verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] parla di esame e interrogazione orale); traduzione v., fatta parola per parola, ora più comunem. detta traduzione letterale. c. Processo contenente un predicato verbale. ◆ Avv. verbalménte, a parole, a viva voce: una dichiarazione fatta verbalmente, ...
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iniziale
agg. e s. f. [dal lat. tardo initialis, der. di initium «inizio»]. – 1. agg. Che è all’inizio, o che costituisce l’inizio, o con cui s’inizia: la fase i. della partita; le frasi i. del discorso; [...] h iniziale, in francese, a volte è muta, a volte è pronunciata. b. Frequente l’uso come s. f., l’i. di una parola, la sua prima lettera: nome che si scrive con i. maiuscola, con i. minuscola. Spesso al plur., per indicare le lettere iniziali del nome ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] , privarlo della facoltà di parlare, in un’assemblea o in altre riunioni (con altro senso, mi hai tolto la parola di bocca, hai detto proprio la parola o le cose che stavo per dire io); t. il saluto, non rivolgere più il saluto; i troppi pensieri ...
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virgolette
virgolétte s. f. pl. [dim. di virgola]. – Due segni, per lo più simili a virgole, che nella scrittura si pongono, semplici o in coppia, prima e dopo la parola o le parole cui per qualche ragione [...] e anche nel parlare): un avvertimento minaccioso che ha messo tra v.; e tra virgolette, espressione usata spec. nel parlato, prima o dopo una o più parole, per segnalarne l’uso figurato, o una particolare connotazione, o una allusione a qualcosa. ...
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spazieggiare
v. tr. [der. di spazio] (io spaziéggio, ecc.). – Genericam., distanziare nello spazio. In tipografia, aumentare lo spazio normale tra parola e parola o tra lettera e lettera, inserendovi [...] scopo di dare particolare rilievo a una parola o a una frase, quando non si voglia ricorrere al corsivo o all’impiego di caratteri diversi. ◆ Part. pass. spazieggiato, anche come agg.: parole, frasi spazieggiate; e sostantivato, lo spazieggiato, la ...
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letterale
(ant. litterale) agg. [dal lat. tardo litteralis]. – 1. a. Che riguarda la lettera di uno scritto, che si attiene cioè al significato più ovvio e per così dire esterno delle parole, in contrapp. [...] interpretazione che attribuisce alla norma giuridica il senso che risulta dal significato proprio delle parole nella loro connessione; traduzione l., che rende parola per parola il testo originale. b. Che concerne una lettera dell’alfabeto o il suono ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] Sacra Scrittura (detti anche lezioni) che vengono letti nella prima parte della messa, cioè nella «liturgia della parola». g. Discorso, conferenza, relazione su un argomento letterario, scientifico o d’altro genere, letti pubblicamente: ha tenuto ...
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burattino
s. m. [prob. da Burattino, uno dei nomi del secondo zanni nella commedia dell’arte; der. di buratto]. – 1. a. Fantoccio costituito da una testa, solitamente di legno, alla quale è congiunta [...] , comportarsi come un b., fare il b., cambiare spesso parere o opinione, mancare di parola o di serietà; far fare il b. a uno, essere causa del suo venir meno alla parola data o alla dignità personale. 3. In patologia, figura del b., l’aspetto dei ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] con determinati segni: «scuola» si scrive con la «c», non con la «q»; riprodurre in modo esatto la grafia di una parola: come si scrive questo termine greco?; non riesco a s. il vostro nome: è troppo ostico. 2. a. Annotare, fermare per mezzo della ...
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esprimere
esprìmere v. tr. [dal lat. exprimĕre, propr. «premere fuori, spremere», comp. di ex- e premĕre «premere»] (pass. rem. esprèssi, esprimésti, ecc.; part. pass. esprèsso). – 1. letter. Spremere, [...] , maniera di esprimersi; si esprime in modo scorretto, volgare; ha certi modi di esprimersi! Anche con altro mezzo che con la parola: il bimbo si esprimeva con balbettii confusi; l’artista può esprimersi col colore, con le linee, con le forme, con i ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...