legislatore /ledʒizla'tore/ s. m. [dal lat. legislator -oris, comp. di lex legis "legge" e lator -oris "che propone, che presenta"]. - 1. (giur., polit.) [estensore di leggi] ≈ (ant.) legista. 2. (estens.) [...] [organo statale investito del potere legislativo] ≈ parlamento. ...
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scippare v. tr. [voce napol., di origine incerta, propr. "strappare"]. - 1. a. [sottrarre qualcosa a qualcuno mediante scippo, con la prep. a del secondo arg.: s. la catenina a una ragazza] ≈ ‖ strappare. [...] defraudato di un diritto, un privilegio e sim., con la prep. di del secondo arg.: s. il parlamento delle sue prerogative] ≈ defraudare, derubare. ↓ privare. ↔ ‖ reintegrare. 3. (sport.) a. [togliere inaspettatamente o immeritatamente a qualcuno una ...
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politica /po'litika/ s. f. [femm. sost. dell'agg. politico (sottint. arte); cfr. gr. politikḗ (tékhnē)]. - 1. a. [la scienza e l'arte di governare lo stato]. b. (estens.) [modo particolare con cui uno [...] , plurinominale, proporzionale, uninominale); slogan elettorale; spoglio; urna; votazione; voto (di scambio).
Parlamento - Approvazione; camera; capogruppo; commissione parlamentare; conversione in legge; convocazione; deputato; discussione ...
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senato (ant. sanato) s. m. [dal lat. senātus -us "consiglio, assemblea degli anziani", der. di senex "vecchio"]. - 1. (stor.) [supremo consiglio dello stato dell'antica Roma]. 2. (polit.) a. [negli stati [...] differenziata dalla Camera dei deputati per le diverse procedure che regolano l'elezione dei suoi membri] ≈ Camera alta. ‖ Camera dei Lord. ⇑ parlamento. b. (estens.) [dignità di senatore: aspirare al s.] ≈ (lett.) laticlavio, (non com.) senatorato. ...
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colloquio /ko'l:ɔkwjo/ s. m. [dal lat. colloquium]. - [scambio di parole tra due persone o più, di solito su argomenti di qualche importanza: un c. amichevole] ≈ conversazione, dialogo, discussione, discorso, [...] (ant.) parlamento, [prestabilito e di una certa importanza] abboccamento, [di tono familiare] chiacchierata, [di tono misterioso] confabulazione. ‖ incontro. ...
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sinistra s. f. [femm. sost. dell'agg. sinistro]. - 1. [mano che è dalla parte corrispondente al cuore e, anche, la direzione corrispondente: scrive bene anche con la s.; voltare a s.] ≈ (non com.) manca, [...] (region.) mancina. ↔ destra, (region.) dritta. 2. (polit.) a. [nel parlamento, i settori dell'emiciclo situati a sinistra del presidente] ↔ destra. b. (estens.) [ala politica progressista che occupa quei settori: i voti della s.; l'estrema s.] ↔ ...
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convocare v. tr. [dal lat. convocare, der. di vocare "chiamare", col pref. con-] (io cònvoco, tu cònvochi, ecc.). - 1. [far venire a una riunione: c. i soci; c. il parlamento] ≈ ‖ chiamare, invitare. 2. [...] (estens.) [promuovere lo svolgimento di una riunione: c. un'assemblea] ≈ indire ...
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rappresentante /rap:rezen'tante/ s. m. e f. [part. pres. di rappresentare]. - 1. a. [persona, gruppo, ente e sim., che rappresenta una o più altre persone, gruppi, enti e sim., e agisce per loro conto: [...] esponente, [in rappresentanza di singole persone] sostituto. ● Espressioni: rappresentante del popolo [persona eletta al parlamento] ≈ parlamentare. ⇓ deputato, senatore. rappresentante di commercio [chi propaganda merci per conto di ditte, aziende ...
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delegare v. tr. [dal lat. delegare, der. di legare "mandare con qualche incarico", col pref. de-] (io dèlego, tu dèleghi, ecc.). - 1. [dare incombenza a qualcuno di compiere un atto in propria vece, con [...] , incaricare (di), investire (di). 2. [trasferire ad altri l'esercizio di funzioni o poteri propri, con la prep. a del secondo arg.: il Parlamento ha delegato le indagini a una commissione] ≈ affidare, assegnare, demandare, rimettere. ↔ togliere. ...
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Per Parlamento si intende l’organo rappresentativo per eccellenza (Rappresentanza politica), titolare del potere legislativo (Separazione dei poteri). Storicamente, i primi Parlamenti nascono nella seconda metà del medioevo (XII-XIV secolo)...
parlamento
Luigi Vanossi
Ricorre una volta nelle Rime, una nella Commedia; è comune nel Fiore (6 esempi). In If XXVIII 88 l'espressione farà venirli a parlamento seco vale " li farà venire a parlamentare con lui ". A Rime LXXXIII 50, dove...