicchi o rivestimenti di varia natura, di solito piuttosto consistenti, che ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] splendenti; il dipinto rappresentava Cristo in una nicchia di r. lucenti; con sign. più concr., i r. dell’aureola, dell’ostensorio, gli elementi che costituiscono la raggiera. 2. fig. a. poet. La luce che sembra irradiare dal sorriso o dallo sguardo ...
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omerale
agg. [dal lat. tardo (h)umeralis, der. di (h)umĕrus «omero»]. – Propr., dell’omero, delle spalle. In partic.: 1. Nella liturgia cattolica, velo o. (anche assol. omerale s. m.), largo velo, che [...] dalle spalle scende ampiamente sul davanti, col quale i ministri avvolgono gli oggetti sacri (patena, pisside, ostensorio) che portano o sostengono, per es. nelle processioni e benedizioni col Ss. Sacramento. 2. In anatomia: arteria o., la principale ...
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custodia
custòdia s. f. [dal lat. custodia, der. di custos -odis «custode»]. – 1. L’azione, l’opera, l’attività di custodire, cioè sorvegliare un luogo, curare e assistere persone o animali, conservare [...] la c. del sismografo, di una bilancia di precisione. In liturgia, specie di torretta o nicchia nella quale si colloca, per l’esposizione, l’ostensorio con l’ostia consacrata. ◆ Dim. custodiétta, piccola custodia (nel sign. concr. di astuccio o sim.). ...
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ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo [...] di varia foggia sostenuta da quattro colonne, che nelle basiliche cristiane sovrastava l’altare e, con le tende che in alcuni momenti della liturgia ne chiudevano gli intercolumnî, lo nascondeva alla vista dei fedeli. 2. Ostensorio, pisside. ...
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Nella liturgia cattolica, vaso sacro usato nell’esposizione del Santissimo sacramento, nella processione e per impartire la benedizione eucaristica. Ha una lunetta dorata per sostenere l’ostia consacrata in una teca di vetro o cristallo (v....
Orafo e scultore (n. fine sec. 14º - m. poco prima del 1462), il più importante orafo abruzzese del secolo, forse di cognome Gallucci. Le sue prime opere (ostensorio di Francavilla a Mare, 1413; ostensorio di Atessa, 1418; croce di Lanciano,...