contratto di soggiorno
loc. s.le m. Contratto di lavoro che consente a un cittadino extracomunitario di soggiornare e lavorare regolarmente in Italia. ◆ Immigrati, i Ds contro [Umberto] Bossi e [Roberto] [...] 4 egiziani e 3 italiani, accusati di associazione per delinquere finalizzata a falsificare tutti i documenti dei «contratti di soggiorno» previsti dalla legge Bossi-Fini. (Paolo Biondani, Corriere della sera, 16 aprile 2004, p. 52, Cronaca di Milano ...
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control room
loc. s.le f. inv. Sala di controllo, centrale di controllo. ◆ L’aeroporto avrà poi una «control room», una postazione unificata di controllo, dalla quale si potranno gestire i sistemi antincendio, [...] (Anna Maria Liguori, Repubblica, 2 ottobre 2004, Roma Cronaca, p. I) • A chiedergli se la sua vita sia un po’ come quella di ’) e room (‘sala’).
Già attestato nella Repubblica del 6 giugno 1984, p. 10, Politica estera (Paolo Filo Della Torre). ...
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nazione
nazióne s. f. [dal lat. natio -onis, der. di nasci «nascere», part. pass. natus]. – 1. ant. a. Nascita, o, in senso più ampio, origine, con riferimento alla famiglia e alla stirpe: assai piacevole [...] rappresentanti della n., i deputati e senatori. 3. ant. a. Con sign. prossimo a gente, spec. nell’espressione l’apostolo delle nazioni, san Paolo. b. Insieme di persone che, in una comunità qualsiasi, appartengono alla stessa stirpe, o costituiscono ...
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veronese
veronése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia di Veróna, nel Veneto; appartenente o relativo a Verona: i colli v., i vini v.; il dialetto v. (o, come s. m., il v.), il dialetto veneto [...] 1164 dalle città di Vicenza, Padova, Venezia, con a capo Verona, contro il Barbarossa; per la sommossa del 1797 contro i Francesi nota come Pasque v., v. pasqua. Come sost., abitante, originario o nativo di Verona; per antonomasia, il Veronese, nome ...
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inquisizione
inquiṡizióne s. f. [dal lat. inquisitio -onis, der. di inquirĕre «fare indagini», part. pass. inquisitus]. – 1. a. Inchiesta speciale, svolta con una procedura arbitraria o che comunque [...] (ebrei spagnoli che fingevano di convertirsi al cristianesimo battezzandosi) e i moriscos (maomettani forzatamente convertiti); I. romana, istituita da Paolo III (1542) e consistente in una commissione centrale cardinalizia, competente in materia ...
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cossuttiano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Armando Cossutta; aderente al Pdci (Partito dei comunisti italiani), partito da lui fondato nel 1998, in seguito alla scissione del Partito [...] fa tra una delegazione cossuttiana e Gennadij Zjuganov: erano i giorni in cui si preparava il caso Ocalan, allontanato dalla fede «rifondarola»: dal ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, al sottosegretario al lavoro, la pugliese ...
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Cpt
s. m. inv. Sigla di Centro di permanenza temporanea. ◆ Se un migrante adulto senza permesso di soggiorno e senza un contratto di lavoro arriva in Italia viene identificato, messo ad espiare le sue [...] . (Anna Simone, Manifesto, 7 febbraio 2005, p. 13, Cultura) • I leader di Prc e Pdci, [Fausto] Bertinotti e [Oliviero] Diliberto, non vogliono commentare. Lo fa il coordinatore dei Verdi, Paolo Cento: «Al di là della decisione della magistratura che ...
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offizio
offìzio s. m. – Variante di officio, ufficio, uffizio, non più in uso, ma conservatasi a lungo nella denominazione del Sant’Offizio, forma abbreviata e usuale per la Suprema Sacra Congregazione [...] Paolo III con il fine di combattere l’eresia e perciò con giurisdizione sui delitti contro la fede e l’unità della Chiesa, ma avente competenza estesa anche a questioni riguardanti i costumi, i del Sant’Uffizio). ◆ Per i der. offiziale, offiziare, ...
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elezione
elezióne s. f. [dal lat. electio -onis, der. di eligĕre «eleggere», part. pass. electus]. – 1. Scelta compiuta per un libero atto della volontà: l’ho fatto di mia e., di piena e., di libera [...] da Dio), immagine biblica con cui è indicato l’apostolo san Paolo (lat. Vas electionis). Nel linguaggio medico, intervento di e., partiti al fine di designare il candidato alle presidenziali e i delegati alle elezioni per il rinnovo della Camera e del ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, [...] che comprendeva il papa, i vescovi, i sacerdoti e, in certa misura, anche i chierici. Dopo il concilio il complesso degli ordini angelici raggruppati, ispirandosi a s. Paolo, dallo Pseudo-Dionigi in tre gerarchie scalari (serafini, cherubini ...
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Figlio (Pietroburgo 1754 - ivi 1801) di Pietro III e di Caterina II. Ebbe una giovinezza inquieta, amareggiata dagli intrighi della madre stessa. Salito al trono nel 1796, ripudiò la politica di Caterina II in tutti i campi: in politica interna,...
Figlio secondogenito (Atene 1901 - ivi 1964) di re Costantino e della regina Sofia, in esilio in Inghilterra insieme alla famiglia reale (1923-35), rientrò in Grecia come diadoco dopo la restaurazione monarchica e salì al trono (1947) per la...