sudmongolico
sudmongòlico (o sud-mongòlico) agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Della Mongòlia meridionale (v. mongolico). In antropologia fisica, razza s., o sudmongolide (o anche paleomongolica), una [...] della regione indocinese; è contraddistinta da statura bassa, corporatura tarchiata, cranio alto e brachioide, faccia larga e bassa, ossa nasali depresse, plica mongolica frequente ma con rima palpebrale non molto stretta, capelli lissotrichi. ...
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etmoidite
s. f. [der. di etmoide, col suff. -ite]. – In medicina, processo infiammatorio a carico della mucosa che riveste le cavità dell’osso etmoide comunicanti con le fosse nasali; è generalmente [...] accompagnato da cefalea, disturbi olfattivi e visivi, tumefazione palpebrale, lacrimazione, ecc. ...
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lagoftalmo
s. m. [dal gr. λαγώϕϑαλμον, comp. di λαγώς «lepre» e ὀϕϑαλμός «occhio»]. – In oculistica, chiusura incompleta della rima palpebrale (detta anche lagoftalmia), per cui il globo oculare rimane [...] parzialmente scoperto, in genere nella metà inferiore; può essere congenita (per malformazione delle palpebre) o acquisita (per paralisi del nervo facciale), e dà spesso luogo a lesioni epiteliali che ...
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xantoma
xantòma s. m. [der. di xanto-, col suff. -oma] (pl. -i). – In medicina, alterazione cutanea dovuta a infiltrato di cellule istiocitarie cariche di sostanze lipidiche (colesterolo, trigliceridi) [...] di chiazze piane o rilevate di un colorito giallastro caratteristico. La forma più frequente è lo x. palpebrale o xantelasma, facile a osservarsi in persone di età avanzata, che peraltro non provoca disturbi, pur persistendo indefinitamente ...
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sonoride
(o sonoriano) [dal nome dello stato di Sonora (v. la voce prec.)]. – In antropologia fisica, detto di razza, rappresentata spec. fra le popolazioni indigene del Messico nord-occidentale e della [...] California, caratterizzata da statura piuttosto alta, corporatura snella, colorito della pelle scuro, tendente al rosso, capelli neri, lunghi e lisci; il cranio è alto, il naso rilevato, gli occhi privi di piega palpebrale. ...
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rima2
rima2 s. f. [dal lat. rima]. – Propr., fenditura, fessura, crepa. Il termine (che è conservato in dialetti alpini per indicare, per es., i solchi della mano o fessure, crepe sulla roccia e sul [...] frequente nel linguaggio medico, dove designa in genere una fessura lineare posta tra due parti omologhe adiacenti: r. labiale, palpebrale, ecc.; r. di frattura, la fessura lineare che separa i monconi dell’osso fratturato. In partic., in anatomia e ...
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pinguecula
pinguècula (o pinguècola) s. f. [dal lat. tardo pinguicŭlus, dim. di pinguis «grasso»]. – In medicina, ispessimento della congiuntiva bulbare, costituito da un accumulo di elementi cellulari [...] in degenerazione ialina, di forma generalmente triangolare e colorito giallastro; si sviluppa a livello della rima palpebrale dal margine della cornea a uno dei due canti (più spesso il nasale), e ha evoluzione assai lenta e carattere benigno. ...
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eversione
eversióne s. f. [dal lat. eversio -onis, der. di evertĕre «abbattere, distruggere», e anche «spingere in fuori, rovesciare»]. – 1. a. letter. Distruzione, abbattimento, rovina: l’e. di Gerusalemme. [...] rivestito da mucosa, a livello di una apertura naturale (meato uretrale esterno, orifizio del canale del collo uterino, rima palpebrale, ecc.). b. Manovra di rovesciamento all’esterno di una palpebra, talvolta di un labbro, per osservarne la mucosa ...
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entropion
entròpion s. m. [comp. del gr. ἐν «dentro» e -tropion di ectropion]. – In oculistica, il rovesciamento in dentro del margine palpebrale, e quindi anche delle ciglia, che provoca in genere, [...] con l’irritazione meccanica, lesioni corneali, dolore, lacrimazione e altri disturbi ...
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Chiusura incompleta della rima palpebrale per cui il globo oculare rimane parzialmente scoperto. Può essere congenito (malformazioni delle palpebre) o acquisito (lesione del nervo facciale; ectropion cicatriziale o senile; esoftalmo). L’incompleta...
Plica cutanea che può coprire l’angolo interno dell’occhio, specie nella prima infanzia; la persistenza nell’adulto è da considerarsi un’anomalia. Non va confuso con la piega mongolica che è una vera piega palpebrale.