vestibolo
vestìbolo (ant. vestìbulo) s. m. [dal lat. vestibŭlum, voce di formazione oscura]. – 1. Nell’antichità, spazio libero che precede una sala, il portico o pronao che precede il tempio in antis, [...] a corridoio a quella a portico; durante l’impero assume talora aspetto di particolare imponenza come nel Palazzo dei Flavî sul Palatino dove è a porticato, nella villa Adriana a Tivoli e nel Palazzo di Diocleziano a Spalato dove assume forma rotonda ...
Leggi Tutto
palato2
palato2 s. m. [dal lat. palatum, di origine ignota]. – 1. In anatomia, la volta della cavità boccale nell’uomo e nei vertebrati in genere; in anatomia comparata si distinguono un p. primario, [...] da un setto osseo a forma di ferro di cavallo (palato duro o volta palatina), costituito da quattro ossa (i due mascellari superiori e i due palatini); il palato duro si prolunga posteriormente con una formazione fibro-membranosa, mobile (il velo ...
Leggi Tutto
palatostafilino
agg. [comp. di palat(ino)1 e stafilino]. – In anatomia, muscolo p., piccolo fascio muscolare presente sulla faccia posteriore del velo mobile del palato, su ciascun lato della linea mediana, [...] la cui contrazione determina innalzamento e retroversione dell’ugola e raccorciamento del velo palatino. ...
Leggi Tutto
vittoria
vittòria s. f. [dal lat. victoria, der. di vincĕre «vincere», part. pass. victus]. – 1. Il fatto di vincere, di risultare superiore in una competizione. a. Con riferimento a guerre, battaglie [...] iniziale maiuscola), divinità romana, personificazione della vittoria, corrispondente e simile alla greca Nike: il tempio della V. sul Palatino, l’ara della V. di Augusto, in Roma; in usi poet., come personificazione (anche non divina) della vittoria ...
Leggi Tutto
conte
cónte s. m. [dal fr. e provenz. ant. conte, che è il lat. comes -mĭtis, propr. «compagno di viaggio», comp. di com (forma arcaica e compositiva per cum «con», con-) e tema di ire «andare»]. – 1. [...] era giudice e supremo tutore dell’ordine. Nel feudalesimo il comes, poi conte, era il signore di una contea. C. palatino, presso i Franchi, alto dignitario della corte regia; sotto i Merovingi, assessore del tribunale regio; con i Carolingi, capo del ...
Leggi Tutto
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, [...] (in ital., e e i), centrali (a), posteriori o velari (o, u), secondo la zona di articolazione lungo l’arco palatino in rapporto al punto di massima elevazione linguale; v. brevi o lunghe, secondo la minore o maggiore durata dell’articolazione (v ...
Leggi Tutto
rainese
rainése s. m. [adattamento ital. del ted. rheinisch, agg. di Rhein, il fiume Reno]. – Nome dato in Italia al fiorino del Reno, emesso dagli arcivescovi elettori di Colonia, Magonza e Treviri [...] e dall’elettore palatino, di bontà inferiore a quello di Firenze. ...
Leggi Tutto
gollazzo
s. m. Gol molto bello, spettacolare. ◆ Al Palatino mi cerco un sasso comodo e m’appresto a scorrere i giornali superstiti. Finalmente saprò se il gollazzo che ha punito la mia squadra senz’anima [...] è almeno frutto di [Marco] Di Vaio (che mi sta sinceramente simpatico); ma i resoconti non fanno più chiarezza di quanta ne abbia fatta la tv iersera. Anzi, il dubbio che a mandare la palla in rete sia ...
Leggi Tutto
russare
v. intr. [dal longob. hrūzzan] (aus. avere). – 1. Emettere, durante il sonno, un rumore caratteristico, in corrispondenza degli atti respiratorî, prodotto dalle vibrazioni del velo palatino al [...] passaggio dell’aria nel rinofaringe: r. forte; r. sonoramente; r. tutta la notte. Sostantivato: il r. lento, arrantolato della vecchia (Manzoni). 2. fig., non com. Mandare suoni molto bassi e profondi: ...
Leggi Tutto
Nello splancnocranio osseo dei Vertebrati, osso associato all’arco mandibolare, articolato tra vomere, parasfenoide e presfenoide. Nei Teleostei è più precisamente detto dermopalatino, concresciuto con l’autopalatino (ossificazione anteriore...
Colle di Roma, tra la valle del Foro e quella del Circo Massimo, dove secondo la tradizione, Romolo tracciò il solco entro cui fondò Roma.
Tra la fine del 9° e l’inizio del 7° sec. a.C. i Latini, discesi dai colli di Albalonga, si stabilirono...