sottolineare
v. tr. [der. di linea, col pref. sotto-] (io sottolìneo, ... noi sottolineiamo, voi sottolineate, e nel cong. sottolineiamo, sottolineiate). – 1. Segnare, nella scrittura o nella stampa, [...] via dei capelli, che ... sottolineavano l’ovale scarno del viso (Pratolini). In partic., nel discorso parlato, proferire una o più parole con maggiore stacco e intensità, perché abbiano più rilievo: mi ha detto solo: «Che non accada mai più», e ha ...
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lunare
agg. [dal lat. lunaris]. – 1. a. Della luna: il disco l., la superficie l.; i raggi l.; la luce l.; un chiarore l.; macchie l., o macchie della luna, le zone più oscure della sua superficie, in [...] altro sign., lettere l., nella grammatica araba, le consonanti (’, b, ǵ, ḥ, kh,‚, gh, f, q, k, m, h, w, y) che, se iniziali di parola, non causano assimilazione regressiva della consonante l dell’articolo; traggono il loro nome dal significato della ...
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infelice
agg. [dal lat. infelix -icis, propr. «infecondo», comp. di in-2 e felix (v. felice)]. – 1. a. In senso soggettivo, di persona che non si sente felice, che ha lo spirito profondamente rattristato, [...] l’i., immoto (Manzoni, parlando di don Rodrigo malato di peste nel lazzaretto); colpito dal proiettile, l’i. cadde senza una parola; è un i., non è altro che un i., di persona che conduca vita misera, o moralmente degradante, anche senza sua colpa ...
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immagine
immàgine (letter. imàgine) s. f. [dal lat. imago -gĭnis]. – 1. a. Forma esteriore degli oggetti corporei, in quanto viene percepita attraverso il senso della vista, o si riflette – come realmente [...] e sparuto che pare l’i. della fame; girando fra quei tugurî si vedeva dappertutto l’i. desolata della miseria; la parola è l’i. del pensiero. c. Con sign. più specifico, in filosofia, la riproduzione fantastica, che si compie nella coscienza, del ...
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registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e [...] in colonna collocato all’inizio o, più frequentemente, alla fine degli incunaboli e delle cinquecentine, nel quale sono riportate le parole con cui inizia il testo della prima carta di ogni foglio che compone il fascicolo; anche, più tardi, l’elenco ...
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simposio
simpòṡio s. m. [dal lat. symposium, gr. συμπόσιον, comp. di σύν «con» e πόσις «bevanda», da uno dei temi di πίνω «bere»]. – 1. La seconda parte del banchetto presso gli antichi Greci e Romani, [...] conviviale, banchetto tra amici e colleghi, spec. come occasione per ritrovarsi e discutere di argomenti di comune interesse (è parola dotta, oggi soprattutto usata in tono scherz.). 3. Convegno di studio di breve durata, durante il quale si discute ...
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parolaccia
parolàccia s. f. [pegg. di parola]. – Parola sconcia, volgare (anche per insulto), oppure blasfema: alcuni ragazzacci le gridavano dietro delle p.; gli disse un sacco di p. e se n’andò infuriato; [...] chi ti ha insegnato queste p.?; diceva certe parolacce da far inorridire ...
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parolibero
parolìbero agg. [der., con aplologia, di parola libera]. – Nel linguaggio del futurismo, di poeta o scrittore che segue la tecnica compositiva delle «parole in libertà» (v. parola, n. 6 c), [...] e anche della poesia o prosa composta con tale tecnica: poema p., versi paroliberi ...
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parolina
s. f. [dim. di parola], fam. – Parola affettuosa; le sussurrò qualche p. all’orecchio; si scambiavano p. dolci; anche, discorso confidenziale o di rimprovero: permette una p.?; una p. di raccomandazione [...] e tutto è sistemato; voglio dirgli io due p. per vedere se mette la testa a partito!; butterò poi là qualche p. sul conte zio del Consiglio segreto: e sapete che effetto fanno quelle paroline nell’orecchio ...
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parolona
parolóna s. f. (o parolóne m.) [accr. di parola], fam. – Parola lunga o altisonante, enfatica, difficile: ih, che parolona!; un discorso pieno di gran paroloni; i suoi paroloni non mi convincono [...] (nei due ultimi esempî, si usa quasi esclusivam. il masch.) ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...