tradizione
tradizióne s. f. [dal lat. traditio -onis, propr. «consegna, trasmissione», der. di tradĕre «consegnare»; nel lat. tardo anche «tradimento», dapprima con riferimento alla consegna dei libri [...] dei quali si procede, ove occorra, alla ricostruzione critica del testo originario. 3. letter. ant. Tradimento: nell’opinione del mondo e nella relazion degli storici rimase poi sempre incerta l’innocenza e la t. del Cardinale (P. S. Pallavicino). ...
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disusanza
diṡuṡanza s. f. [comp. di dis-1 e usanza], ant. – Desuetudine, disuso: questo dannoso e biasimevole costume ... era ito quasi in d. (Varchi); in ogni età cadono in d. molti vocaboli prima usati [...] (P. S. Pallavicino). ...
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divellere
divèllere v. tr. [dal lat. divellĕre, comp. di di(s)-1 e vellĕre «strappare»] (pass. rem. divèlsi, divellésti, ecc.; part. pass. divèlto; meno com. le forme divulsi, ecc., divulso), letter. [...] ; ogni fusto divulso (D’Annunzio); fig.: questa lettera divelse ogni sospetto dal cuor de’ legati (P. S. Pallavicino); con sign. estens.: Prima divelte, in mar precipitando, Spente nell’imo strideran le stelle (Leopardi). Nel rifl., allontanarsi ...
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sacrificare
(ant. o region. sagrificare) v. tr. [dal lat. sacrificare, comp. di sacrum «rito sacro» e -ficare, dal tema di facĕre «fare»] (io sacrìfico, tu sacrìfichi, ecc.). – 1. a. Nelle religioni [...] , cioè il sacrificio del corpo e del sangue di Cristo: sacrificò dunque la mattina appresso Fra Baldassare (P. S. Pallavicino). c. Per estens., assol., dimostrare apertamente, e anche ostentatamente, devozione e ammirazione per un valore ideale, o ...
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saettare
v. tr. e intr. [lat. sagĭttare «lanciare saette»] (io saétto, ecc.), letter. – 1. a. Colpire con saette, cioè con frecce: s. il nemico; niuna persona, se saettata esser non voleva, poteva discendere [...] sol (Dante); si trovò in una rasa campagna saettata per ogni parte dagli infocati raggi del sole (P. S. Pallavicino); talora con uso assol.: il sole saettava implacabile sull’arsa campagna; anche, lanciare qualcosa di acuto e penetrante: s. sguardi ...
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adornatura
s. f. [der. di adornare], ant. – Azione dell’adornare e dell’adornarsi; concr., ornamento: adornature di meretrici (P. S. Pallavicino). ...
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commovimento
commoviménto s. m. [der. di commuovere], letter. – 1. a. Movimento violento, agitazione, scossa repentina: i c. della terra; anche fig.: i c. della vita civile (Del Lungo). b. ant. Sollevazione, [...] tumulto. 2. Turbamento fisico o spirituale, commozione: piacere, ch’è posto in un giocondo c. di sensi (P. S. Pallavicino); c. della mente, dell’animo. ...
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intrudere
intrùdere v. tr. [dal lat. mediev. intrudĕre, comp. di in-1 e lat. trudĕre «cacciare, spingere» (il verbo si legge anche in un passo di Cicerone di lezione incerta)] (pass. rem. intruṡi, intrudésti, [...] . nel possesso di un beneficio ecclesiastico (v. intrusione): era stato intruso nel vacante arcivescovado di Canturberì (P. S. Pallavicino); più com. il rifl.: si intruse nel gruppo senza essere chiamato; cercava con intrighi di intrudersi anche lui ...
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imbellettare
v. tr. [der. di belletto] (io imbellétto, ecc.). – Coprire di belletto, dare il belletto, truccare: imbellettarsi il viso; più frequente nel rifl.: si è imbellettata come una maschera. Fig., [...] letter., adornare con artifici, mascherare per nascondere il vero aspetto: i. le frasi; i. con metafore la bugia (P. S. Pallavicino); nel rifl., fare mostra di qualità che non si hanno, mostrarsi in un aspetto migliore del vero. ◆ Part. pass. ...
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delegare
v. tr. [dal lat. delegare, comp. di de- e legare «mandare con qualche incarico», der. di lex legis «legge»] (io dèlego, tu dèleghi, ecc.). – 1. Incaricare qualcuno di compiere qualche atto in [...] di funzioni o poteri proprî: tal podestà è inseparabile dal Vicario di Cristo, né può egli altrui delegarla (P. S. Pallavicino); il parlamento ha delegato al governo la legge sugli statali. Per estens., affidare un incarico. ◆ Part. pres. delegante ...
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Libellista (Piacenza 1615 - Avignone 1644). Entrò a 16 anni tra i canonici lateranensi della Casa della Passione di Milano. Abbandonata ben presto la vita monastica, visse poi prevalentemente a Venezia (a parte un soggiorno in Germania nel 1640),...
Prelato e letterato (Roma 1607 - ivi 1667). Laureato a Roma in legge nel 1625 e in teologia nel 1628, nel 1630 abbracciò lo stato ecclesiastico e fu per quattro anni (dal 1632) governatore di Iesi, Orvieto e Camerino: in questi anni scrisse...