ouverture
‹uvertü′ür› s. f., fr. [lat. *opertura per il lat. class. apertura «apertura», der. di operire («chiudere, coprire»), che nel lat. pop. ha sostituito aperire «aprire» assumendone il sign. (cfr. [...] di Beethoven per l’«Egmont» di Goethe. Nel sec. 18° il termine venne usato anche come sinon. di suite: le «Ouvertures» per orchestra di Bach; nell’Ottocento l’ouverture divenne anche composizione sinfonica autonoma per essere eseguita in concerto: l ...
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introduzione
introduzióne s. f. [dal lat. introductio -onis]. – 1. a. L’azione d’introdurre, di mettere o portare dentro: i. di una sonda nell’esofago; il distributore automatico funziona con l’i. di [...] opera, seguente alla sinfonia; un pezzo strumentale che prelude all’opera, quando non abbia una propria forma conclusa (come l’ouverture), ma innesti il suo discorso direttamente entro la prima scena. 4. Nelle motrici alternative a vapore, grado di i ...
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suite
〈sü̯ìt〉 s. f., fr. [propr., part. pass. femm. di suivre «seguire»]. – 1. Séguito, l’insieme delle persone che accompagnano un personaggio, o, in senso più ampio, successione di varî elementi analoghi [...] -corrente-sarabanda-giga, che giunge come schema ufficiale fino alla metà del sec. 18°; pezzi ad libitum sono invece il preludio (o ouverture, o toccata, ecc.), la gavotta o il minuetto o la bourrée, tra la sarabanda e la giga, e come conclusione la ...
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apertura
s. f. [lat. apertura, der. di aperire «aprire», part. pass. apertus]. – 1. a. L’aprire, l’aprirsi (nel sign. proprio del verbo): a. di un varco; a. di una finestra nella parete; a. di una strada; [...] tecnica borsistica, a. di borsa, l’inizio delle contrattazioni nelle riunioni di borsa. In musica, sinfonia d’a., v. ouverture (termine francese che si è cercato talora di adattare nel semplice apertura) e sinfonia. Talora, con sign. concr., ciò che ...
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preludio
prelùdio s. m. [dal lat. mediev. praeludium, der. del lat. praeludĕre: v. preludere]. – 1. In genere, parte introduttiva di una composizione musicale, anche per strumenti solisti, riferibile [...] di scena svolge la funzione di introduzione sinfonica posta all’inizio dell’opera o di uno dei suoi atti, analogamente all’ouverture o alla sinfonia, ma senza essere dotato di una forma predeterminata: i p. delle opere di Verdi, di Wagner, ecc. 2 ...
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incantatamente
avv. In modo incantato; per estens., in virtù di un prodigio o sortilegio. ◆ Passai di corsa nelle altre sale (tutte con una finestra azzurra e vuota), che erano in fila; e vedevo sempre [...] / murmure di bosco - / incidono il tempo la sua ruga / e mi sei specchio / dolcissima gioia. (Rodolfo Di Biasio, Ouverture, in Emmario – per i dodici mesi di Emma Fontanella, Cerere, dicembre 1988) • [...] e il rapporto del personaggio Hughes con la ...
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Composizione, concepita come introduzione a un’opera teatrale, a un oratorio o a una cantata. Pur con precedenti fin dal 16° sec., l’o. conobbe una sistemazione formale soltanto alla fine del 17° sec.: in Francia con G.B. Lulli, in Italia con...
Compositore francese (Parigi 1865 - ivi 1935); esordì nel 1892 con una ouverture: Polyeucte; dedicatosi soprattutto alla composizione, insegnò anche (verso il 1909 e poi dal 1925-26 alla morte) al Conservatorio e all'École normale de musique....