prosciutto
s. m. [der. di asciutto, con sostituzione di prefisso]. – 1. Coscia di maiale salata e fatta prosciugare in ambienti adatti per la conservazione (il nome si usa anche per la spalla del maiale [...] (o semplicem. prosciutto), tipo di manica che, rigonfia alla spalla, si restringe verso il polso: le signore portavano i p.: quelle maniche enormi all’omero, e che andavano via via affinando verso il polso (Palazzeschi) ◆ Dim. prosciuttino. ...
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sopraelevazione
sopraelevazióne (o soprelevazióne) s. f. [der. di sopr(a)elevare]. – 1. L’azione di sopraelevare, il fatto di venire sopraelevato: cedere, comprare i diritti di s. di un immobile; ottenere [...] ultimo piano, se è adattabile quello che c’è ci serviremo di quello, altrimenti costruiremo una sopraelevazione (Palazzeschi). b. Nella tecnica ferroviaria, s. della rotaia esterna (detta anche sopralzo o sopraelevamento), il dislivello esistente tra ...
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apostrofe
apòstrofe s. f. [dal lat. apostrŏpha, apostrŏphe, gr. ἀποστροϕή, der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – 1. Figura retorica per la quale chi parla interrompe d’un tratto la forma espositiva [...] frase (d’invocazione, di richiamo, d’invettiva, di offesa) rivolta animatamente a qualcuno, con cui non si era precedentemente in discorso: lo interpellò con un’a. poco piacevole; apostrofi, epiteti, invocazioni accompagnavano il rito (Palazzeschi). ...
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zitello
zitèllo (o żitèllo; region. o meno com. zittèllo o żittèllo) s. m. [der. (propr. dim.) di zito1], raro e scherz. – Ragazzo, giovane non sposato: li zitelli e’ grandi S’innamoran di maggio (Poliziano); [...] z.?; in funzione di agg.: dedicando ... ogni energia allo z. signore, di cui per venticinque anni aveva servito la madre (Palazzeschi). ◆ Più com. l’accr., scherz. o spreg., zitellóne (o żitellóne e altre var.), uomo non sposato, e non più giovane ...
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scendere
scéndere v. intr. e tr. [tratto da discendere, per riduzione di prefisso] (io scéndo, ecc.; pass. rem. scési, scendésti, ecc.; part. pass. scéso; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Muoversi [...] . region. Calare, spostare o portare in basso: rinvoltammo il padrone dentro una pelliccia e delle coperte, lo scendemmo e caricammo nella macchina (Palazzeschi); l’avevamo sceso [il carro] dal crocevia e sistemato molto bene tra i cespugli (Arpino). ...
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trasognato
agg. [part. pass. di trasognare]. – Sbalordito, stordito: io credo che voi m’abbiate per ismemorato o per t. (Boccaccio); Margutte stava come trasognato (Pulci); l’aria calda mi fa socchiudere [...] aria t.; se ne stava lì tutto trasognato; Ma – poiché trasognato giocatore – Quei signori m’avevano in dispregio (Gozzano); anche, di comportamento o gesto tipico di chi è trasognato: con t. lentezza si decise a richiudere la finestra (Palazzeschi). ...
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rimminchionire
v. intr. [der. di minchione, col pref. rin-] (io rimminchionisco, tu rimminchionisci, ecc.; aus. essere), fam. – Diventare minchione: cose da far r., da far restare sbalorditi. ◆ Part. [...] pass. rimminchionito, anche come agg.: essere, sentirsi rimminchionito; quando lui non ne potrà più e sarà un vecchio rimminchionito che ciondola da tutte le parti, verrà da me perché gli faccia da infermiera (Palazzeschi). ...
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complesso1
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione [...] decimale. 5. ant. o pop. Riferito a persona, che ha complessione, cioè costituzione, robusta e membra ben sviluppate: avea il detto Alberto una matrigna assai giovane e c. e atticciata (Sacchetti); di corporatura complessa e quasi alta (Palazzeschi). ...
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scesa
scésa s. f. [der. di sceso, part. pass. di scendere]. – 1. a. Atto dello scendere, dell’andare (o del venire) in giù; discesa: la sc. è stata breve e facile; sentiva ora, molto più che nell’andare, [...] . avv. a sc. di testa, con tutto l’impegno; prendersi la sc. di testa, prendersi la briga, preoccuparsi di: il mondo che conosci tu è quello dell’ipocrisia, ma non lo è neanche più, non si prendono più la sc. di testa di nascondere (Palazzeschi). ...
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rattenere
rattenére v. tr. [der. di tenere, col pref. ra-; cfr. lat. retinere] (coniug. come tenere). – 1. Fermare o cercare di frenare qualcosa in movimento, che preme; trattenere (ma meno com.): le [...] rabbia, la pietà; rattenendo un grido per non spaventarlo, poterono assistere alla discesa senza bisogno di nascondersi (Palazzeschi). 2. rifl. Fermarsi, trattenersi: senza punto rattenersi in alcun luogo la seguente sera giunsero a Genova (Boccaccio ...
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Pseudonimo dello scrittore Aldo Giurlani (Firenze 1885 - Roma 1974). P. ha manifestato il suo estro funambolesco fin dall'esordio come poeta crepuscolare e nell'effimera adesione al futurismo. Ha attraversato l'esperienza dell'avanguardia di...
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon Daudet lo “stupido secolo decimono”» (Nuova...