adultizzare
v. tr. Rendere adulto, far diventare precocemente adulto. ◆ il ministro [Livia] Turco nella sua relazione si sofferma appunto su una società che «adultizza» i più piccoli in modo precoce, [...] mamme, papà, nonni e tate che si ritrovano a vivere acquisti o vestizione come un altro piccolo dramma da risolvere. Maria Rita Parsi, psicoterapeuta infantile, non ha dubbi che siamo a un altro paragrafo di «chi la fa l’aspetti». «È una società che ...
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attore globale
loc. s.le m. Soggetto politico o economico che agisce in ambito mondiale. ◆ Facendo propria questa traccia [Massimo] D’Alema l’ha collocata in un contesto generale che vede «proprio nell’Europa [...] Paesi del «Grande Medio Oriente» e del Nord Africa, ci giocheremo molto del nostro futuro di attori globali. (Vittorio E. Parsi, Avvenire, 25 aprile 2004, p. 1, Prima pagina).
Composto dal s. m. attore e dall’agg. globale, ricalcando l’espressione ...
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autoghettizzazione
s. f. Autoesclusione da un gruppo nel quale non ci si riconosce o dal quale non si è accettati; il costruirsi un ghetto da sé stessi. ◆ Apertura o chiusura? Proposte o autoghettizzazione? [...] 2002, p. 4, Interno) • «Le minoranze, quando si sentono minacciate, tendono a chiudersi a riccio - spiega [Maria Rita] Parsi -. Tali processi di autoghettizzazione - e in questo caso il rischio c’è, eccome - non vanno assecondati. Dobbiamo dimostrare ...
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parere2
parére2 v. intr. [lat. parēre «apparire, mostrarsi»] (pres. pàio, pari, pare, paiamo, paréte, pàiono [ant. paro, pariamo, pàrono]; pass. rem. parvi, parésti, parve, parémmo, paréste, pàrvero [...] . Con gli stessi sign., ma con compl. predicativo: il prezzo mi pare onesto; le sue pretese mi paiono eccessive; il film mi è parso buono; mi pare degno di miglior sorte; non ti paia strana la mia proposta; e con l’aggettivo di valore neutro: mi pare ...
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soverchio
sovèrchio (ant., o meno com., sopèrchio) agg., s. m. e avv. [lat. *supercŭlus, der. di super «sopra»], letter. – 1. agg. Che eccede il giusto o la misura, quindi eccessivo, esagerato: fare [...] dolcezza (Petrarca); o troppo, superfluo: senza dare s. spiegazioni; i pleonasmi, o parlari soverchi (Vico); non le erano mai parsi soverchi i mille sacrifizî da lei già compiuti (Capuana); e come pred. con valore neutro: non mi pare soperchio ...
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baby-divo
(baby divo), loc. s.le m. Bambino o ragazzo che entra nel mondo dello spettacolo. ◆ Promettevano alle famiglie un futuro da baby divi per i loro bambini in cambio di alcuni milioni: così un’organizzazione [...] , Maurizio Gasparri, ha lanciato una bordata nientemeno che a Pippo Baudo, reo di aver cacciato la psichiatra Maria Rita Parsi dalla sua trasmissione «Novecento» dopo un suo intervento sui baby-divi. (Andrea di Robilant, Stampa, 20 aprile 2003, p ...
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Appartenenti alla comunità zoroastriana di Persia, emigrata in India nell’8° sec., dopo l’invasione arabo-islamica. I particolari storici di tale emigrazione sono poco noti, ma sembra attestata la loro diffusione soprattutto nel Gujarat dal...
NERYOSANGH
. Zoroastriano d'India (pārsī), vissuto intorno al 1200 d. C., e noto per avere tradotto in sanscrito varie opere pehleviche di esegesi avestica, soprattutto un commento della Yasna (v. avesta). A lui è attribuita anche una versione...