porzionatura
s. f. Suddivisione o preparazione di qualcosa in porzioni. ◆ i 1900 macelli «minori» [...] non sono autorizzati a compiere l’intero processo di lavorazione della carne dopo la macellazione, [...] e cioè «il disosso, il taglio e la porzionatura» [Paolo Cattabiani, presidente dell’Anca-Coop]. (Repubblica, 24 novembre 2000, p e una cura nella composizione del piatto molto attenta. I piatti sono di buon gusto e di sufficiente porzionatura». ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] kli-ènte〉, assi(u)olo 〈assi-u̯òlo, assi-òlo〉); non però se la i fa parte del dittongo mobile iè, oppure d’un radicale o d’una desinenza o d (così, per es., piamente di quattro sillabe, aura e Paolo di tre). Inoltre, nel verso, come si uniscono talora ...
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postnovecentesco
(post-novecentesco), agg. Successivo alla fine del XX secolo. ◆ Tanti scrittori, mini-minimalisti, filosofici, satirici, maledetti, intimisti, con un solo tratto comune: il punto esclamativo [...] facile, i puntini sospensivi appena si può. Tutto lo stupore indicibile, tutta la rabbia inconfessabile concentrati in tre puntini di sospensione o in un punto esclamativo, massimo segno di espressività post-novecentesca. (Paolo Di Stefano, Corriere ...
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psicomentale
(psico-mentale), agg. Relativo alla sfera psicologica e a quella mentale. ◆ Impacchettato dentro un rassicurante flusso narrativo, così svitato, delirante e irresponsabile che pare un progetto [...] da Mtv. (Manifesto, 12 ottobre 2001, p. 16, Visioni) • i caratteri dei due uomini sono ben diversi: l’uno, [Italo] Calvino ontologica, inconsistenza del soggetto)» [Elio Gioanola riportato da Paolo Di Stefano]. (Corriere della sera, 18 marzo 2005, ...
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semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono [...] vocali (es. gajo 〈ġài̯o〉) o in principio di parola (es. jattura 〈i̯attùra〉), non invece tra consonante e vocale (es. piede 〈pi̯ède〉, occhio 〈 vocali né più né meno che la o di Paolo, possono come questa pronunciarsi sillabiche in una pronuncia più ...
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calcolare
v. tr. [dal lat. tardo calculare; v. calcolo1] (io càlcolo, ecc.). – 1. a. Determinare, in modo esatto o approssimato, il valore di una grandezza (o di altra entità esprimibile numericamente), [...] occhio, la superficie d’ogni camerata e d’ogni corridoio (Paolo Teobaldi). b. Comprendere in un calcolo, tenere conto di . estens. a. Giudicare, valutare, prevedere: c. i rischi, i pericoli, le conseguenze; calcolo di partire entro la settimana ...
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maanchismo
(ma-anchismo), s. m. (iron.) Il tener conto di qualcosa e del suo esatto contrario. ◆ A [Federico] De Roberto non interessava certo raccontare col suo romanzo [«I Viceré»] un caso di «ma-anchismo» [...] aveva nutrito politica e letteratura dell’Italia ottocentesca. (Paolo Mereghetti, Corriere della sera, 9 novembre 2007, p 59, Spettacoli) • È una difesa corporativa che […] deve fare i conti con il sangue versato dai poveri operai di Molfetta. Ed è ...
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madre di tutte le domande
loc. s.le f. La domanda più importante, il dubbio più significativo. ◆ Organizzato come un «dizionario d’autore», con 233 schede dedicate ad altrettanti film, il libro di Gianni [...] appassionante e coinvolgente, da cui sarà impossibile staccarsi. (Paolo Mereghetti, Corriere della sera, 5 aprile 2004, p. c’è ancora – nel mondo – per Fiat Auto, per i suoi stabilimenti in gran parte obsoleti a cominciare da Mirafiori, per le ...
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malamministrazione
(mala amministrazione), s. f. Cattiva gestione dell’amministrazione pubblica. ◆ Il comandante Antonio Chirivì: «Nuove multe scomparse? Mi sembra impossibile. Ho cambiato i dirigenti. [...] nere della mala amministrazione milanese, cambi subito idea. (Paolo Berizzi, Repubblica, 9 aprile 2004, Milano, p di malasanità, che spesso è soltanto malamministrazione, termine che i media dovrebbero imparare ad usare. (Ettore Vitali, Corriere della ...
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mangiasmog
(mangia-smog), agg. inv. Che assorbe le sostanze che inquinano l’atmosfera. ◆ Arriva la pianta «mangia-smog» [...]. Si chiama «Tillandsia» ed è una pianta centroamericana senza radici che [...] . (Paolo Bracalini, Giornale, 11 marzo 2004, p. 50, Milano Cronaca) • difficile per i profani, cioè per i normali semplicemente camminando è un cemento mangia-smog). Ma i risultati, quelli invece certificatissimi e verificatissimi niente di ...
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Figlio (Pietroburgo 1754 - ivi 1801) di Pietro III e di Caterina II. Ebbe una giovinezza inquieta, amareggiata dagli intrighi della madre stessa. Salito al trono nel 1796, ripudiò la politica di Caterina II in tutti i campi: in politica interna,...
Figlio secondogenito (Atene 1901 - ivi 1964) di re Costantino e della regina Sofia, in esilio in Inghilterra insieme alla famiglia reale (1923-35), rientrò in Grecia come diadoco dopo la restaurazione monarchica e salì al trono (1947) per la...