riferimento
riferiménto s. m. [der. di riferire2]. – La azione di riferire, il fatto di venire riferito, e il modo o il mezzo stesso con cui si attuano, soprattutto nei seguenti sign. e usi: 1. Rimando, [...] altri criterî concordati). b. In semantica, come corrispondente dell’ingl. reference, lo stabilirsi di un rapporto tra una parola o un’espressione (detta referendo) e un contenuto mentale o lo stesso oggetto concreto (detto referente) cui il parlante ...
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enclitico
enclìtico agg. [dal lat. tardo enclitĭcus, gr. ἐγκλιτικός, der. di ἔγκλισις: v. enclisi] (pl. m. -ci). – Di parola atona che si appoggia nella pronuncia alla parola precedente (v. enclisi): [...] particella e., pronome e., avverbio enclitico. Anche come s. f.: un’enclitica, le enclitiche ...
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bocca
bócca s. f. [lat. bŭcca «guancia, gota», poi «bocca»]. – 1. Cavità rivestita di mucosa, che nell’uomo e negli animali costituisce la parte iniziale del canale alimentare e, nei vertebrati, anche [...] con un buon bicchiere (anche fig.: dopo questa brutta musica ci rifaremo la b. ascoltando una bella sinfonia). 3. Come organo della parola: aprire la b., parlare; b. della verità, persona sincera (Bocca della verità è anche il nome con cui è noto un ...
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etimologia
etimologìa s. f. [dal lat. etymologĭa, gr. ἐτυμολογία, comp. di ἔτυμον (v. etimo) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la storia delle parole, indagandone l’origine e l’evoluzione fonetica, [...] considera derivata quella presa in esame: l’e. di «empio» è il latino «impius»; proporre, assegnare l’e. di una parola; voce di e. incerta, di etimologia sconosciuta (o di etimo incerto, sconosciuto). 3. E. popolare, interpretazione arbitraria (per ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo [...] che, insieme con le componenti fonologica e sintattica, concorre a determinarne il significato nel discorso; valore, cambiamento s. di una parola, di un morfema, di una frase (e in usi estens. di un dipinto, di una tecnica musicale o cinematografica ...
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monofasia
monofaṡìa s. f. [comp. di mono- e gr. ϕάσις «parola, affermazione»]. – In psichiatria, disturbo del linguaggio consistente nell’impossibilità di pronunciare più di una sola parola o di una [...] sola frase ...
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word
〈u̯ë′ëd〉 s. ingl. [voce di origine anglo-germ.; cfr. ted. Wort] (pl. words 〈u̯ë′ëd∫〉), usato in ital. al femm. – Termine equivalente all’ital. parola, noto spec. per il suo uso nel linguaggio dell’informatica, [...] dove indica in genere un blocco di dati (v. parola, n. 10). ...
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interrogativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo interrogativus]. – 1. agg. a. Che esprime interrogazione, che ha per fine d’interrogare: frase i.; tono i.; guardare con aria i.; rivolgere un’occhiata interrogativa. [...] , v. interrogazione (n. 1 b). c. Punto i., segno d’interpunzione (?) – derivato, per la forma, dalla lettera iniziale q della parola latina quaestio «domanda» – che, in italiano come in altre lingue, viene posto in fine a una frase (in spagnolo anche ...
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giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. [...] -romanesco (o il giudaico-romanesco), la parlata giudeo-veneziana, caratteristici delle comunità ebraiche delle rispettive città (e analogam., voce o parola giudeo-romanesca, e sim.): v. anche giudeo-spagnolo. 2. Come sost., e con valore spreg., la ...
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x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che [...] ks sia in quella ġ∫, costituisce un gruppo di consonanti estraneo alla fonetica popolare, per cui non s’incontra mai in parole di tradizione ininterrotta; in queste, la x latina è continuata da s se preceduta o seguita da altra consonante (es. cinsi ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...