onolatria
onolatrìa s. f. [comp. del gr. ὄνος «asino» e -latria]. – L’adorazione di asini; tale culto, non documentato in realtà presso alcun popolo, era attribuito dai Romani agli Ebrei e ai primi cristiani [...] (sulla base di un graffito ritrovato sul Palatino, rappresentante un asino crocifisso adorato da un uomo). ...
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peristafilino
s. m. [comp. di peri- e gr. σταϕύλη «uva, ugola»]. – In anatomia, muscolo del rinofaringe, distinto in esterno e interno, teso dalla base del cranio al velo palatino. ...
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auguratorio
auguratòrio s. m. [dal lat. auguratorium]. – Nell’antica Roma, osservatorio augurale sul Palatino. Anche, il luogo dell’accampamento romano dove si prendevano gli auspìci prima di una battaglia. ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] sonora ‹ġ›, cioè come una consonante la cui articolazione richiede una momentanea occlusione del canale orale all’altezza del velo palatino (come quella della c dura) ed è accompagnata da una vibrazione delle corde vocali (che manca invece alla c ...
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ugola
ùgola (ant. ùvola; letter. o scient. ùvula) s. f. [lat. tardo ūvŭla, dim. di uva «uva»]. – 1. In anatomia, prolungamento mediano e verticale del margine inferiore del velo palatino, che, sotto [...] forma di eminenza cilindrica o conica, pende nello spazio angolare formato dall’epiglottide e dalla base della lingua: può essere deviata a destra o a sinistra, talora è spiroidale, talora bifida. In fonetica, ...
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pseudoisodomo
pseudoiṡòdomo agg. e s. m. [comp. di pseudo- e isodomo]. – Nell’arte muraria antica, disposizione di successivi filari di blocchi di pietra parallelepipedi, aventi lunghezza diversa e altezza [...] uniforme per ciascun filare; è tipica delle mura di fortificazione: per es., a Roma, le mura di tufo sul Palatino risalenti al 6° sec. a. C. ...
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orofaringe
s. f. o m. [comp. di oro-1 e faringe]. – In anatomia, porzione della faringe in corrispondenza della cavità orale, situata tra il velo palatino e la zona superiore della laringe; è detta anche [...] mesofaringe in quanto posta sotto la rinofaringe e sopra l’ipofaringe ...
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floriere
florière s. m. [tratto da floreria]. – Ufficiale palatino preposto alla floreria dei Sacri palazzi apostolici (ufficio ora abolito). ...
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tiberino
agg. [dal lat. Tiberinus, der. di Tiber -ĕris «Tevere»]. – Del fiume Tévere, soprattutto in alcune denominazioni geografiche e toponomastiche: isola T., piccolo isolotto, di forma allungata, [...] che emerge nel Tevere a Roma, tra i ponti Garibaldi e Palatino; valle T., la valle dell’alto Tevere formata da un grande bacino alluvionale; via T., l’antica via romana che costeggiava il Tevere sulla riva destra, staccandosi dalla via Flaminia all’ ...
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lupercale
agg. e s. m. o f. [dal lat. lupercalis agg., Lupercal -alis s. neutro]. – Relativo a Luperco, antico dio latino, inizialmente identificato con il lupo sacro a Marte, poi considerato come epiteto [...] propiziare la fecondità femminile; la festa si svolgeva davanti a una grotta (detta anch’essa Lupercale), alle pendici nord-occidentali del Palatino, dove, secondo la tradizione, Faustolo avrebbe trovato i gemelli Romolo e Remo allattati da una lupa. ...
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Nello splancnocranio osseo dei Vertebrati, osso associato all’arco mandibolare, articolato tra vomere, parasfenoide e presfenoide. Nei Teleostei è più precisamente detto dermopalatino, concresciuto con l’autopalatino (ossificazione anteriore...
Colle di Roma, tra la valle del Foro e quella del Circo Massimo, dove secondo la tradizione, Romolo tracciò il solco entro cui fondò Roma.
Tra la fine del 9° e l’inizio del 7° sec. a.C. i Latini, discesi dai colli di Albalonga, si stabilirono...