nevratile
agg. Nervoso, teso, tutto nervi. ◆ Introverso e nevratile, [Marco] Tardelli non poteva che essere soprannominato «Schizzo». Il corpo, esile impalcatura, sosteneva i reattori di un «caccia». [...] p. 50, Sport) • quando Michele Serra descrive sul nostro giornale il «solito nevratile clima morattiano» sa di stare usando una parola che si è inventato? […] Con nevratile, essendo esclusa l’intenzione satirica, diventa dubbio il fatto stesso che un ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] sarà mica un segreto di s.!); delitto di s., che ne minaccia la sicurezza (fig., iperb.: non è il caso di fare, d’una parola così innocente, un delitto di s.!); pensieri di s., preoccupazioni di governo; colpo di s. (v. colpo, n. 4); scuole di s., le ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] accenna solo all’aspetto fisico, alla costituzione della persona: avere un c. atletico, gracile; donna che ha un bel corpo. La parola entra inoltre in espressioni blasfeme o eufemistiche, quali per es. c. di Bacco!, c. del diavolo!, c. di mille bombe ...
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no
‹nò› avv. [lat. nōn] (radd. sint.). – 1. Parola olofrastica equivalente a una proposizione negativa. a. Si usa soprattutto in risposte (con valore contrario al sì): «Sei stato alla posta?» «No, ci [...] stesso sign., no che non ci credo). c. Come contrapposizione negativa ad una frase affermativa (che può essere anche sostituita dalla parola olofrastica sì): sei d’accordo o no?; e, per esprimere impazienza: volete finirla, sì o no?; dimmi se ti fa ...
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sigma
s. m. [dal gr. σίγμα o σῖγμα, lat. sigma], invar. – 1. Nome della consonante Σ, 18a lettera dell’alfabeto greco (corrispondente alla S latina), e del segno che la rappresenta: la minuscola ha la [...] in età ellenistico-romana e si usa ancora in alcune edizioni la forma lunata ⊂ (s. lunato) sia nell’interno sia in fine di parola. Come segno numerale, con apice in alto a destra (σ′) indicava il numero 200, con apice in basso a sinistra (′σ) 200.000 ...
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signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. [...] Corte; Signore e Signori, iniziando una conferenza o altro discorso; Ill.mo Signore, a principio di una lettera; anche rivolgendo la parola a un estraneo: signore, può dirmi l’ora? In risposte affermative o negative: sì signore, no signore; signor sì ...
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ripetere
ripètere (ant. repètere) v. tr. [dal lat. repetĕre, comp. di re- e petĕre «chiedere; avviarsi verso»]. – 1. a. Nel linguaggio giur., richiedere in giudizio una cosa cui si ritiene di avere diritto: [...] ciò che hanno detto contro di te; non devi far altro che ripetermi ciò che hai sentito; r. meccanicamente, parola per parola, sinteticamente, sommariamente, a senso; r. la lezione, riferirla all’insegnante, o anche a sé stesso ripassandola; r. una ...
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recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o [...] un discorsetto d’occasione; dire, parlare con tono enfatico, o quasi ripetendo idee e parole altrui: pare che reciti; r. la lezione, ripeterla a memoria, parola per parola, e in senso fig. ripetere cose dette o imbeccate da altri; pronunciare in modo ...
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facchinata
s. f. [der. di facchino]. – 1. Azione o parola da facchino (nel sign. fig. e spreg. della parola), triviale. 2. Lavoro pesante, fatica da facchino, in senso proprio e fig. (ma più com. sfacchinata). [...] 3. A Milano, festa carnevalesca con l’intervento di facchini mascherati ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono [...] esaminatore come un suono o un rumore (s. alto, s. chiaro, s. polmonare). e. In tutte le precedenti accezioni, la parola sottolinea spesso il fatto soggettivo della percezione di un fenomeno sonoro, in relazione alle azioni e al comportamento da essa ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...