babordo
babórdo s. m. [dal fr. bâbord, che è dall’oland. bakboord, propr. «bordo della schiena», così chiamato perché, quando la parola fu formata in olandese, il pilota, governando la nave con un remo [...] fissato a dritta, volgeva la schiena al lato sinistro]. – Lato sinistro della nave, guardando verso prora; la parola, diffusa attraverso traduzioni dal francese e accolta nei romanzi d’avventure, è ignota al linguaggio della marina italiana, che ...
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lessia
lessìa s. f. – Adattamento, poco com., del fr. lexie (der. del gr. λέξις «parola, discorso»), con cui viene indicata, da alcuni linguisti, l’unità funzionale significativa del discorso, che si [...] dal lessema (nell’accezione da noi definita) in quanto può essere costituita sia da una sola parola, come cielo, grande, dopo, sia da un gruppo di parole in stretta coesione semantica: sangue freddo, macchina da cucire, menare il can per l’aia, a ...
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lessicale
agg. [der. di lessico]. – Del lessico, che concerne il lessico (come complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua): unità l., ogni singolo elemento di un lessico (detto anche, [...] espressione. In usi specifici: valore l., il significato di una parola in quanto considerata dal punto di vista del lessico, non il medesimo in tutte le realizzazioni morfologiche che la parola può avere nella sua flessione); analisi l., l’analisi ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] (cfr. capoverso): se in quel tempo si fosse usata la nota dell’apostrofo, o nella fin del v. il contrassegno della parola mozza (Salviati). b. In poesia, ciascuno dei membri maggiori in cui si articola un periodo ritmico (alla fine del quale, nella ...
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rompere
rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). – 1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio [...] Gli argini (Parini); ecco il sereno Rompe là da ponente (Leopardi); rompeva l’alba, ed io mi feci alla finestra (Settembrini); parole che rompono (ma più com. erompono) dal cuore. In partic., r. in lacrime, in un gran pianto, in singhiozzi (più raro ...
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guardaroba
guardaròba s. m. o f. [comp. di guarda- e roba]. – 1. a. In case d’abitazione, ambiente, composto talora anche di più stanze, o grande armadio, dove si conservano biancheria e vestiti; nei [...] genere (pl. -a o -e per tutti e due i generi; ant., per il masch., anche i guardarobi); oggi in questo sign. la parola è di uso raro, sostituita per lo più da guardarobiere, guardarobiera. b. s. m. Nella famiglia pontificia, fino all’abolizione della ...
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elidere
elìdere v. tr. [dal lat. elidĕre, comp. di e-1 e laedĕre «ferire»] (pass. rem. eliṡi, elidésti, ecc.; part. pass. eliṡo). – 1. Togliere via, annullare, distruggere: Il vento lieve ... cancellava, [...] nel rifl. reciproco: due forze uguali e opposte si elidono reciprocamente. 2. In grammatica, sopprimere la vocale finale di una parola per evitare che formi iato con la vocale successiva (v. elisione). Con questa accezione, è com. anche l’intr. pron ...
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quadrisillabo
quadrisìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo quadrisyllăbus, comp. di quadri- e syllăba «sillaba»]. – Parola formata da quattro sillabe: «firmamento» è un quadrisillabo. Frequente anche come [...] agg. (con lo stesso uso, quindi, di quadrisillabico): parola q.; verso q. (comunem. detto quaternario). ...
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insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] al cavallo a saltare gli ostacoli; i. al cane a star ritto sulle zampe di dietro; i. al pappagallo a dire qualche parola. Con prop. interrogativa indiretta introdotta da come: La cara e buona imagine paterna Di voi quando ... M’insegnavate come l’uom ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] in nell’acqua, ecc. (ma per la lingua ant. deve avere influito anche la tendenza al rafforzamento della n davanti a parola con vocale iniziale, per cui il nesso innel potrebbe essere interpretato come inn el; cfr. del resto quanto osservato per in-1 ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...