equivicinanza
s. f. Posizione di neutralità che si preoccupa di recepire e comporre con equanimità istanze contrapposte. ◆ il nostro ineffabile ministro degli Esteri […] ha ritenuto di dovere fare sfoggio [...] agli Esteri Vittorio Craxi aveva telefonato a Ismail Haniyeh, primo ministro palestinese, uno dei fondatori di Hamas, auspicando che l’embargo nei confronti dei palestinesi venisse tolto. (Giuliano Gallo, Corriere della sera, 26 giugno 2007, p ...
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fedayin
fedayìn s. m. pl. [caso obliquo, corrente nell’arabo dialettale, del plur. fidā’ī «devoto, votato (a un ideale e alla morte)»]. – Denominazione, nei sec. 12° e 13°, degli appartenenti alla setta [...] musulmana degli Assassini (v. assassino), ripresa successivamente dai volontarî arabi della resistenza palestinese nella lotta contro Israele. ...
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cyberguerra
(cyber-guerra), s. f. Guerra combattuta con l’impiego di mezzi tecnologici avanzati per l’attacco dei sistemi informatici nemici. ◆ Il Medio Oriente è, da mesi, il campo di battaglia della [...] in carne e ossa è stato Ophir Raum, lo studente israeliano attirato in una trappola mortale alla fine di gennaio da una palestinese conosciuta in una chat-room. (Foglio, 8 febbraio 2001, p. 1, Prima pagina) • [tit.] «Al Qaeda prepara la cyber-guerra ...
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iscariota
iscariòta (o Iscariòta; raro Iscariòte; ant. Iscariòtto e Scariòtto) s. m. [dal lat. Iscariotes, gr. ᾿Ισκαριώτης, dall’ebr. īsh Qĕryyōt, propr. «uomo di Qĕryyōt», nome del villaggio d’origine [...] di Giuda, nella Palestina; oppure, secondo altra etimologia, dall’aramaico palestinese šqaryā, išqaryā «ipocrita, traditore»]. – Propr., soprannome di Giuda, l’apostolo che tradì Cristo. Con uso antonomastico, non com., traditore: quell’uomo è un i.; ...
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zaino-bomba
loc. s.le m. Zaino contenente un ordigno esplosivo. ◆ è impossibile difendere migliaia di chilometri di coste e di cittadine. Nel 1996, ad esempio, l’Eta piazzò uno zaino-bomba nella famosa [...] Alhambra di Granada. (Gian Antonio Orighi, Stampa, 26 luglio 2001, p. 8, Estero) • [tit.] Nablus, vivo per miracolo / Bambino palestinese con zaino-bomba (Sicilia, 16 marzo 2004, p. 1, Prima pagina) • Non ci sono dubbi sull’autenticità della prova ...
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guerra asimmetrica
loc. s.le f. Conflitto ad armi impari, non dichiarato, nel quale una delle parti è costretta a difendersi da un nemico non identificabile, trovandosi in situazione di palese svantaggio. [...] ◆ Esiste una fondamentale differenza, ho detto, fra il terrorismo palestinese e quello di Al Qaeda. Gli uomini di Osama Bin Laden appartengono a una società segreta, combattono per un vago e fumoso progetto ideologico. Mentre i martiri di Al Aqsa e ...
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post-Arafat
(post Arafat), agg. inv. Successivo all’uscita di scena di Yasser Arafat (1929-2004), già presidente dell’Anp. ◆ Capo della delegazione palestinese ai negoziati di pace di Madrid (1991), [...] Abdel Shafi afferma oggi di non avere più alcuna residua illusione circa la controparte israeliana. Anche se lui lo nega, in uno scenario «post-Arafat» potrebbe avere un ruolo al di sopra della parti e ...
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preconferenza
(pre-conferenza), s. f. Conferenza preparatoria; fase che precede una conferenza. ◆ Si tratta di una decisione che trasferisce, nell’ottica israeliana, il conflitto con l’autorità palestinese [...] da un piano militare tattico […] a un piano politico strategico (ritorno alla situazione di pre-conferenza di pace di Madrid del 1991). (Giornale, 28 agosto 2001, p. 11, Esteri) • Il progetto contempla ...
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pro-Osama
agg. inv. Favorevole alla lotta terroristica internazionale di Osama Bin Laden. ◆ Scontato il secondo posto [nella classifica degli obiettivi terroristici] per Israele, da tre anni alle prese [...] con la rivolta palestinese, e il Pakistan che, impegnato nella lotta contro gli ambienti pro-Osama, non può offrire garanzie di sicurezza. (Corriere della sera, 18 agosto 2003, p. 9, Esteri) • Le inquietanti rivelazioni arrivano dal primo pentito « ...
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mediattivista
s. m. e f. Attivista politico che esprime il proprio impegno attraverso i mezzi d’informazione. ◆ L’esercito degli antiglobalizzatori è formato da Centro Ska e Officina ’99, Rifondazione [...] comunista, associazioni varie, Manitese, Carta, Terre rosse (di Castellammare di Stabia), comunità palestinese, curda, immigrati, militanti Rete Noglobal, gli studenti medi del collettivo «Zona d’ombra», del collettivo universitario delle facoltà di ...
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PALESTINESE, MOVIMENTO
Francesco Cataluccio
. Al momento della proclamazione dello Stato d'Israele il 14 maggio 1948 e della guerra araboisraeliana che subito ne seguì, decine di migliaia di Palestinesi arabi abbandonarono il territorio controllato...
Palestinese, movimento
Guido Valabrega
(App. IV, ii, p. 727; V, iv, p. 30)
La scelta compiuta nel settembre 1993 dall'OLP, firmando a Washington la Dichiarazione dei principi sulle disposizioni transitorie d'autonomia con lo Stato d'Israele,...