schianto1
schianto1 (pop. tosc. stianto) s. m. [der. di schiantare]. – 1. Lo schiantare, lo schiantarsi: lo s. dell’impalcatura ha provocato il crollo improvviso del muro; lo s. di una trave ha reso [...] pericolante il soffitto; sentiva i nervi tesi come corde prossime allo schianto (Palazzeschi), alla rottura per troppa tensione; più com. nel fig.: quando ho ricevuto la notizia ho provato uno s. al cuore, un dolore improvviso e fortissimo; vederlo ...
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camiciata
s. f. [der. di camicia], tosc., non com. – Grande sudata, da bagnar tutta la camicia: fare una c.; se è una serata calda, te lo raccomando, che camiciata (Palazzeschi). ...
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stante1
stante1. – Part. pres. di stare, usato, con valore verbale e di agg., o con funzione prepositiva o di cong., soprattutto in alcuni sign. e in determinate locuzioni: 1. a. Che sta, che sta ritto, [...] (o anche s. il fatto che), poiché, per il fatto che, dal momento che: ci andrò io, s. che non è possibile fare altrimenti. 3. tosc. Nonostante: s. la sua mediocre apparenza possedeva ... delle gambe e delle braccia robustissime (Palazzeschi). ...
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soqquadro
s. m. [dalla locuz. sotto squadro; propr., lo scompiglio che si produce levando un elemento che serva di sostegno all’angolo d’un muro o d’altra struttura]. – 1. Grave disordine, scompiglio. [...] a soqquadro, mettere sottosopra, in grande disordine e scompiglio: quella casa ... ora pareva messa a s. da un ciclone (Palazzeschi); e in senso fig., sconvolgere, turbare profondamente: quello scandalo ha messo a s. tutta la città. 2. Raro con ...
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comunicare
v. tr. e intr. [dal lat. communicare, der. di communis «comune1»; nel sign. 3, dal lat. eccles. communicare (altari) «partecipare all’altare», cioè «alla mensa eucaristica»] (io comùnico, [...] parola e sim.): durante il giorno le occasioni di c. [tra i due fratelli] erano divenute sempre più rare (Palazzeschi); o con quello, più astratto, di entrare in comunicazione con altri, istituendo un rapporto di comprensione e partecipazione: essere ...
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futurismo
s. m. [der. di futuro]. – Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F. T. Marinetti in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza [...] . Tra i principali esponenti: U. Boccioni, C. Carrà, G. Balla e G. Severini in pittura, M. Bontempelli, A. Soffici, A. Palazzeschi e lo stesso Marinetti in letteratura, A. G. Bragaglia nella fotografia e nel teatro, A. Sant’Elia in architettura e F ...
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gnocco
gnòcco s. m. [dal veneto gnòco «protuberanza, gnocco», forse dal longob. knohhil «nodo nel legno»] (pl. -chi). – 1. a. Al plur., gnocchi, piatto tradizionale della cucina veneta, piemontese e [...] : sei uno gn., un vero gn.; non stare lì impalato come uno gn.; pezzo di gnocco che non sei altro (Palazzeschi). ◆ Dim. gnocchétto, solo in senso proprio, con sign. diversi da regione a regione; accr. gnoccóne, anche nel sign. fig, gnoccolóne ...
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affittire
v. tr. e intr. [der. dell’agg. fitto] (io affittisco, tu affittisci, ecc.), non com. – 1. Rendere fitto: a. le piante del giardino. 2. intr. (aus. essere) Diventare fitto: la piena notte è [...] già venuta, e di più non affittisce (Giacosa); anche con la particella pron.: la folla cresceva e si affittiva davanti alla chiesa (Palazzeschi). ...
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prudere
prùdere v. intr. [lat. pop. *prudĕre, per dissimilazione e mutamento di coniug. del lat. class. prurire] (manca il part. pass. e quindi i tempi composti; poco com. il pass. rem. prudé o prudètte, [...] forma impers. (ma solo in certe frasi), stare a cuore, premere molto: sta a te occuparti di loro se ti prude (Palazzeschi); toccare (o stuzzicare) qualcuno dove gli prude, toccare un argomento che muove il suo risentimento, o che lo spinge a parlare ...
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scutrettolare
v. intr. [der. di cutrettola, col pref. s- (nel sign. 5)] (io scutréttolo, ecc.; aus. avere, ma le forme composte sono rare). – Muovere, battere rapidamente la coda, nel modo caratteristico [...] di alcuni uccelli; per estens., di persona, dimenare le anche nel camminare, ancheggiare, sculettare: il povero Orazio le scutrettolava accanto quasi morisse dal freddo (Palazzeschi). ...
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Pseudonimo dello scrittore Aldo Giurlani (Firenze 1885 - Roma 1974). P. ha manifestato il suo estro funambolesco fin dall'esordio come poeta crepuscolare e nell'effimera adesione al futurismo. Ha attraversato l'esperienza dell'avanguardia di...
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon Daudet lo “stupido secolo decimono”» (Nuova...