paronimo
parònimo s. m. [dal lat. tardo parony̆mum, gr. παρώνυμον, comp. di παρα- «para-2» e ὄνυμα (= ὄνομα) «nome»]. – Nella terminologia della grammatica classica, parola che presenta una lieve modificazione [...] (per es., Φοίβη «Febe» rispetto a Φοῖβος «Febo») e, quindi, secondo Aristotele e poi spec. presso i grammatici latini, con sign. più generico, parola derivata (per es., ϑρασύς «coraggioso» rispetto a ϑράσος «coraggio», lat. doctor rispetto a doceo). ...
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lupa
s. f. [lat. lŭpa]. – 1. a. La femmina del lupo. L. capitolina, la lupa che, secondo la tradizione, avrebbe allattato Romolo e Remo, assunta a emblema e simbolo della città di Roma, di solito raffigurata [...] dell’allegoria dantesca, per cui la lupa sarebbe simbolo della curia romana, deriva l’uso polemico che talvolta s’è fatto della parola con allusione alla Roma papale: dal Tebro fiutando la preda La l. vaticana s’abbatte su l’Eridano (Carducci). 2. a ...
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sinalefe
sinalèfe s. f. [dal lat. synaloephe, gr. συναλοιϕή, der. di συναλείϕω «fondere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e αλείϕω «ungere»)]. – Nella metrica classica (dov’è nota anche con il nome, [...] meno com., di sinecfonesi), pronuncia di due vocali (o dittonghi), che si trovino l’una alla fine di una parola e l’altra all’inizio della parola successiva, come se fossero una sola sillaba; è presente anche nella metrica italiana, dove è di norma ...
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abbreviatura
s. f. [der. di abbreviare]. – L’abbreviare una parola, e la parola stessa abbreviata, sia mediante troncamento (come fra per frate, san per santo), talvolta indicato anche con un apostrofo [...] (ca’ per casa), sia, più spesso, accorciandone la scrittura o mediante l’indicazione della sola iniziale o di alcune lettere (dott. o dr. per dottore), o con l’uso di sigle particolari come nella stenografia ...
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ipermetro
ipèrmetro agg. [dal lat. hypermĕtrus, gr. ὑπέρμετρος, comp. di ὑπερ- «iper-» e μέτρον «misura»]. – In senso ampio, di qualsiasi verso che superi per qualche motivo la misura ordinaria; se ne [...] il poco di fiato ch’hai tu», dove la sillaba finale di apprèssati (che in realtà non eccede la misura, essendo parola sdrucciola) si fonde con la vocale iniziale del verso seguente, a cui perciò metricamente appartiene, e si rende quindi possibile la ...
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parresia
parreṡìa s. f. [dal gr. παρρησία «libertà di parola»]. – Schiettezza, franchezza; estens., libertà di parola eccessiva, sfrenata. ...
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sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, [...] questioni importanti, particolarmente intricate o controverse, da superare o chiarire); Agnese, come più esperta, sciolse, con poche parole, tutti que’ dubbi, e spiegò tutto il mistero (Manzoni). b. Sc. un’abbreviazione, sostituire all’abbreviazione ...
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scioltezza
scioltézza s. f. [der. di sciolto]. – 1. a. L’essere sciolto, cioè agile e spedito nei movimenti: sc. dei muscoli (o muscolare); muoversi, camminare con sc.; sentiva, camminando, nel suo passo [...] e delle mani (Jovine). b. Sicurezza e disinvoltura nel comportamento, nell’esprimersi: sc. di modi; sc. di lingua, di parola, facilità di parola, prontezza nel parlare (e parlare, scrivere con sc.); sc. di stile; sc. di mano, di tratto, nel suonare ...
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sciolto
sciòlto agg. [part. pass. di sciogliere]. – 1. a. Non legato, non fermato o trattenuto, libero da legamenti, da vincoli, da impedimenti: avere le mani, le braccia sc.; portare i capelli sc. sulle [...] fare un po’ di esercizio fisico per rendere i muscoli più sc.; pronto: avere la lingua sc., la parola sc., avere facilità di parola, prontezza e sicurezza nel parlare. Anche, sicuro e disinvolto: è molto sc. nei modi, nel comportamento; dite quelle ...
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fango
s. m. [da una voce germ., affine al gotico fani «fango»] (pl. -ghi). – 1. La terra dei campi o la polvere delle strade ridotta dall’acqua a una poltiglia più o meno densa e di vario spessore: camminare [...] f. o vita agogni E sorga ad atti illustri, o si vergogni (Leopardi); poco com., fare fango dell’onore, della coscienza, della parola data, farne vilissimo conto. Proverbî: chi casca nel f., più ci si dimena e più s’imbratta; anche il sole passa sopra ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...