dimensione
dimensióne s. f. [dal lat. dimensio -onis «misura», der. di dimetiri «misurare», part. pass. dimensus]. – 1. a. Ciascuna delle misure che determinano l’estensione di un corpo (lunghezza, larghezza, [...] altezza o profondità): le d. di un campo, di un palazzo; una scatola di notevoli d.; corpi a tre, a due, a una d., rispettivamente gli spazî, le superfici, le linee (nell’astrazione matematica si considerano anche spazî con dimensioni superiori a tre ...
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livrea
livrèa s. f. [dal fr. livrée, propr. part. pass. femm. di livrer nel senso di «fornire, consegnare» (sottint. robe «abito»), in quanto era regalata dal signore]. – 1. a. In origine, veste con [...] uccelli (per es., le anatre) durante il periodo degli amori, e che ha una funzione importante nel riconoscimento specifico e nel corteggiamento; l. (o piumaggio) eclissale, v. eclissale. 3. ant. Abitazione, palazzo: l. cardinalizia. ◆ Dim. livreina. ...
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portella
portèlla s. f. [lat. tardo portĕlla (in glosse), dim. di porta «porta1»]. – 1. In genere, piccola porta (apertura e battente); il termine, che si alterna con portello o sportello, è usato per [...] bocca di un forno o di una stufa, quelle interne delle carrozze ferroviarie e tranviarie, quelle ricavate nelle grandi porte di un palazzo, di un castello, di una città, ecc. In partic., portelle d’organo, le due ante che, secondo un uso diffuso nell ...
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portello
portèllo s. m. [dim. di porta1]. – 1. Genericam., piccola porta, intesa sia come apertura sia come imposta. 2. Con accezioni partic.: a. Sportello di un armadio o di altro mobile. b. Apertura [...] . d. Porticina a un solo battente aperta nello spessore della porta grande di una città, di un castello, di un palazzo (talora invece aperta nel muro, accanto alla porta grande) per consentire il passaggio alle persone quando la porta maggiore deve ...
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corda
còrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione [...] medievale inflitta ai bestemmiatori che non potevano pagare la multa: legati per il collo con una catena alle colonne del palazzo del comune, venivano esposti per ore o giornate sulla pubblica piazza. 6. Catena che, in alcuni orologi a muro, sostiene ...
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borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura [...] non s’imputasse al b. della famiglia (De Roberto). Estens., non com., con riferimento spreg. a movimento o tendenza che nei metodi reazionarî e nella mentalità retrograda riveli affinità con i caratteri ...
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prospettico
prospèttico agg. [der. di prospett(iva)1] (pl. m. -ci). – 1. Della prospettiva, relativo alla prospettiva, che concerne la prospettiva: effetti p.; veduta p.; rappresentazione p.; la galleria [...] p. del Borromini, in Palazzo Spada a Roma; aberrazioni p.; errore p., errore di prospettiva, anche in senso fig.; restituzione p., problema (fondamentale nella fotogrammetria) inverso di quello della prospettiva, che si prefigge di determinare ...
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centralizzato
centraliżżato agg. [part. pass. di centralizzare]. – 1. Riportato o concentrato nel centro di comando, spec. in senso politico; accentrato: qui il potere è tutto centralizzato. 2. (tecn.) [...] Di impianto installato in modo tale che una sola centrale rifornisce tutti gli utenti: riscaldamento c., alimentato per tutto un palazzo da una sola centrale termica. ...
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prospetto
prospètto s. m. [dal lat. prospectus -us, der. di prospicĕre «guardare innanzi», comp. di pro-1 e specĕre «guardare»; il sign. 3 ricalca il fr. prospectus]. – 1. a. Veduta di ciò che ci sta [...] senso più concreto, il p. di un edificio, la sua fronte, la facciata; fotografare, rappresentare schematicamente il p. di un palazzo, di una chiesa; p. scenico, lo spazio che in un teatro divide la platea dal palcoscenico. b. Nel linguaggio giur., lo ...
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rimodernare
v. tr. [der. di moderno, col pref. ri-] (io rimodèrno, ecc.). – 1. Far diventare moderno o più moderno, trasformando o modificando: ha rimodernato con gusto il suo vecchio appartamento; r. [...] la facciata di un palazzo; r. un vestito, una pelliccia, apportarvi i mutamenti richiesti dalla moda; r. le ferrovie; r. una nave (v. rimodernamento). 2. Nel rifl., adeguarsi ai tempi moderni, accogliere usi, abitudini, idee moderne o più moderne: da ...
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Edificio di grandi dimensioni, connotato architettonicamente e contraddistinto dal ruolo delle varie funzioni a cui è destinato: dimora di sovrani, di personalità o di famiglie di rilievo; sede di governo, di uffici pubblici, di istituzioni...
Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO
A. Giuliano
A. Bisi
A. Bisi
A. Bisi
A. Giuliano
A. Giuliano
A. Tamburello
L. Lanciotti
Il nome Palatium indicava a Roma uno dei sette colli sui quali sorgeva la città, precisamente quello...