chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità [...] a quella determinata zona. Con altro sign., sempre in informatica, chiave è sinon. di indicativo; per la locuz. parola chiave, v. parola, n. 10. e. Libri a ch., opere letterarie nelle quali, per finalità diverse, sono presentati sotto nomi fittizî ...
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vocabolario
vocabolàrio (ant. vocabulàrio) s. m. [dal lat. mediev. vocabularius o vocabularium, der. di vocabŭlum «vocabolo»]. – 1. Volume che raccoglie, per lo più in ordine alfabetico, e spiega con [...] lingua, o anche di un dialetto, o di un settore lessicale, di un’opera o di un gruppo di opere, o che traduce le parole e le locuzioni di una lingua nelle corrispondenti di un’altra o di più altre lingue, o anche di un dialetto in quelle della lingua ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] affidata a uno o a più esecutori. 3. Con riferimento alla voce umana, con sign. e in usi estens. e fig.: a. Parole, discorso o altro atto di comunicazione o espressione linguistica orale: veniva dalla strada un rumore confuso di voci; si udì una v ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] in italiano dal semplice c davanti ad a, o, u (capo, amico, cupo), davanti a consonante (credere, clava) e in fine di parola (tic, patatrac), da ch davanti alle vocali e, i (poche, pochi). Gli altri valori di c sono diversi da lingua a lingua. L ...
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keyword
‹kìiuëëd› s. ingl. [comp. di key «chiave» e word «parola»] (pl. keywords ‹kìiuëëd∫›), usato in ital. al femm. (e generalm. pronunciato ‹kìuord›). – Espressione frequente nel linguaggio dell’informatica [...] come equivalente dell’ital. parola chiave (v. parola, n. 10). ...
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acrostico1
acròstico1 s. m. [dal gr. tardo ἀκρόστιχον, comp. di ἄκρος «estremo» (v. acro-) e στίχος «verso3»] (pl. -ci). – 1. Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, [...] come agg.: carme a.; sonetti acrostici. 2. estens. Parola formata dalle iniziali di parole singole: per es. ΙΧΘΥΣ (’ Ιη σοῦς Χριστὸς Θεο industriali, commerciali e sim., quando le iniziali delle parole componenti hanno un senso compiuto: così LUCE ( ...
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neologismo
s. m. [dal fr. néologisme, comp. di néo- «neo-» e gr. λόγος «parola», col suff. –isme «-ismo»]. – In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, [...] e istituzioni, ma può essere anche opera di singoli individui. Costituisce neologismo anche l’aggiunta di un significato nuovo a parola già esistente; si parla allora di n. semantico, per distinzione dagli altri, che sono detti n. lessicali (e talora ...
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secrezione
secrezióne s. f. [dal lat. secretio -onis «separazione», der. di secretus, part. pass. di secernĕre «secernere»]. – 1. L’attività e la funzione di secernere: a. In fisiologia, la funzione [...] acquista un nuovo valore linguistico e diviene così in potenza un suffisso, o un prefisso, o un elemento compositivo o una parola autonoma; per es., in molte lingue europee -bus di omnibus è stato usato per creare autobus, filobus, ed è poi divenuto ...
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controparola
controparòla s. f. [comp. di contro- e parola]. – Parola segreta data in risposta alla parola d’ordine, per il reciproco riconoscimento tra personale militare. ...
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dittologia
dittologìa s. f. [dal gr. διττολογία «ripetizione di parole», comp. di διττός «doppio» e -λογία «-logia»]. – 1. In linguistica: a. Ripetizione accidentale di elementi di una parola o di una [...] in uso di allotropia (o di allotropo). 2. In retorica, raddoppiamento, ripetizione di una parola (come bello bello, alto alto), oppure giustapposizione di una parola a un’altra (per es., ubriaco fradicio, pieno zeppo), con funzione rafforzativa; è ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...