poliptoto
poliptòto (non com. polittòto) s. m. [dal lat. tardo polyptoton, gr. πολύπτωτον, neutro sostantivato dell’agg. πολύπτωτος «dai molti casi», comp. di πολυ- «poli-» e πτωτός agg. verbale di πίπτω [...] «cadere»]. – Figura retorica che consiste nel riprendere in frasi successive di un periodo una parola, di solito la prima, della frase iniziale (o anche nel riprendere la parola nella frase stessa) mutando il caso o il genere o il numero. Per es.: « ...
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trisillabo
trisìllabo agg. e s. m. [dal lat. trisyllăbus, gr. τρισύλλαβος, comp. di τρι- «tre» e συλλαβή «sillaba»]. – Formato di tre sillabe: parola t., elemento t.; come sost., un t., parola, vocabolo [...] di tre sillabe. Nella metrica moderna, verso t., o come s. m. un trisillabo, verso di tre sillabe (raro soprattutto in strofe o in serie), di ritmo giambico, per es.: Si tace, Non getta Più nulla (Palazzeschi) ...
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polisemia
polisemìa s. f. [dal fr. polysémie, comp. del gr. πολυ- e tema di σημαίνω «significare»; cfr. anche polisemo]. – 1. In linguistica, la coesistenza, in uno stesso segno (parola o, anche, sintagma, [...] »; cfr. ancora arco, indice, gemma, vite, ecc.), o come effetto di obliterazione della diversità di etimo tra due parole semanticamente diverse, ma fonologicamente identiche (come nel caso di albero, nome generico di pianta legnosa, e albero «pioppo ...
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lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] : potrebbe dar lezione di onestà a chiunque; la sua vita fu tutta una l. di altruismo. In partic., norma di condotta data con la parola o con l’esempio: i bambini imparano dalle l. dei grandi; è questa la l. che dài ai tuoi figli?; anche (e di uso ...
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polisillabo
polisìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo polysyllăbus, gr. πολυσύλλαβος, comp. di πολυ- «poli-» e συλλαβή «sillaba»]. – 1. agg. Che è composto di più sillabe: nome p.; parole polisillabe. [...] 2. s. m. Parola (cioè, unità lessicale) costituita di più sillabe, in contrapp. a monosillabo; con sign. più particolare, parola formata di più di quattro sillabe (in quanto i bisillabi, trisillabi, quadrisillabi sono indicati con il loro nome ...
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snob
〈snòb〉 s. ingl. [parola che significava in origine «cittadino di basso ceto» e nell’ingl. dialettale «ciabattino», assunta nel gergo studentesco inglese per indicare una persona estranea all’ambiente, [...] , una snob; una persona snob; una ragazza molto snob; circoli, ambiente snob, e, per estens., pose, atteggiamenti snob; la parola “snob” era ignota in Sicilia nel 1860: ma come prima di Koch esistevano i tubercolotici, così in quella remotissima età ...
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antifrasi
antìfraṡi s. f. [dal lat. tardo antiphrăsis, gr. ἀντί-ϕρασις comp. di ἀντί «contro» e ϕράζω «dire»]. – Figura retorica che consiste nell’esprimersi con termini di significato opposto a ciò [...] es.: «Ora viene il bello!») o per eufemismo (per es.: «Finirà di perseguitarmi questa benedetta iella!»). Di solito, è una parola di senso positivo che, per antifrasi, viene usata con senso negativo (come negli esempî prec.); più raro è il caso in ...
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espungere
espùngere v. tr. [dal lat. expungĕre, comp. di ex- e pungere «pungere»; propr. «notare (una lettera o una parola) con punti sovrapposti o sottoposti»] (coniug. come pungere). – 1. In manoscritti [...] , che sono presenti nella tradizione del testo ma si ritengono interpolate. 3. Con senso più generico (non com.), sopprimere parole o passi da uno scritto o stampato: nella nuova edizione l’autore espunse il secondo capitolo; e. un nominativo dalla ...
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liaison
‹lie∫õ′› s. f., fr. [lat. tardo ligatio -onis, der. di ligare «legare»]. – 1. Termine corrispondente all’ital. legamento e anche a legame, con le varie accezioni, concrete e astratte, di questi [...] fosse pronunciata da sola o seguita da una pausa, né davanti a consonante o h aspirata) alla vocale iniziale della parola seguente, anche se preceduta da h muta: per es., beaucoup aimé ‹bokupemé›, petits enfants ‹pti∫ãfã′›, les hommes ‹le∫òm›; tale ...
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macedonia2
macedònia2 s. f. [dal fr. macédoine, prob. dal nome della regione, con allusione alla mescolanza di popoli che si è determinata storicamente in quella regione]. – 1. Composto a base di varie [...] elementi eterogenei: che m. di stili questa piazza! Con funzione appositiva, parola-macedonia (pl. parole-macedonia), parola costituita di sillabe di altre parole arbitrariamente tagliate; per es.: postelegrafonico, da pos(tale) telegra(fico) (tele ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...