scarpetta
scarpétta s. f. [dim. di scarpa]. – 1. a. Scarpa da bambino, o anche scarpa femminile piccola ed elegante: scarpette da sera; scarpette di vernice, di raso, di strass. b. Scarpa bassa, fatta [...] 2. Con sign. partic. nella locuz. fig. fam. fare la s., raccogliere il sugo rimasto nel piatto passandovi un pezzetto di pane infilzato nella forchetta, o più comunem. tenuto tra le dita. 3. Nome pop. di varie piante il cui fiore assomiglia vagamente ...
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frusta
s. f. [lat. fūstis (strumento di supplizio), con inserzione di r onomatopeico]. – 1. Lunga bacchetta con in cima un cordone formato da una o più funicelle intrecciate, spesso terminante con un [...] per mezzo di una cerniera; chiudendo bruscamente le due tavolette si ottiene un rumore analogo a uno schiocco di frusta. 4. Pane in forma di filoncino allungato e sottile. 5. Pésca a frusta: sistema di pesca sportiva, in uso soprattutto in laghi ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] ; la professione gli dà poco guadagno e scarse soddisfazioni; prov.: la botte dà il vino che ha; la poesia non dà pane; appartiene al linguaggio colloquiale la frase se tanto mi dà tanto ..., con cui, sottacendo il seguito, si propone di arguire una ...
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frusto2
frusto2 s. m. [dal lat. frustum], ant. – Pezzetto, boccone: Mendicando sua vita a frusto a frusto (Dante); potremo non ci sdegnare con un Epulone che neghi a Lazzaro pochi f. di pane? (Segneri). ...
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domandare
(ant. o tosc. dimandare) v. tr. e intr. [lat. demandare «affidare, raccomandare», poi «chiedere»]. – 1. tr. Rivolgersi con parole a qualcuno per ottenere risposta: domandagli come si chiama, [...] somma in prestito; d. l’elemosina, ecc.; Pianger senti’ fra ’l sonno i miei figliuoli Ch’eran con meco, e dimandar del pane (Dante); d. scusa, perdono, pietà; d. ragione, chiedere conto di qualche cosa; d. consiglio, notizie di qualcuno; d. la parola ...
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caldo
agg. e s. m. [lat. caldus, forma sincopata pop. per calĭdus, der. di calēre «esser caldo»]. – 1. agg. Che dà la sensazione del calore; più propriam., si dice calda una cosa che abbia temperatura [...] sotto l’azione del sole e non mantengano l’umidità. Di cibi, appena levati dal fuoco: una minestra ben c.; caffè poco c.; pane c., appena sfornato; tavola c. (v. tavola, n. 2 b). Fig., di cose fatte da poco o recenti: dare una notizia calda calda ...
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bollettino
(o bullettino) s. m. [dim. di bolletta]. – 1. Lo stesso che bolletta, come polizza o documento: b. di consegna, documento rilasciato dall’amministrazione ferroviaria al destinatario di una [...] gratuite (b. delle candele, b. dei pesci, a favore dei gentiluomini poveri di Venezia), specie in tempo di carestia (b. del pane, della farina), o per avere lavoro (b. d’opera). e. Biglietto d’ingresso a teatro. f. Ricevuta di pegno del Banco ...
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commistione
commistióne s. f. [dal lat. tardo commixtio -onis, der. di commixtus: v. commisto]. – 1. letter. Unione, fusione, mescolanza di due o più cose o elementi; si dice più spesso di cose non materiali: [...] , di razze animali; una c. di argomenti eterogenei. 2. Nella liturgia della messa, l’unione delle due specie, del pane e del vino, che il sacerdote compie, poco prima della Comunione, lasciando cadere nel calice un frammento dell’ostia consacrata ...
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rigonfiare
v. tr. e intr. [comp. di ri- e gonfiare] (io rigónfio, ecc.). – 1. tr. Gonfiare di nuovo, gonfiare un corpo cavo che si sia sgonfiato: r. la camera d’aria, r. un pallone. 2. intr. (aus. essere) [...] Lo stesso che il semplice gonfiare, talora con valore intens.: la pasta del pane deve r. prima di essere messa nel forno; con la particella pron., rigonfiarsi, anche con valore iterativo (gonfiarsi di nuovo): mi s’è rigonfiata la mano. ◆ Part. pres. ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] ); in partic., nella dottrina cattolica, specie eucaristiche, espressione con cui si indicano l’aspetto e le qualità del pane e del vino che permangono anche dopo che, con la consacrazione, è avvenuto il cambiamento della sostanza (transustanziazione ...
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Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale e lievito (gli ultimi due ingredienti in alcuni tipi possono mancare). Con riferimento ai diversi modi di lavorazione...
pane
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
L'uso proprio del termine è limitato a qualche esempio della Commedia e del Fiore, dove il p. è visto per lo più come il " cibo " per eccellenza, quello che prima e più di ogni altro si chiede a. soddisfare...