amico
s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del [...] sia comunque comportata male: e l’a. che ha risposto?; voleva fartela, l’amico! 3. agg. a. Benevolo, da amico: viso a., parola amica. In unione col verbo essere, e seguito da compl. di termine o di specificazione, ha lo stesso sign. del sost.: tu sai ...
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pregnante
agg. [dal lat. praegnans -antis, comp. di prae- «pre-» e tema di gignĕre «generare»], letter. – 1. Che sta per generare, detto di donna o di femmina di animale; pregna, gravida, incinta; anche [...] riferito a vegetali: vede ... poi cento altre piante Cento ninfe produr dal sen pregnante (T. Tasso). 2. fig. Di parola, frase, locuzione, discorso, ecc., pieno, denso di contenuto semantico, o che assume un significato particolare e specifico in un ...
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sopra-
sópra-. – È la prep. (e avv.) sopra, usata come prefisso per la formazione di moltissimi composti nominali o verbali (per alcuni dei quali si hanno già in latino composti analoghi con super-), [...] con sopra in funzione avverbiale, anche la forma staccata; per parecchie parole, anche di uso com., si hanno oscillazioni più o meno soprattutto o, meno spesso, sopratutto, ecc.). Davanti a parola che comincia con vocale, si ha spesso l’elisione ...
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dominare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo dominare, class. dominari, der. di domĭnus «signore, padrone»] (io dòmino, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Avere potestà e autorità di padrone in un luogo o [...] la tramontana. c. Usato assol., detenere il potere, essere superiore ad altri: ambizione di d.; d. col senno, con la parola, col genio, con l’autorità, con la prepotenza. Di scrittore o artista, avere séguito, essere ammirato, imitato: il Marino ...
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attaccare
v. tr. [prob. tratto da staccare con mutamento di prefisso] (io attacco, tu attacchi, ecc.). – 1. a. Fermare un oggetto con sostanza adesiva, unire una cosa a un’altra per mezzo di colla e [...] idee non attaccano, non trovano terreno propizio alla loro diffusione; nell’uso fam.: non attacca!, a proposito di discorso, parole, proposte e sim. a cui non si vuole dare ascolto; anche in forme più esplicite e in costruzione personale: accennò ...
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trarre
(ant. tràere e tràggere) v. tr. [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai [ant. traggi], egli trae [ant. tragge], noi traiamo [ant. traggiamo], voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo [...] ; per meglio trarlo in inganno si finse straniero). Nell’uso ant., usare o assumere una parola, una frase in un significato diverso: Perch’io traeva la parola tronca Forse a peggior sentenzia che non tenne (Dante). c. Indurre, spingere a fare qualche ...
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propriamente
propriaménte (pop. propiaménte) avv. [der. di proprio]. – Realmente, veramente, a dire le cose come sono: i fatti si sono svolti p. così; lui p. non ne ha alcuna colpa; esattamente, precisamente: [...] appositamente: il marchese del Finale mandato propriamente da lui per questa negoziazione (Guicciardini). Con proprietà di linguaggio: una parola usata p.; esprimersi, parlare, esporre propriamente; a rigor di termini: non si può p. dire che ti abbia ...
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proprieta
proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius «proprio»]. – 1. a. Qualità propria e particolare che un essere, un corpo, una sostanza (o anche una specie) ha [...] scrivere una lingua con p., con molta o grande p., con poca p., senza nessuna p.; p. di linguaggio, di espressione; usare una parola con p. di significato; p. di lessico; p. di sintassi. 3. a. Diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed ...
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migliore pratica
loc. s.le f. Procedura più efficace, consolidata e opportuna: la scelta della prestazione che presenta le migliori caratteristiche operative e i migliori indicatori di qualità. ◆ Il [...] pagina) • Per rendere più efficienti i tribunali si propone di «monitorarli per fare emergere le migliori pratiche»: non una parola sulla responsabilità dei giudici e sull’autorità dei presidenti dei tribunali e dei capi delle procure (il costo della ...
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enigmistico
enigmìstico (o enimmìstico) agg. [der. di enigma] (pl. m. -ci). – Che concerne gli enigmi, l’enigmistica: giornali e.; la pagina e.; società enigmistica. Giochi e., giochi di prontezza mentale, [...] in prosa o in versi (per es., enigmi, indovinelli, polisensi, sciarade, parole crociate, ecc.) o in figure e disegni geometrici, spesso completati da parole, sillabe o lettere (rebus, giochi geometrici, ecc.), oppure alterando, secondo determinate ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...