pernacchia
pernàcchia s. f. [voce napol., in precedenza pernàcchio, da un originario vernàcchio che è il lat. vernacŭlus «servile, scurrile», der. di verna «servo, schiavo»]. – Suono volgare che si produce [...] nei confronti di situazioni o comportamenti retorici e sim.: prendere qualcuno a pernacchie; si ebbe un coro di pernacchie dai compagni; fece una p., lunga che non finiva mai (Pasolini). ◆ Dim. pernacchina, pernacchiétta; accr. pernacchióna. ...
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pischello
pischèllo s. m. (f. -a) [voce espressiva, forse sovrapposizione del tema di pisciare su pivello], roman. – Ragazzino, e anche principiante, novellino: l’orchestra pareva a cottimo, e specialmente [...] il p. che suonava l’armonica (Pasolini). ◆ Dim. pischellétto. ...
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PASOLINI, Pier Desiderio
Guido PASOLINI
Figlio di Giuseppe (v.), nato in Ravenna il 21 settembre 1844, morto in Roma il 21 gennaio 1920. Eletto nel collegio di Ravenna dal partito monarchico costituzionale, fu deputato al Parlamento dal gennaio...
Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî a Bologna, dove si laureò nel 1945 con...