fonazione
fonazióne s. f. [der. del gr. ϕωνή «suono»]. – Il processo fisiologico per cui nella specie umana e negli animali si produce un suono o un rumore per mezzo degli organi vocali; a tale processo [...] che costituiscono l’atto elementare dell’espressione linguistica; la diversità delle articolazioni dipende dalla diversa posizione del velo palatino, della lingua e delle labbra: se l’aria esce liberamente dalla cavità boccale, si hanno le vocali, se ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] con un’occlusione delle labbra (come p, b), combinata con un abbassamento del velo palatino a cui consegue il libero passaggio dell’aria per la cavità nasale (come per n, gn). La m italiana è in tutte le posizioni la diretta continuatrice della m ...
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clivo
s. m. [dal lat. clivus]. – 1. a. letter. Collinetta, pendìo: oh come belli D’ubertà ridono i c. (Carducci); fig., poet.: e la danzante Discende un c. onde nessun risale (Foscolo), la fase discendente [...] della vita. b. In archeologia, termine dotto per indicare una strada in pendenza: c. capitolino, la salita che conduce al Campidoglio; c. Palatino, c. di Scauro. 2. In anatomia, incavatura dell’osso occipitale in corrispondenza della base cranica. ...
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siringobulbia
siringobulbìa s. f. [comp. di siringo- e bulbo]. – In medicina, varietà di siringomielia, caratterizzata dallo sviluppo nel midollo allungato di una cavità, conseguente a un processo di [...] della sostanza bianca in prossimità del canale centrale: si manifesta, tra l’altro, con paralisi del velo palatino, delle corde vocali, della muscolatura faringea, anestesia localizzata generalmente nell’ambito del primo ramo del trigemino, vertigini ...
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maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, [...] ora abolita, di cui era investito il primo prelato palatino, con l’ufficio di sovrintendere ai palazzi apostolici. b. Nell’antica marina, il maestro di casa, cioè la persona preposta ai servizî di mensa. c. Nei sec. 16° e 17°, ufficiale di ...
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elettore
elettóre s. m. (f. -trice) [dal lat. elector -oris, der. di eligĕre «eleggere», part. pass. electus]. – Chi ha la facoltà di eleggere, e in partic. chi ha il diritto di voto nelle elezioni politiche [...] dell’imperatore del Sacro Romano Impero; inizialmente, e fino a tutto il sec. 16°, erano sette: quattro laici (conte palatino del Reno, duca di Sassonia, margravio di Brandeburgo, re di Boemia) e tre ecclesiastici (gli arcivescovi di Magonza, Treviri ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] incisivi superiori, e dalle altre alveolari ‹l, r, s, ∫, z, ʒ› e dentali ‹t, d› per essere pronunciata col velo palatino abbassato e quindi col passaggio dell’aria attraverso la cavità nasale. Questa distinzione è netta e costante in quasi tutte le ...
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osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto [...] : ossa facciali, ossa del cranio, del torace, del bacino, della mano, del piede; osso frontale, zigomatico, palatino, iliaco, ischiatico, sacro; ossa temporali, parietali, occipitali, ecc. (molte ossa hanno peraltro una denominazione propria: sterno ...
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rinolalia
rinolalìa s. f. [comp. di rino- e -lalia]. – Alterazione del timbro della voce, che acquista un carattere nasale (voce nasale): si distingue in r. chiusa (detta anche iporinolalia o iporinofonia), [...] morta), oppure da atresia del vestibolo o delle fosse del naso, da deviazioni del setto, da riniti (r. chiusa anteriore, voce di Pulcinella), e in r. aperta (detta anche iperrinolalia o iperrinofonia), caratteristica delle paralisi del velo palatino. ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] o la mancanza di vibrazioni delle corde vocali nell’emissione del suono; in orali e nasali, secondo la posizione del velo palatino (alzato o abbassato, rispettivam. con chiusura o apertura del canale nasale); in deboli (o anche tenui o leni), medie ...
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Nello splancnocranio osseo dei Vertebrati, osso associato all’arco mandibolare, articolato tra vomere, parasfenoide e presfenoide. Nei Teleostei è più precisamente detto dermopalatino, concresciuto con l’autopalatino (ossificazione anteriore...
Colle di Roma, tra la valle del Foro e quella del Circo Massimo, dove secondo la tradizione, Romolo tracciò il solco entro cui fondò Roma.
Tra la fine del 9° e l’inizio del 7° sec. a.C. i Latini, discesi dai colli di Albalonga, si stabilirono...