palestinesepalestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto [...] con azioni di resistenza e di guerriglia, lottano contro l’occupazione israeliana e per la nascita di uno stato palestinese autonomo. Come sost., abitante, originario o nativo della Palestina, oggi spec. riferito alla popolazione araba ivi residente ...
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israelopalestinese
(israelo-palestinese), agg. Che coinvolge i governi e le popolazioni israeliana e palestinese. ◆ Amara ironia, che rovescia su ebrei, vittime millenarie della cristiana calunnia del [...] un modo o nell’altro, è saltata fuori l’idea di un «meeting» fra leader per promuovere il «processo di pace» israelo-palestinese. (Uri Avnery, Manifesto, 22 novembre 2007, p. 3) • Pochi giorni fa, in un’intervista rilasciata a vari quotidiani nel suo ...
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anti-Israele
agg. inv. Che si contrappone alle scelte politiche israeliane. ◆ Ieri pomeriggio rimaneva ancora da chiarire quando e in che modo la Carta palestinese sarà espurgata di ogni riferimento [...] stata modificata e ha proposto che la nuova versione venga approvata entro breve dall’organo esecutivo del Consiglio nazionale palestinese - organo che Arafat controlla più facilmente dell’assemblea. (Andrea di Robilant, Stampa, 23 ottobre 1998, p. 7 ...
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eliminazione mirata
loc. s.le f. Soppressione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ è certo che le vittime degli shaid, le vittime delle «eliminazioni mirate» di [Ariel] Sharon, [...] le ha uccise l’odio. E l’odio, in Palestina, in Gerusalemme la santa, ha sempre due facce: una palestinese, una israeliana. Una ebrea, una araba. Paradossalmente, è proprio a Gerusalemme che l’odio trova, da secoli e secoli, rifugio e campo d’azione. ...
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siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con [...] aggettivi giustapposti, nei quali fa riferimento alla Siria sia moderna sia antica: frontiera siro-giordana; letteratura siro-palestinese, la letteratura dei cristiani palestinesi di lingua aramaica fedeli alla Chiesa di Bisanzio, redatta in aramaico ...
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retroscenismo
s. m. Tentativo di scoprire e interpretare retroscena, spesso improbabili o inesistenti. ◆ Caro direttore, leggo con stupore di essere un commentatore stizzito dell’intervista che Mario [...] garbo, alla fine di una storia vera, e quasi troppo bella per esserlo, nell’orrore del conflitto israelo-palestinese. […] Ma serve a riaffermare una realtà diversa, il sentimento inaudito del debole che vince. Senza retroscenismi politici, personaggi ...
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qaedista
(qaidista), s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene o fiancheggia l’organizzazione terroristica Al Qaeda. ◆ I terroristi combattono la guerra anche sui media. […] E jihadisti e qaedisti hanno scelto [...] ». Dunque è un traditore della causa e va trattato come tale. Stessa sorte per Mohammed Dahlan, uomo forte dell’Autorità palestinese. L’ideologo qaedista, a questo punto, rammenta loro la sorte toccata al comandante [Ahmed Shah] Massud, il capo dell ...
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antipalestinese
(anti-palestinesi), agg. Contrario alla causa dei palestinesi; rivolto contro i palestinesi. ◆ Terrorismo puro, in territorio riconosciuto come israeliano, contro civili il cui unico [...] scopo quotidiano è vendere frutta e verdura. Che una delle vittime fosse la figlia del leader di uno dei partiti più anti-palestinesi e sostenitori della Grande Israele, è solo uno scherzo del destino. (Sole 24 Ore, 3 novembre 2000, p. 4, Mondo) • Lo ...
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Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana [...] è scappato da guerra e fame. In queste settimane, dopo l’offensiva nell’Isis, la lotta strada per strada tra combattenti palestinesi e miliziani islamisti, la stampa è tornata a volgere lo sguardo a Yarmouk. Ma dove sono finiti tutti gli altri? Dove ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo [...] . Nell’attuale pubblicistica politica, il termine è passato a indicare, con connotazione polemica, la presunta politica di intransigente chiusura del governo di Israele nei confronti del movimento per l’autodeterminazione del popolo palestinese. ...
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PALESTINESE, MOVIMENTO
Francesco Cataluccio
. Al momento della proclamazione dello Stato d'Israele il 14 maggio 1948 e della guerra araboisraeliana che subito ne seguì, decine di migliaia di Palestinesi arabi abbandonarono il territorio controllato...
Palestinese, movimento
Guido Valabrega
(App. IV, ii, p. 727; V, iv, p. 30)
La scelta compiuta nel settembre 1993 dall'OLP, firmando a Washington la Dichiarazione dei principi sulle disposizioni transitorie d'autonomia con lo Stato d'Israele,...