essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] grado di risponderti; il ferito non era in grado di camminare. E. in sé, avere piena coscienza dei proprî atti e delle proprie parole (al contr., e. fuori di sé). d. Con la prep. a: e. a tavola, stare pranzando; e. a cavallo, aver raggiunto lo scopo ...
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trivialita
trivialità s. f. [der. di triviale]. – 1. Il fatto di essere triviale, la condizione e la caratteristica di ciò che è o è considerato triviale, cioè volgare, grossolano, scurrile: t. di una [...] t. di un genere letterario, di una certa narrativa; t. di una soluzione, in matematica. 2. Atto o comportamento, parola o espressione triviale: smettila di dire t.; non sopporto queste t.; o cosa, osservazione, affermazione ovvia, banale (per il più ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] . Di cosa, lasciar l., non frenare, sprigionare: lasciare l. un gas; fig., lasciare l. corso ai proprî pensieri, alla fantasia, alla parola, alle passioni. 2. a. Che è padrone dei proprî atti e sentimenti, che ha piena facoltà di fare o non fare una ...
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vocabolo
vocàbolo (ant. vocàbulo) s. m. [dal lat. vocabŭlum, der. di vocare «chiamare»]. – 1. Ciascuna parola considerata come unità lessicale autonoma, in quanto cioè esprime uno o più significati, [...] e ha una forma grammaticale e una grafia determinata (è sinon. di parola e voce, più generici e d’uso corrente, e del termine tecn. linguistico lessema): una lingua ricca di vocaboli, un dialetto povero di v. astratti; cercare un v. nel dizionario; ...
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fiamma1
fiamma1 s. f. [lat. flamma, affine a flagrare «ardere»]. – 1. Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose ottenute, generalmente, per combustione di sostanze solide o liquide o gassose [...] un fatto o fenomeno che si credevano ormai del tutto superati. 3. a. In similitudini e in parecchie locuz. fig., la parola indica il colore rosso acceso, luminoso, proprio della fiamma: Vestita di color di f. viva (Dante); cielo, orizzonte di fiamma ...
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machione
machióne s. m. (f. -a) [der. del raro machia «arte di saper simulare e dissimulare; furberia», dall’accorciativo fam. il Machia con cui era chiamato N. Machiavelli (cfr. machiavellico)], pop. [...] tosc. – Persona scaltra, capace di ben simulare e dissimulare; furbacchione: aveva brontolato qualche parola ... su certi m. che soffian nel fuoco, stando coperti (Fogazzaro); senza quel freddo riserbo dei m. che calcolan la parola (M. Pratesi). ...
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palindromo
palìndromo agg. e s. m. [dal gr. παλίνδρομος «che corre all’indietro», comp. di πάλιν «all’indietro, all’inverso» e tema di δραμεῖν «correre»]. – 1. agg. Versi p., lo stesso che versi bifronti [...] da sinistra sia da destra, rimane identica (per es. oro) oppure ha una doppia lettura dando, se letta a rovescio, una parola di diverso significato (per es., organo - onagro). 3. agg. Con il sign. improprio di «ricorrente», in medicina, reumatismo p ...
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meronimia
meronimìa s. f. [comp. di mero- e ónoma, ónyma «nome», sul modello di sinonimia]. – In linguistica, fenomeno lessicale per il quale una parola designa una parte di un tutto, indicato da un’altra [...] parola (per es., tra braccio e corpo c’è relazione di meronimia). ...
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intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, [...] speciali sostanze adesive. 4. Gioco enigmistico consistente nell’introdurre una o più parole spezzate entro un’altra parola, pure spezzata, in modo da ottenere una nuova parola; per es.: FagI0LO (l’ago entra nel filo), DEMOraLIzzaZIONE (razza messa ...
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bisenso
bisènso s. m. [comp. di bi- e senso]. – 1. Parola che ha due significati e si può intendere perciò in due modi diversi. 2. Gioco enigmistico basato su due significati diversi d’una parola (per [...] es.: rombo, figura geometrica e rumore) o di una frase (per es.: un toscano sul lastrico, un abitante di Toscana ridotto in miseria, e un sigaro nella via); nel secondo caso, si ha più propriam. una frase ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...