m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] lat. campus; lembo, lat. limbus), sia dopo l, r, s (es. olmo, lat. ulmus; arma, lat. arma; asma, lat. asthma). Solo in poche parole la m può essere preceduta da consonanti diverse da l, r, s (es. acme, istmo), o seguita da consonanti diverse da p o b ...
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legamento
legaménto (ant. ligaménto) s. m. [dal lat. ligamentum, der. di ligare «legare»]. – 1. L’atto di legare, di unire; unione, connessione; concr., ciò che serve a legare, a tenere unito. Con accezioni [...] , o viceversa (per es., in francese, la liaison; in italiano, la labializzazione della nasale dentale di in davanti a parola che cominci per consonante labiale: in pace ‹im pàče›; o il rafforzamento della consonante scempia iniziale, nel cosiddetto ...
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bianco2
bianco2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.] (pl. -chi). – 1. a. Il colore bianco: un color bruno Che non è nero ancora e ’l bianco more (Dante); stampando loro in viso de’ bacioni, che ci lasciavano [...] mettere un po’ di nero sul b.» (Manzoni); al contrario, lasciare in b. una parola, un passo, o lasciare uno spazio in b., omettere di scrivere o stampare la parola, il passo, lasciando vuoto lo spazio che dovrebbero occupare. b. Più in partic., sono ...
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password
‹pàasuëëd› (o pass-word) s. ingl. [comp. di pass (v.) e word «parola»] (pl. passwords ‹pàasuëëd∫› o pass-words), usato in ital. al femm. – In informatica, parola di riconoscimento, impiegata [...] nei sistemi di elaborazione a scopo di sicurezza contro il loro uso improprio da parte di utenti non autorizzati; costituisce la chiave di protezione dei programmi inseriti nell’elaboratore, ed è formata ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato [...] , in opposizione a ciò che non è concreto, tangibile, sicuro: molte volte al f. il dir vien meno (Dante); fatti vogliamo, fatti e non parole!; loro vi danno le promesse, noi vi diamo i f.; venire al f. o ai f., a ciò che veramente importa, alla cosa ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] fig.: tìrati indietro, sta arrivando il treno; è un pagliaccio! si è tirato indietro all’ultimo momento (cioè, è venuto meno alla parola, agli impegni che aveva assunto); tirarsi in là, farsi da parte, scostarsi: tìrati in là, che non ci passo. l. In ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] d. Con valore attributivo, posposto o premesso al sost. che determina (in questo secondo caso può scriversi talvolta in una parola sola): idea m., l’affermazione più importante, fondamentale, di un’argomentazione, di una teoria, ecc.; lingua m., la ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] per il suo verso; p. a schiaffi, a pugni, a calci, a male parole. b. Accettare: p. il mondo o la vita così com’è o come illustrate nel corso della voce), si vedano i luoghi relativi alle parole che fungono da compl. indiretto; così, per es., p. a ...
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quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente [...] dicevo; con lo stesso valore, anche q. che (v. quasiche). 3. Per indicare affinità, somiglianza o, al contr., diversità, la parola è usata anche come prefisso (in grafia divisa o unita), per es. in termini del diritto e dell’economia (quasi contratto ...
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ipostasi1
ipòstaṡi1 s. f. [dal lat. tardo hypostăsis, gr. ὑπόστασις «sostanza», comp. di ὑπό «sotto» e στάσις «lo stare»]. – 1. Nella filosofia greca, sostanza, natura, ciò che resta fermo dietro il [...] Nel linguaggio letter., personificazione, rappresentazione concreta di una realtà astratta o ideale. 3. In linguistica, il passaggio di una parola (o di un sintagma) da una categoria grammaticale a un’altra; per es., la sostantivazione di un infinito ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...