hotel
〈otèl〉 s. m. [dal fr. hôtel, a sua volta dal fr. ant. hostel, che è il lat. hospitale: v. ospedale]. – Albergo (con questo sign., è parola di uso internazionale, e s’intende di solito un albergo [...] di lusso o comunque di buona categoria). ◆ Nel codice alfabetico internazionale, è la parola che identifica convenzionalmente la lettera h. ...
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frantume
s. m. [der. di frangere, part. pass. franto]. – Ciascuno dei frammenti, per lo più irregolari e minuti, in cui un oggetto di materia dura e fragile si riduce per rottura, stritolamento, ecc.; [...] frantumi, come locuz. agg., in pezzi, o in grave stato di dissociazione, in disfacimento: una società, un mondo, un’istituzione in frantumi.; mandavo in frantumi i loro rimproveri ripetendoli a mente e confutandoli parola per parola (Erri De Luca). ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] esatto in cui si sviluppa un determinato processo morboso (per es., diagnosi di s. di un tumore). c. Parte di una parola nella quale si verifica un determinato fenomeno (per lo più di natura fonetica): la s. dell’accento, la sillaba sulla quale cade ...
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estro
èstro s. m. [dal lat. oestrus, traslitt. del gr. οἶστρος; la parola lat. corrispondente era asilus, da cui l’ital. assillo (v.)]. – 1. a. Presso gli antichi Greci, nome del tafano. b. Nella sistematica [...] zoologica moderna, nome (lat. scient. Oestrus) di un genere d’insetti estridi. 2. Già presso i Greci la parola si usò per indicare l’azione del nume che stimolava il mortale durante l’entusiasmo profetico o poetico; di qui i significati fig.: a. ant. ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] : all’it. spada fanno riscontro il fr. épée, lo spagn. e port. espada, in cui la vocale prostetica s’è fissata alla parola indipendentemente dal contesto. 3. a. I lungo: nome dato comunem. alla lettera j, altrimenti detta iod o iota. b. I greco: nome ...
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solare1
solare1 agg. [dal lat. solaris, der. di sol solis «sole»]. – 1. a. Del Sole, relativo al Sole, proveniente dal Sole: la luce s., i raggi s.; radiazione s. (v. radiazione1, n. 1); l’energia s., [...] ., nella terminologia della grammatica araba, le lettere (in arabo al-hurūf ashshamsiyya) corrispondenti a consonanti che, se iniziali di parola, causano assimilazione regressiva della consonante l dell’articolo: esse sono t, th, d, dh, r, z, ṣ, ḍ, ṭ ...
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sedia
sèdia (ant. sièda) s. f. [der. del v. sedere]. – 1. a. Mobile su cui può sedersi una sola persona (detto anche, spec. nell’uso tosc., seggiola), costituito da un piano orizzontale (sedile) appoggiato [...] migliaia di volt. Locuzioni: condannare alla s. elettrica; finire sulla s. elettrica. c. In usi traslati, è meno com. di seggio (parola di tono più aulico): Potea inanzi lei andarne, A veder preparar sua sedia in cielo (Petrarca), il suo posto fra i ...
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frate
s. m. [lat. frater «fratello»]. – 1. ant. Fratello: Moronto fu mio f. ed Eliseo (Dante). La parola fu molto in uso anche come vocativo, soprattutto per esprimere affetto o un sentimento di amore [...] la solitudine non è gradita a nessuno. Come appellativo premesso al nome del religioso (e quindi con il sign. etimologico della parola): frate Bernardo, frate Ugolino, ecc.; per questo uso, v. anche fra2. La denominazione di frate è estesa anche ai ...
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associativo
agg. [der. di associare]. – 1. a. Di associazione: legame, rapporto a.; o che si riferisce alle associazioni: diritto associativo. b. Che tende ad associare, che ha capacità di associare: [...] più che secondo i canoni della sintassi. Nella scrittura dei primitivi, segno a., segno espresso con il disegno di un oggetto concreto che sta invece di una parola che per associazione è connessa con esso (per es., il disegno del sole invece della ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] , vale certamente meno di te; crede forse di v. più di me? d. Avere forza ed efficacia legale o logica: non è la parola, è la firma che vale; le tue sono ragioni che non valgono proprio; vale qualcosa questa dichiarazione?; la colpa è sua, né vale ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...