discorrere
discórrere v. intr. [dal lat. discurrĕre («correre qua e là», poi fig.), comp. di dis-1 e currĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere nel sign. 1, avere nel sign. 2). – 1. letter. [...] parlare, potrei dire cose che ti dispiacerebbero»); si fa per d., si fa tanto per d., per dire qualche cosa, senza dar peso alle parole; con lui non ci si discorre, non ci si può d., non c’è modo di d., di persona intrattabile, che vuol sempre aver ...
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sineddoche
sinèddoche s. f. [dal lat. synecdŏche, gr. συνεκδοχή, der. di συνεκδέχομαι «comprendere più cose insieme»]. – Procedimento linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, che [...] gatto), o anche un termine al singolare invece che al plurale o viceversa; differisce dalla metonimia, nella quale il trasferimento di significato da una parola a un’altra avviene in base a una relazione di contiguità spaziale, temporale o causale. ...
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miglio1
mìglio1 s. m. [lat. mīlia o mīllia (sottint. passuum, ma anche assol.), plur. di mille (passus o passuum) «mille (passi)»] (pl. le mìglia). – 1. Unità di misura itineraria presso popoli antichi [...] al 1957, e quella, tuttora praticata, delle Cinquecento miglia di Indianapolis. 2. Con valore generico e spesso iperb., la parola è frequente in molte frasi per indicare grande distanza: gridava così forte che si sentiva lontano un m.; farebbe miglia ...
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crasi
craṡi s. f. [dal lat. tardo crasis, gr. κρᾶσις «mescolanza, fusione», affine a κεράω, κεράννυμι «mescolare»]. – 1. Nella grammatica greca, contrazione della vocale finale di una parola con la vocale [...] iniziale della parola successiva (per es. τοὔνομα per τὸ ὄνομα); si segna con la coronide. 2. In medicina, termine coniato da Ippocrate per designare la mescolanza dei quattro umori fondamentali (sangue, flemma, bile bianca e bile nera) di cui si ...
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filografia
s. f. Raccolta e studio di ogni testimonianza scritta. ◆ Giulio Filippo Bolaffi seguirà in particolare il marketing della divisione antiquariale che ha recentemente esteso il suo interesse [...] , carte telefoniche, telegrammi, eccetera; il tutto senza quotazioni in euro, bensì con punteggi di rarità e con l’idea -- parole di Bolaffi -- che «il francobollo, pur conservando tutto il suo fascino, non è il vero protagonista di cosa in realtà ...
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abraxas
abràxas s. m. e f. [dal gr. ἀβράξας, ἀβράσαξ, parola magica e inintelligibile per sé stessa (cfr. abracadabra)]. – 1. s. m. Nome con cui vengono indicate alcune gemme (dette anche gemme gnostiche), [...] adoperate un tempo come amuleti, in quanto portano incisa, accanto a figurazioni e iscrizioni simboliche, la parola magica abraxas o più spesso abrasax, che nel mondo ellenistico-romano, e specialmente nel sistema gnostico di Basilide (2° sec. d. C ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da [...] quella prodotti (e appunto in questo sign. la parola è usata nel codice civile). Nel linguaggio com., anche somma di denaro (propriam. c. monetario), indipendentemente dal suo fruttare interessi; per estens., ricchezza, patrimonio, fortuna, in frasi ...
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effeta
èffeta [dal lat. della Vulgata ephphetha, gr. ἐϕϕαϑά o ἐϕϕηϑά, adattam. di voce aramaica che significa «àpriti»]. – Parola che, nel vangelo di san Marco (7, 34), pronuncia Gesù nell’atto di guarire [...] le dita negli orecchi e toccato la lingua con la propria saliva. Con riferimento a questo episodio evangelico, è anche la prima parola della formula con cui il sacerdote, amministrando il battesimo, «apre» le orecchie e le narici del battezzando. ...
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salvabanche
(salva-banche), agg. inv. Ideato per favorire gli istituti bancari, per evitare alle banche l’onere di rimborsare i clienti che hanno stipulato mutui a tassi troppo elevati. ◆ Il partito [...] sull’equità del provvedimento – «salva-banche» per le associazioni dei consumatori – ha cambiato versione e sottoscrive parola per parola le dichiarazioni del governatore. (Manifesto, 31 dicembre 2000, p. 6, Economia) • La norma [legge sui mutui ...
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ritirare
v. tr. [comp. di ri- e tirare]. – 1. Tirare di nuovo, tirare un’altra volta, nei varî sign. del verbo semplice: r. la corda del campanello, la briglia; r. i dadi, la palla, il giavellotto; r. [...] rientrare in casa; si è ritirato in camera a riposare; la corte si ritira, esce dall’aula del tribunale. In questo sign. la parola ha per lo più un tono sostenuto; più com., invece, quando vi si aggiunga l’idea dell’appartarsi per un certo periodo di ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...