rodere
ródere v. tr. [lat. rōdĕre] (io ródo, ecc.; pass. rem. rósi, rodésti, ecc.; part. pass. róso). – 1. a. Staccare con i denti minuti frammenti da un corpo solido e in genere molto duro: rodeva un [...] tozzo di pane secco; i topi hanno roso il legno della porta; in usi scherz., riferito a persone, mangiare: c’è qualcosa da r. in frigo? Anche di animali che adoperano mezzi diversi dai denti: si sentiva un tarlo che rodeva il legno dello scaffale; un ...
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soffice
sòffice agg. [etimo incerto]. – Che cede dolcemente alla pressione, conservando nel comprimersi una maggiore o minore elasticità: guanciale, materasso s., e per estens. letto, divano, poltrona [...] s. strato d’erba, di foglie; un grosso, magnifico gatto angora che proprio attirava le carezze sul s. pelo (Svevo); pane s., morbido, ben lievitato. In agraria, di terreno bene amminutato e di struttura glomerulare, quindi permeabile all’aria e all ...
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strato
s. m. [dal lat. stratum, neutro sostantivato di stratus, part. pass. di sterněre «distendere»]. – 1. ant. a. Tappeto o drappo che si stende in terra in segno d’onore: Già il mobile de’ seggi ordine [...] dito; il terreno era coperto da un soffice s. di foglie; la strada era resa scivolosa da uno s. di ghiaccio; spalmare sul pane uno s. di burro, di marmellata; ricoprire la torta con uno s. di panna montata; più genericam., massa omogenea a sviluppo ...
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pressato
agg. e s. m. [part. pass. di pressare]. – 1. agg. Compresso, sottoposto a pressatura, spec. in locuz. tecniche: cartoni p.; pannelli di cartone pressato. 2. s. m. Formaggio da tavola, semigrasso [...] . 3. s. m. Nome di alcuni tabacchi da pipa (propr. tabacco pressato) ottenuti mediante compressione più o meno prolungata delle foglie, con intervento di vapore, così da dare loro la consistenza di un «pane» che viene poi affettato o sbriciolato. ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] altro da fare e gli toccò cedere; per amor di pace, mi tocca inghiottire e star zitto; ho dimenticato di comprare il pane, e ora mi toccherà uscire di nuovo. ◆ Part. pres. toccante, anche come agg., con accezione partic. (v. toccante). ◆ Part. pass ...
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formica1
formica1 (pop. formìcola) s. f. [lat. formīca (affine al gr. μύρμηξ, lat. tardo formīcŭla (dim.)]. – 1. a. Insetto imenottero aculeato della famiglia formicidi, che conduce una vita sociale [...] che nidifica sotto i lastroni dei marciapiedi e nei muri, onnivora e ghiottissima di sostanze zuccherine, per cui infesta anche il pane, i dolci, la frutta. 2. Nel linguaggio com., è frequente simbolo e termine di similitudine per la sua industriosa ...
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cesta
césta s. f. [lat. cĭsta, gr. κίστη]. – 1. a. Sorta di grande paniere, in forma di parallelepipedo rettangolo o anche diversa, intessuto di vimini o di strisce di castagno o di salici, che può servire [...] o altro; anche, soprattutto in passato, quel paniere con cui i garzoni dei fornai portavano alle case o ai rivenditori il pane e altri generi alimentari. b. Quanta roba può essere contenuta in una cesta: abbiamo mangiato una c. di fichi; locuz. a ...
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buccellato
s. m. [lat. tardo buccellatum «pane costituito da una corona di panini», der. di buccella «boccone»]. – Sorta di ciambella di pasta dolce lievitata e cotta nel forno (caratteristico il buccellato [...] di Lucca, fatto con fior di farina, zucchero e uva passita, aromatizzato con vaniglia e anici). ◆ Dim. buccellatino ...
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cestaio
cestàio s. m. (f. -a) [der. di cesta, césto1]. – 1. Fabbricante o venditore di ceste; operaio addetto alla confezione di cesti. 2. ant. Garzone fornaio che porta il pane alle case con la cesta: [...] si vedeva arrivare il c. alla solita ora ...
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Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale e lievito (gli ultimi due ingredienti in alcuni tipi possono mancare). Con riferimento ai diversi modi di lavorazione...
pane
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
L'uso proprio del termine è limitato a qualche esempio della Commedia e del Fiore, dove il p. è visto per lo più come il " cibo " per eccellenza, quello che prima e più di ogni altro si chiede a. soddisfare...