sopore
sopóre s. m. [dal lat. sopor -oris, della stessa radice di sopire «sopire» e somnus «sonno»]. – 1. Stato e periodo di riposo costituito da una condizione di obnubilamento del sensorio nel quale, [...] vincere dal s.; essere in uno stato di s., di leggero s.; ridestarsi dal s.; un s. doloroso le invadeva la mente (Palazzeschi). 2. Raro in senso fig., come sinon. di inerzia, apatia: popoli vissuti a lungo nel s. della tirannide; Non fien da’ lacci ...
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seminudita
seminudità s. f. [der. di seminudo]. – L’essere seminudo: quella magrezza ... gli donava sotto l’abito una straordinaria eleganza, gli toglieva il dono nella s. (Palazzeschi). ...
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sgranare2
sgranare2 v. tr. [der. di grana1, col pref. s- (nel sign. 2); sul sign. 2 può avere influito l’onomatopea]. – 1. Alterare la compattezza e la consistenza della grana di un corpo o di un tessuto: [...] ; quasi sempre con la particella pron.: gli invitati si sono sgranati tutti i dolci; è capace di sgranarsi un tacchino da solo; anche assol., mangiare molto, mostrarsi un buon mangiatore: gl’invitati vogliono s. (Palazzeschi); guardalo come sgrana! ...
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pimpante
agg. [adattamento ital. del fr. pimpant, propr. part. pres. di pimper, variante di piper «adescare, ingannare»]. – 1. non com. Che attira l’occhio per la sua vivacità, perché appariscente, di [...] che dimostra, spec. nell’aspetto, nell’espressione e nell’atteggiamento, allegria, vivacità, esuberanza, baldanza: è arrivata tutta p.; in quel momento, giulivo e p., a passi brevi e agilissimi, tornava di fuori il signor Celestino (Palazzeschi). ...
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pericolante
agg. [part. pres. di pericolare]. – Che è in pericolo, che minaccia di crollare, di rovinare: edificio p.; in senso fig., che è in crisi o sta per entrare in crisi: una situazione finanziaria [...] in classifica e sono perciò in pericolo di retrocessione; raro o scherz., di persona esposta al pericolo di cedere al peccato, al vizio: sono presidente di molti istituti di beneficienza: le fanciulle pericolanti e quelle abbandonate (Palazzeschi). ...
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pagliuca
s. f. [der. di paglia], ant. – 1. Fuscello di paglia, festuca, pagliuzza (anche in qualcuno degli usi fig. di pagliuzza): la faccia pallida ... lasciava luccicare sovente rade e tenui p. d’oro [...] (Palazzeschi). 2. Nella costruzione navale, lo stesso che paglia di bitta (v. paglia, n. 4). ◆ Dim. pagliuchina, pagliùcola. ...
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dattorno
dattórno (ant. 'da tórno') avv. – Lo stesso che intorno, dintorno, ma con usi più limitati: tutti gli si eran messi d.; non lo voglio più d.; senza aver molte donne da torno morivan le genti [...] . ◆ In qualche caso rappresenta variante grafica di d’attorno, come per es. nelle locuz. levarsi uno d. e darsi d. (v. attorno): tocca a lei darsi dattorno dalla mattina alla sera perché crescano belle e saporose tutte queste delizie (Palazzeschi). ...
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intramezzare
intrameżżare v. tr. [comp. di intra- e mezzo2] (io intramèżżo, ecc.). – Porre tra mezzo, inserire nel mezzo, in modo da dividere o alternare: i. lo svago allo studio. È com. soprattutto [...] spesso, a ciò in cui qualcosa è inserito: fiori che parevano di cera, intramezzati ad alberelli da frutto (Alvaro); un discorso intramezzato da lunghe pause; voci argentine di fanciulle, squillanti, tutte intramezzate da grida e risate (Palazzeschi). ...
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rasciugare
v. tr. [comp. di r- e asciugare] (io rasciugo, tu rasciughi, ecc.). – Forma intens. (e in Toscana più pop.) di asciugare nei suoi varî sign.: r. i capelli, r. il sudore; Amore ed Imene m’insegnarono [...] , anche come agg.: un terreno, un pantano rasciugato, prosciugato; tosc., magro, secco, asciutto: era scuro di pelle e rasciugato di carne, segnato da rughe e infossature proprie di quelli che vivono all’aria aperta nelle campagne (Palazzeschi). ...
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sguazzare
v. intr. [der. di guazzo, guazza, col pref. s- (nel sign. 5)] (aus. avere). – 1. a. Stare a proprio agio nell’acqua, agitandosi, sollevando schizzi e sim.: i bambini si divertivano a s. sulla [...] che nei pettegolezzi e negli scandali ci sguazzano; quando il popolo si abbandona alla fantasia addirittura vi sguazza (Palazzeschi). 2. fig. a. S. nell’oro, nell’abbondanza, avere larghe possibilità economiche, disporre di larghi mezzi, vivere senza ...
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Pseudonimo dello scrittore Aldo Giurlani (Firenze 1885 - Roma 1974). P. ha manifestato il suo estro funambolesco fin dall'esordio come poeta crepuscolare e nell'effimera adesione al futurismo. Ha attraversato l'esperienza dell'avanguardia di...
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon Daudet lo “stupido secolo decimono”» (Nuova...